diario del viaggio australe del roccolino più amato di tutta via san francesco
lunedì 19 gennaio 2009
cambio vita
3 giorni che non scrivo e adesso ci sono 1000 cose da raccontare, maledetta pigrizia.
Come era facile immaginare venerdi e’ stata una giornata difficile, con addosso una stanchezza incredibile e con il tempo che non si fa amare molto ripartiamo; segnamo come vista la ninety miles beach e viaggiamo fino alla nuova meta stabilita: oggi e’ Venus Bay. Arriviamo nel pomeriggio e ci affittiamo una casetta, oggi letto vero con muri veri, con addirittura delle stanze e un bagno di piu’ di 1 metro quadro…
Venerdi siamo piu’ svegli, facciamo un giro a piedi la mattina, che ci porta fino fuori dalla cittadina e poi ritorno lungo la spiaggia, le temperature sono decisamente diverse dal NSW, qui nonostante il sole, fa fresco da maglia; nulla di incredibile, ma non come eravamo abituati.
Il pomeriggio, alle 2.30 la mia vita cambia e dopo 10 mesi d’Australia io divento finalmente un surfista a tutti gli effetti; dopo la mia preparazione mentale, la comprensione e l’osservazione delle peculiarita’ di questa categoria, ho messo i miei piedi su una tavola e, anche se piccole, ho surfato le mie prime onde. Perche’ io abbia aspettato tanto non so… un’esperienza bellissima.
Stanco morto, mi riportano fino a casa dove una doccia e un cambio di vestiti mi rimettono in piedi, poi un paio di birre al pub e una cena in tranquillita’ a casa; abbiamo una casa, sfruttiamola!
Domenica si riparte, tragitto breve fino a Phillip Island, ultima sosta decisa prima di Melbourne, check in in un campeggio con cabine e via di corsa a vedere i Koala, siamo in un parco protetto dove ce ne sono parecchi e grazie a dei percorsi guidati finalmente li vediamo; probabilmente l’animale piu’ buffo della storia, il Koala passa 20 ore della sua giornata a dormire, 3 a mangiare e quel che resta, se resta, a spostarsi da un ramo ad un altro. Trovarli non e’ facilissimo in quanto sono fermi nelle posizioni piu’ incredibili, ma siamo fortunati e riusciamo addirittura a vedere una mamma con un piccolo che mangiano e si spostano da un ramo all’altro con un salto.
Finiti i Koala andiamo in un altro parco naturale dove ci sono piu’ di 100 animali australiani e diamo da mangiare ai canguri e ai vombati (promossi miei animali preferiti), poi emu, diavolo della tasmania, dingo e parecchi altri. Un pappagallo ci saluta e vediamo un minicanguro spuntare dalla pancia della mamma. Annie riesce a farsi attaccare da un canguro e insieme scappiamo dagli emu che sembrano essere gli animali piu’ arrabbiati della storia, in realta’ sembra e basta, e’ solo per via del loro muso infelice.
La sera dopo una sosta a casa per un cambio vestiti, facciamo di corsa i due punti salienti dell’isola, da bravi giapponesi arriviamo facciamo le foto e andiamo via; vediamo attraverso un cannocchiale a pagamento le foche e poi alle 9 siamo alla parata dei pinguini che scopro essere l’attrazzione piu’ visitata d’Australia, mi dicono piu’ di Ayer’s Rock (e capisco anche perche’, e’ un panettone di roccia nel mezzo del nulla). I pinguini sono incredibili, si fanno aspettare fino alle 9.30 poi cominciano ad affollarsi a piccoli gruppetti lungo la spiaggia e si fanno strada in fila indiana tra i gabbiani che si aspettavano dei pesci… la presenza di migliaia di persone non li tocca affatto e fanno il ritorno ai nidi come se non ci fosse nessuno. La passerella costruita corre proprio a fianco la loro strada e quindi li si puo’ accompagnare per tutta la collina.
Presa dal suo solito istinto materno Annie decide che non avra’ mai dei figli ma 2 koala e due pinguini, se ci mette anche un paio di vombati accetto…
La sera andiamo a cercare un pub aperto ma la vita che sembrava esserci la mattina e’ scomparsa del tutto lasciando Phillip Island spenta come se fossero le 5, torniamo in camera e con una bottiglia di vino aspettiamo con difficolta’ la mezzanotte per fare gli auguri a Sean che oggi compie 25 anni. Lui va a dormire non contento perche’ la mamma e il papa’ (io e Annie) non lo lasciamo aprire l’ultima bottiglia di Rhum per un brindisi; a parte che non abbiamo nulla da mescolarci, sappiamo benissimo che un brindisi per Sean diventa tutta la bottiglia e l’unico modo per farlo bere meno e’ bere con lui cosa della quale nessuno ha voglia.
Oggi finalmente toccheremo Melbourne, e forse riusciro’ ad uploadare un po’ di foto, appena mi trovo un intenet cafe’ mi cerco un iPhone nuovo, che senza, la vita e’ piu’ difficile, soprattutto in vacanza…
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2 commenti:
Sembra che l'Australia sia piena di animali curiosi ed interessanti; piacerebbero anche a noi.
Ancora buon divertimento!
yeah, keep on doing what you do, guys (and gals)
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