diario del viaggio australe del roccolino più amato di tutta via san francesco

domenica 21 dicembre 2008

di nuovo sereno


Un’altra settimana e’ andata, nulla di spettacolare e’ successo ma giunto al week end mi guardo indietro e sono soddisfatto; il post dell’altra settimana rileggendolo oggi sembra cataclismico quando in realtà non c’e nulla di cui preoccuaparsi… Domani finalmente torna Annie dopo un mese dalla partenza; sono contentissimo e mi sento molto sollevato che sia andato tutto bene. A volte mi sembra di esagerare un po’, non vorrei sembrale oppressivo ma veramente non e’ la stessa cosa senza di lei; mi comporto in maniera totalmente diversa da come ero abituato tempo fa e non vorrei che questo venga interpretato nella maniera sbagliata; e’ solo che sono diverso. Ho avuto molto tempo per pensare a quello che ho detto e fatto e, pur non avendo ripensamenti, potrebbe essere che in qualche occasione io abbia mancato di un po’ di sensibilita’, avrei potuto parlare di piu’ con le persone che mi amano e avrei potuto ascoltarle di piu’ invece di pretendere di sapere gia tutte le risposte. Qualche volta…
Al lavoro si avverte il clima natalizio, fa ridere che siamo in estate in maniche corte, questa per molti e’ stata l’ultima settimana prima delle ferie e tutto si e’ mosso in maniera piu rilassata; la settimana prossima mi hanno affidato il training di due nuovi, e con quella seguente saro’ promosso supervisore (alla mia penultima settimana), non che mi cambi nulla come paga o come ore, pero’ mi fa piacere…
In questi giorni ho fatto il bravo uomo di casa, 253 lavatrici, pavimenti e pulizia credenze, in modo che quando arriva Annie non si trovi il porcile in cui vivono serenamente Gillian e Sarah; ormai ho desistito a smuovere Efrem dal divano (dorme la ogni notte) e ho deciso che non posso nemmeno dannarmi l’anima per farlo mangiare come una persona normale, (non sono sua mamma). Faccio a meno di guardarlo mentre ingoia (praticamente senza masticare) la pasta e poi una volta finito torna tutto alla normalita’. La mia soglia di tolleranza per certi aspetti e’ scesa parecchio, non posso negare che Efrem ha fatto notevoli passi avanti da quando e’ arrivato, ma questa cosa di trangugiare il cibo non riesce a togliersela e io non riesco a fare a meno di notarla…
Computer tornato, perfettissimamente funzionante, domani probabilmente li spedisco anche se ovviamente ho fatto casino con le scatole; mi manchera’ ma preferisco l’Asia e il road trip ad un computer; poi il sostituto e’ brillante e quindi non mi preoccupo…
Anche questa settimana niente surf, non ho nessuno che mi porti e noleggiare una tavola da solo mi sembra un po’ triste, Efrem non e’ interessato quindi per il momento resto un surfista nello spirito; ho sentito dire che e’ quello l’importante. In questa settimana piu’ lucida e serena ho notato che il mio malumore e’ connesso al numero di sigarette che fumo; generalmente fumo solo quando bevo quindi al venerdi, ma ho avuto dei momenti di cedimento piu’ importanti che potrebbe essere influiscano sul mio umore; sono in quella fase di auto tortura in cui fumo un pacchetto alla settimana, generalmente tutto nel w/e e poi passo il resto dei giorni a combattere la bestia; da un certo punto di vista mi sento stupido, dall’altro forte; so che questo controllo e’ solo un’illusione ma e’ un’illusione piacevole. In ogni caso questo bisogno, generalmente non soddisfatto, di nicotina potrebbe essere uno dei fattori incidenti sulla mia negativita’ delle scorse settimane; potrebbe…

