diario del viaggio australe del roccolino più amato di tutta via san francesco

sabato 10 maggio 2008

una casa!!!


La sveglia è drammatica: devo affrontare il check out entro le 10, preparare tutta la mia roba, e riprendermi dalla serata nel minor tempo possibile; la missione è difficile. Punto primo: colazione, un’english breakfast ha la meglio su McDonald’s, ma sbaglio locale e la qualità non è soddisfacente, punto secondo: bagagli, torno in stanza e comincio a rovistare in mezzo al desio che si è creato nella ns stanza in questi giorni, realizzo con piacere che la serata ha portato i suoi frutti in quanto Kristina non è tornata, evidentemente deve aver finito la notte con Marcus, i miei tedeschi dormono che non sveglierebbe neanche una cannonata quindi posso muovermi in libertà… Punto terzo: check out e sistemazione bagagli, la pigrizia mi porta a lasciare le valigie esattamente dove sono e arrivo alle 10 spaccate alla reception, missione compiuta.
Mi perdo on line per un po’, ho appuntamento a mezzogiorno con Annie all’appartamento ma ovviamente riesco ad arrivare tardi. Entriamo in casa e lascio tutte le mie cose in camera, la stanza è vuota ma non la vedo come una semplice stanza, è la ns stanza; non più ostelli, non più condivisione con estranei che domani potrebbero non esserci o amici dei room mates che si siedono sul tuo letto, una stanza tutta nostra… che sogno! Pritika ci viene a prendere poco dopo e andiamo al charity shop dove Annie ha visto un materasso che fa al caso nostro, comprato! 120 soldi e abbiamo un letto, solo il materasso a dire il vero, ma non ho mai capito esattamente a cosa serva tutto il resto… dopo qualche peripezia per portarlo a casa, partiamo alla volta di Ikea, per un’oretta rimaniamo bloccati nel traffico poi affrontiamo strade alternative con Annie e una mappa come sistema di navigazione, fantastici! Visto che entrambi abbiamo speso tutto quello che avevamo, o quasi, per pagare la caparra e l’affitto decidiamo di comprare solo l’essenziale per questa settimana, quindi piumotto, cuscini, lenzuola e asciugamani; una tazza per me (Annie ha gia la sua) e un tot di appendini; 257 soldi…
Tornando scarichiamo tutto il materiale acquisito da Nivi e Steve e prepariamo le cose di Annie più la mia valigiona che era sempre stata li, alle 6,30 dobbiamo andare via perché questa sera ci portano a teatro, andiamo a vedere una commedia di un neo zelandese che da solo ci intrattiene per quasi 2 ore, l’accento stretto e le voci stridule di certi personaggi mi sono impossibili da capire, altri sono più facili, quindi capisco metà della storia, poteva andare molto peggio… la serata risulta cmq divertente perché l’attore era molto bravo e la compagnia con cui siamo è piacevole; il locale inoltre nel biglietto d’ingresso include un Laksa (piatto tipico malese a base di latte di cocco e spezie) e una birra, decisamente strano.
Per le 10.30 siamo finalmente a casa, io sono esausto, ho dormito meno di 5 ore ieri e le sento tutte, prepariamo in ns super letto e via a nanna, per la prima volta in una casa vera…

venerdì 9 maggio 2008

la prima paga!

La sveglia del mio iphone per qualche motivo inspiegabile questa mattina ha deciso di scioperare, apro gli occhi e scopro che sono le 6.20, interessante… salto letteralmente dentro i vestiti, prendo tutte le cose che fortunatamente ho preparato la sera prima e corro. Un taxi, 12 soldi e 15 minuti dopo sono al lavoro, con soli 5 minuti di ritardo, nessuno se ne accorge e Luke è più in ritardo di me, per fortuna…
La giornata al lavoro è abbastanza blanda, si lavora ma senza faticare eccessivamente, cmq sotto il sole e usando la pala ma diciamo che i movimenti non erano cosi' veloci...
Alle 3 finiamo e io e Luke, che siamo sprovvisti di conto in banca andiamo in ufficio a ritirare la paga, non male devo dire, ho guadagnato 745 soldi che per una settimana di lavoro mi sembrano sufficienti, non avevo considerato pero' le tasse al netto delle quali il mio stipendio e' pari a 615, bella fregatura...
Domani entriamo nell'appartamento, dobbiamo pagare 850 soldi di caparra e l'affitto si paga in anticipo quindi domani dobbiamo dare all' irlandese 1100 soldi in 2, la paga e' andata. Ho il sospetto che questa settimana attingero' ancora ai miei fondi italiani, che ormai penso siano solo un ricordo, non ho modo di controllare il mio conto in banca e non so se e' meglio o peggio...
Dato che il mio futuro lavorativo e' precario, oggi lavoro domani chissa', mi informo sulla situazione dei miei colleghi, su come hanno iniziato, che tipo di contratto hanno e cose cosi', scopro che nessuno diloro e' sotto contratto, che come me domani potrebbero essere tutti a spasso; Luke mi spiega candidamente che cosi' la ditta non e' obbligata a pagarti se stai male e non ha bisogno di licenziarti se non servi piu'... ottimo direi! Un po' la cosa mi spaventa, non credo che trovare un altro lavoro sara' difficilissimo ma non saro' piu' nell'ostello e i miei contatti si ridurranno pareccchio, vedremo cosa succedera'.
In ostello i miei tedeschi hanno organizzato una serata a base di Goon sul tetto, quindi raccolto anche il nuovo amico della serata di ieri ci facciamo fuori 4 litri in 4, benissimo! cena improvvisata in una tavola calda sotto l'ostello e via per pub seguendo l'organizzazione del posto che come ogni sera trova il sistema di far saltar fuori birre a gratis. Alle 4 di mattina sono brillante ma stanchissimo, trovo il modo di arrivare fino in camera e collasso a letto, bella serata anche se ad un certo punto eravamo in 5 a parlare uno sopra l'altro e credo che non ci capissimo piu' molto, infatti ogni 30 secondi ci fermavamo dal ridere, dovevano essere discorsoni...

giovedì 8 maggio 2008

il furto dei biscotti

Tutto prosegue per il meglio, nonostante la mia giornata sia cominciata scoprendo che mi hanno rubato i biscotti per la colazione (alle 5.45 non ci sono molti posti aperti, neanche a kings cross) sono di umore positivo; appuntamento come al solito alle 6.30 in ufficio dove incontro oltre al capo il terzo uomo, che mancava perché era tornato a cada in Dave australiano vero, Rob irlandese e Luke neozelandese, 4 persone, 4 accenti totalmente differenti, perfetto: Se non è facile non lo vogliamo!
Io e Luke lavoriamo in coppia mentre gli altri 2 vanno avanti a costruire la “zona sole” facciamo tutto con molta calma perché mi spiega che non abbiamo molto lavoro ma è brutto se restiamo fermi, quindi piuttosto rallentiamo parecchio i ritmi… vabbè, mentalità strana.
La giornata trascorre serena, alle 4 mi arriva un sms di Annie che mi dice che dobbiamo cercare un materasso, questo significa che abbiamo battuto la coppia di irlandesi e che la ragazza (irlandese) ha scelto noi come coinquilini, ovviamente ci ha scelto per l’infinita intellighienza dimostrata…
Tornato a casa dal lavoro mi dedico a fare il bucato, la spesa per domani, cazzeggio in rete cercando auto o moto e alle 7 esco con i miei amici germanici per andare a scroccare la cena in un locale per il quale abbiamo i pass, un pasto gratis per una consumazione alcolica, no problema: birra e via e con 5 soldi bevo il mio nettare gassato e mangio una milanese di pollo con patatine.
Alle 8.45 siamo di nuovo all’ostello perché abbiamo il ritrovo, serata organizzata dal ns staff locale (tutto gratis) al world bar, una discotechina qui vicino, altre 3 birre, una chiacchierata con un tipo nuovo e poi a nanna che domani bisogna svegliarsi presto… domani è giorno di paga e vedrò se tutte queste notti insonni hanno valso la pena. Sabato avrò una stanza… Uhuuuuu niente più ostello con furti di biscotti e latte!!!

mercoledì 7 maggio 2008

Colloquio per una stanza...