sabato 13 dicembre 2008

Yawwnnn


Sto cominciando a soffrire la mancanza di Trieste, quella piccola e noiosa citta’ che dai miei documenti risulta essere casa; di quelle 4 mura tra le quali posso decidere cosa per me e’ lecito e cosa non lo e’, dove posso decidere chi ci puo’ stare e chi no, e dove soprattutto stanno le persone che amo.
Sono stanco di stare qui a non far nulla, sono stanco di essere l’unico a cui fa schifo vivere in un porcile, sono stanco di gente che torna sbronza alle 11 di mattina e comincia a tirare nutella in giro per la cucina; sono stanco.
Mi e’ stato chiesto se voglio allungare il mio contratto di qualche giorno in modo da finire la settimana e ho accettato, cosi’ adesso finisco il 9 di gennaio, ancora 4 settimane di lavoro esatte. 4 settimane e me ne vado da questa casa, che sta diventando un vero incubo.
Ieri sera finito di lavorare sono tornato a casa, credo per il primo venerdi da quando sono a Sydney, ero triste e stanco, senza soldi in tasca e senza nessuna voglia di chiamare qualcuno; l’unica cosa che voglio adesso e’ che questi 10 giorni prima che torni Annie passino il piu’ in fretta possibile, sono sicuro che con lei qui le cose saranno diverse, o almeno scappotteremo in 2…
Sarah ci ha comprato 2 biglietti per il cinema per ringraziarci dell’aiuto per il trasloco, mi ha colpito parecchio e mi ha fatto notare come ancora salto alle conclusioni troppo in fretta. Ieri sera i 2 dvd a noleggio saltavano entrambi quindi dopo aver visto per l’ennesima volta Shaun of the dead, sono andato a dormire alle 11; questa mattina sveglia presto, nessuna voglia di alzarmi (per non ritrovarmi senza nulla da fare), riesco a rigirarmi nel letto per un’oretta poi verso le 9 mi alzo. Nessuna forma di latte per la colazione, d’altra parte e’ come la carta igienica e le spugne per i piatti, se non li compro io non torneranno mai piu’…
Con scazzo, mi avvio verso la spiaggia, Efrem si alza dal divano e mi segue, al supermercato compriamo latte, uova, cereali e nutella perche’ Efrem mi propone facciamo le crepes, io che ho la voglia di vivere di un paguro declino con un “se le vuoi falle tu”; questo suo pluralizzare sempre tutto (che poi spesso diventa fai) dopo un po’ diventa pesante.
Probabilmente le cose non sono mai state diverse, sono solo io che che ho decisamente finito le energie, non so piu’ dove andare a ricaricarmi e certo che non facendo nulla le cose non migliorano… Nei giorni passati ho deciso che al mio rientro in Italia voglio darmi da fare per mettere insieme qualche soldo e fare un corso di fotografia vero, stavo pensando al giornalismo visivo ma devo ancora capire dove, quando e per quanto. In questo inizio di ricerche ho due indirizzi, entrambi in italia, entrambi con buoni feedback ma muovermi in giro per l’Europa forse mi piacerebbe di piu’; prima di imbarcarmi in qualunque nuova missione devo finire il mio corso Apple che non si sa mai che in un paese dove posso lavorare liberamente non mi possa tornare utile…
Bon ho gia’ pulito per terra, ho messo piu’ o meno in ordine la stanza, non posso far lavatrici perche’ sta idiota e’ appena andata a dormire, adesso ho anche finito il post, praticamente e’ mezzogiorno e devo trovare qualcosa da fare… sara’ casin!
Meno di 4 mesi e sono a casa; poi gia’ so che non saro’ contento e mi manchera’ il quando ero a Sydney ma adesso ho proprio bisogno di una pausa.

martedì 9 dicembre 2008

Seeee certoooo.....