Nulla di nuovo sul fronte orientale, ma io sono su quel fronte? O sono talmente a oriente che non si può più definire tale? In realtà questo è un mondo a se, anche se i legami con il reame sono evidenti qui la vita scorre a una velocità differente, tutto è più calmo, tutto è più leggero, piacevole.
La mia giornata lavorativa è andata piuttosto bene, sono morto solo nell’ultima ora quando, finite tutte le mie mansioni, mi hanno chiesto di rimuovere le radici di un alberello segato l’altra settimana: facile facile… soprattutto sotto il sole cocente, quasi non ho sudato.
Alle 5.30 siamo andati a vedere una stanza in una casa per viaggiatori, quindi una casona con 6 stanze da letto private e le facilities condivise, troppa gente, poi i contratti sono a partire da un mese quindi ricambio continuo, non proprio un posto da chiamare casa…
Poi mi decido a provare Oporto, una catena di panini che si propone come “salutare”, mi tenta da quando l’ho visto ma non mi sono mai deciso per via che tutti i panini sono con il pollo; era meglio restare indecisi, completamente inutile, meglio qualità 0 garantita da fabbrica (io sono sempre convinto che le foglie di insalata di McDonald’s si conbinino tra di loro come un puzzle) ma con gusto, piuttosto che un po’ meno tossico ma incapace di dare la minima gioia…
Alle 7 abbiamo appuntamento con la ragazza irlandese dell’appartamento che ci piace, vuole fare una chiacchierata perché deve decidere tra noi e una coppia di irlandesi, spero sia andata bene.
Fatto tutto recupero la mia roba da lavare che era rimasta da Nivi e Steve prima della mia partenza per Byron, potrei anche lavarla prima che cominci a camminare da sola; solita spesa giornaliera da coles e a casa, preparazione del pranzo, una mezz’ora sul computer e la mia giornata finisce anche oggi, sono le 10.30 e io sbadiglio come se non dormissi da giorni.
Domani mattina compro il mercatino locale così da farmi un’idea di quanto mi costa un veicolo, non posso perdere più di 2 ore al giorno in bus, è frustrante!

martedì 6 maggio 2008

che la stanchezza sia con te

Ok sono ufficialmente esausto, se ci sono errori grammaticali di base, non considerateli, sto scrivendo solo perche' e' diventato un esercizio quotidiano che mi sembra importante non abbandonare. Sono nell' internet center sotto l'ostello a scrivere su questi pc terribili, sono appena tornato da cogee dove eravamo a vedere un appartamento che ci e' piaciuto un sacco, domani ci sapranno dire se ce lo danno, poi giusto due birrette e a casa. Oggi la mia stupidita' mista alla stanchezza di entrambi, ci ha portato sulla strada dell'incazzatura; io ho diversi punti su cui devo lavorare se voglio migliorare il mio carattere, ma ci sono delle cose che mi portano a perdere la pazienza e a diventare di conseguenza aggressivo sempre: una tra alcune il mio paese. Al di la di quelle che possono essere le idee di ogni singolo cittadino italiano, sul come stiano andando le cose, su come andranno e soprattutto su come dovrebbero andare, io resto fermo sul fatto che il mio sia il miglior paese del mondo; questo viene quasi sicuramente dalla mia ignoranza giacche' non ho visto il resto del mondo e quindi di per se la cosa gia' non ha piu' senso, ma resto pro il mio paese. Non piu' di 10 giorni fa ho sentito dire che il Portogallo e' il centro del mondo (ovviamente da due portoghesi), il Portogallo? vabbe' non ho idea di come sia, magari e' anche bellissimo, cmq credo giusto difendere oltre che esaltare il proprio paese. Il mio pensiero attuale e': fino a che punto e' giusto giustificare? Dobbiamo trovare sempre una scusa o a volte bisogna ammettere che siamo nel terzo mondo? E soprattutto: chi in caso puo' permettersi di dirlo?
Passando oltre, nottata difficile nel mio ostello, forse perche' ieri stanco del lavoro ho bevuto un paio di caffe' nel pomeriggio tardo o forse perche' sono sempre terrorizzato dal non riuscire a svegliarmi, cmq sono arrivato al lavoro gia' stanco, la mattina l'ho passata a disintegrare letteralmente il bordo di una piscina con una barra d'acciaio di 2 metri, molto esaltante... Il pomeriggio invece mi e' andata peggio: ho dovuto sradicare una pianta di edera bella che cresciuta, una fatica allucinante che pero' con qualche aiutino dei miei colleghi ha dato i suoi frutti: Rocco 1, Edera 0! poi ritorno in ostello, collasso 10 minuti a letto, doccia e via da Annie, a vedere 2 appartamenti, uno lo abbiamo apprezzato molto l'altro meno, ma il seguito l'ho gia' scritto... sono le 10.30, sono un cadavere, arrivederci mondo, vado a dormire!

lunedì 5 maggio 2008

Stanco ma sempre allegro

Giornata blanda, anzi no, giornata stancante, però anche blanda, ho le idee confuse dalla stanchezza; in realtà credo che tutto dipenda dal fatto che ho dormito male. Mi sono svegliato diverse volte durante la notte, l’ultima volta proprio 5 minuti prima della sveglia alle 5.40; mi vesto al buio, senza difficoltà perché avevo preparato tutti i vestiti la sera, tutto tranne il cappello: diventa missione impossibile! Mi dirigo più o meno dritto a fare colazione, sembra che abbia bevuto parecchio la sera prima, in realtà sono andato a dormire alle 10.30 perfettamente sobrio… mentre bevo il mio caffè entrano in cucina 2 dei miei room mates, la tedesca e uno del mitico duo, sono appena rientrati e stavano vagando in cerca di qualcuno sveglio così mi tengono compagnia per colazione, saluto di nuovo Kinga che oggi parte (ho scoperto oggi che si chiama così), le comunico che le ruberò il letto e le chiedo se può occuparlo in qualche modo con la mia roba così che non venga preso nel frattempo…
Poi parto e vado alla stazione, oggi prendo il treno delle 6.16 che rischio seriamente di perdere, puntuale come non mai mi presento al lavoro dal mio capo, compilo il modulo per le tasse e partiamo, come venerdi alle 7 siamo sul posto, fanno un breefing veloce sul da farsi e si comincia, dopo aver spostato un po’ di pietre, si comincia a preparare il basamento per le nostre costruzioni, dobbiamo costruire delle panchine con dei blocchi di pietra grezza, quindi prima di posizionare le pietre abbiamo steso uno strato di sassi, li abbiamo pressati, poi sopra uno strato di materiale inerte che faccia da “isolante” e adesso prepariamo il basamento vero e proprio. Un mix di blue stones, sabbia e cemento, da preparare nella betoniera, mi sporco come poche volte nella mia vita: ho cemento in faccia, nei capelli, ovunque… mi sento molto lavoratore!
Dopo 40 minuti di tea break, un’ora di lunch break e un paio d’ore di carriole di terra, arrivano le 3.20, Dave mi accompagna al treno e ci rivediamo domani. Il lavoro è duro ma i ritmi sono ben organizzati: si lavora seriamente 2 massimo 2 ore e mezza consecutive, si fa una pausa e poi si riprende, spacca ma si produce parecchio, se poi mi pagano tutte le pause è fantastico! Questo lo vedremo quando arriverà la paga…
Alle 4 sono a casa, doccia e vado a cercare case, scopro sorpeso che la tedesca prima di andare via mi ha spostato tutte le mie cose sul suo letto e in più mi ha preparato il letto! La mia ricerca continua spostandomi però in centro quando mi chiama Annie, andiamo avanti fino alle 7.30, quando con 3 appuntamenti per domani e 2 per mercoledì siamo esausti; le tengo compagnia alla fermata dell’autobus dopo una gita al supermercato e mi avvio a piedi a casa, prima però spesa per me… Cole’s questo supermarket che ho scoperto è veramente imbarazzante, ci si potrebbe vivere dentro: mi sono trovato a dover comprare il tonno: almeno 50 diversi tipi di scatolette di tonno! Casin… sono troppo stanco, alla fine riesco a organizzarmi e compro: salmone al posto di tonno perché ho trovato i bagel e il cream cheese: NYC best bagel! Poi mi incuriosisce una carne in scatola per via della forma trapezoidale della scatola, la compro per i sandwich; carote, mele e via, 16 soldi e passa la paura. A casa preparo i panini per domani, un paio di fette di pane con il philadelphia, 2 carote e una mela mi fanno da cena, organizzo i vestiti e chiacchero con il mio duo di tedeschi che oramai sono miei grandi amici, in più conosciamo la nuova tedesca appena arrivata. Notiamo insieme che sono tutti o tedeschi o inglesi o irlandesi, in tutto l’ostello nessuno di noi ha trovato gente da altri posti, raramente compare qualche americano ma basta. Boh? Evidentemente gli italiani stanno in albergo o non viaggiano più…
Un’oretta in sala tv a scrivere e pazzeggiare un po’ e adesso a nanna che domani mattina la sveglia è presto, spero di dormire meglio questa notte…

domenica 4 maggio 2008

House hunting


Sveglia malamente alle 9.30, il mal di testa oggi c’è, ma bisogna andare a caccia di case quindi ci si alza, una rinfrescata e via a far colazione: l’english breakfast è necessaria! Ovviamente il tragitto non ha nessuna logica ma la cosa non dipende molto da noi quindi ci adattiamo, la prima casa è a Coogee, vicino a dove stavo in ostello, a 3 minuti dalla spiaggia, bella casa e zona ma la stanza era piccola e la gente dentro non un granchè. La seconda è vicino all’ippodromo, quindi un altro tipo di zona, la casa e la stanza sono carine, la gente dentro sembra uno spettacolo e l’affitto è 110 a testa, sembra ottimo ma forse questi sono un po’ troppo relax, dormono in 3 in una stanza da letto e le loro facce lasciano intendere che hanno fatto serata molto, molto più di noi, cmq è decisamente meglio dell’altra. La terza è a Bondi, bella casa ma la coppia che la abita è troppo tranquilla, credo che in 1 settimana ci butterebbero fuori. Approfitto del fatto che siamo in zona per andare in un charity shop su Oxford st. a fare shopping per il lavoro, 2 braghe corte, 4 magliette e 1 asciugamano per 41 soldi mi sembra piuttosto bene, così almeno non sposterò più pietre con magliette di Armani… Andiamo a Surry Hills, in una di quelle casette stile vittoriano, bellissima zona, bella la casa ma la ns stanza da’ sulla strada, non è ammobiliata e il padrone gay mi sembra un po’ troppo convinto, peccato perché questa proprio mi piaceva; sono le 3, la stanchezza comincia a farsi sentire, la fame ci taglia le gambe ma un ristorante indiano assai spartano risolve il problema, il mio pollo al mango è uno spettacolo! Ci resta ancora una casa per oggi, aspettiamo l’autobus ma l’attesa è vana perché non arriva, dopo un’ora di attesa abdichiamo e saliamo sul primo che passa, scendiamo di nuovo a Oxford st. e ci incamminiamo verso North Bondi, lungo la strada per la fermata una macchina si ferma e scende un’amica della cugina di Annie con il marito, ci offrono un passaggio che accettiamo molto volentieri, con il navigatore è più facile muoversi. L’appuntamento è alle 6 ma grazie al passaggio arriviamo decisamente prima, la casa è bruttina da fuori, dentro invece è molto carina, la padrona è una francese che ci spiega che lei sta quasi sempre dal suo fidanzato in città e che cerca qualcuno per almeno 5 mesi perché deve tornare per 6 settimane in Francia tra un po’ di tempo e non vuole lasciare la casa a persone che non ha prima conosciuto un po’, la casa sembra perfetta, la stanza è spaziosa, praticamente saremmo soli sempre e l’affitto è di 290 a settimana, perfetto a parte per il fatto che Annie ci metterebbe 1 ora e mezza per andare al lavoro prendendo tutte le coincidenze giuste, eccessivo… peccato perché era molto bella.
Ritorno all’ostello senza aver concluso nulla, un po’ di spesa per il pranzo di domani e un po’ di tempo sul computer, la tedesca domani se ne va ed è triste in stanza che prepara le sue cose e scrive il suo diario, chiaccheriamo un po’ poi vado a pubblicare il post e a guardare un po’ di tv, credo che alle 10 sarò a letto, domani sveglia 5.40 e lavoro, poi avanti con la ricerca di case!