Oggi e’ il termine per ripagare i danni all’assicurazione per un incidente che Annie ha avuto uscendo da un parcheggio mesi fa; nulla di grave: aveva solo rotto un pezzo del paraurti di un furgoncino. Chi rompe paga e fin qui non ci piove; ma che provino a fare gli italiani con noi non mi sembra il caso… e’ triste ma l’italiano che se ne approfitta ha fatto storia ovunque, tanto che il resto del mondo affascinato dalle nostre sopraffine arti malavitose ha deciso di seguire le orme del furbo di casa nostra; mi era capitato a New York con lo spacciatore di computer (quello la lezione l’aveva proprio approfondita), capita spesso in bar e ristoranti non esattamente al top delle categorie e capita quasi sempre con i periti assicurativi. In questa rispettabile societa’ australiana, dove tutti corrono a pagare una multa il prima possibile, il suddetto furbo ha la vita relativamente facile, se ha un briciolo di cervello e non esagera potrebbe farsi la sua bella carriera, (non voglio commenti del tipo perche’ non te fa anche ti, non c’e’ nulla di dignitoso nell’approfittarsi degli altri). Ma cosa succede quando fai l’italiano con un italiano? Perche’ se io ti rompo un paraurti, tu mi metti in conto mezza macchina? Adesso, io mi rendo conto che l’australiano medio non ha la minima idea di come un paraurti stia attaccato (e probabilmente pensa che sia un pezzo unico con il telaio), ma mandarmi l’invoice con il dettaglio dei danni mi sembra una presa in giro.
L’altra settimana mi e’ arrivata questa lettera dell’assicurazione chiedendo un totale di 1360 soldi, nel dettaglio si legge chiaramente che il paraurti (che non richiede nemmeno la verniciatura) e il lavoro per cambiarlo sono 380, io posso anche passare altri 50/100 soldi tra viterie e staffe che potremmo aver danneggiato in quel terribile impatto avvenuto partendo da fermi, ma gli altri 900??? Beh ovviamente basta leggere l’invoice: passaruota, fianco posteriore con verniciatura, e ancora un tot di cose che qualunque bravo carrozziere italiano avrebbe messo in conto. In Italia c’e’ un motivo se il perito che controlla i danni e’ quello dalla parte della persona che ha fatto il danno e non viceversa! Australia sveglia!!! Bon fatto sta che la lettera riporta un simpatico ultimatum “entro e non oltre il 9 dicembre” seee certo, ho attraversato tutto il mondo per arrivare qua e regalarvi soldi…
La mia prima idea e’ stata una complain letter che spieghi come io non sia responsabile per tutti quei danni, con annesso un assegno per l’importo secondo me corretto; Steve invece mi ferma chiedendomi di vedere la lettera e dopo qualche giorno (dopo avermi chiesto la conferma che non abbiamo fatto il danno) mi suggerisce di non fare assolutamente nulla. Bon ah, io mi fido, io un’offerta almeno gliel’avrei fatta; ma Steve sicuramente ne sa piu’ di me, poi non e’ italiano (quindi e’ quasi sicuramente piu’ onesto), facciamo come dice lui… alla peggio se tra un mese mi domandano un miliardo tengo stretto il passaporto, vado… e come Abagnale: provate a prendermi.
Per il resto, tutto al solito, il collo si e’ lentamente risistemato, mi da ancora un po’ di fastidio ma nulla di grave, Efrem ha cominciato a lavorare ed e’ tutto contento, Annie e’ su una barca a costeggiare la grande barriera corallina e io mi annoio parecchio senza soldi; per passare il tempo in maniera economico/costruttiva sto imparando finalmente a scrivere usando le dita giuste sui tasti giusti (infatti il tempo impiegato per scrivere sto post e’ il piu’ lungo da quando ho cominciato il blog), cosi’ magari quando torno potro’ fare la segretaria!!! Yuuhhhuuuu!
Ieri e’ arrivato il mio regalo di compleanno: dopo anni dalla scomparsa di quello di mio papa’ (che gavendolo visto perso lo aveva vendu’), e’ ritornato tra le mie mani un nikon 105mm 2.8D, e io sono molto, molto contento della cosa.
Oggi ho lasciato il mio fido computer all’apple store per essere finalmente riparato; quando tornera’, verso la fine della settimana, lo salutero’ con affetto e gratitudine per questi due anni di servizio; lo congedero’ in una scatola alla volta dell’Italia e una volta a destinazione gli trovero’ con l’aiuto di ebay una nuova dimora. Anzi, se qualcuno vuole un macbook pro appena tagliandato…
Bon sono stanco e ho fame quindi chiudo qui e vado a casa, saludos amigos y hasta luego!

domenica 7 dicembre 2008

Maledetti irlandesi!


Week end doloroso, il risveglio di venerdì mattina e’ stato un incubo: il collo non voleva saperne di muoversi, in nessuna direzione; dopo un paio di tentativi di sbloccarlo rinuncio e mi chiamo malato. La cosa mi scoccia parecchio per due motivi: i soldi che non guadagno e il fatto che l’unico giorno che non vado al lavoro il tempo fa schifo.
Mi metto il cuore in pace ed esco per una passeggiata con la scusa di comprarmi un caffé; mi faccio chiamare sia dalla mamma che dal papà e, dopo un’oretta al telefono tra i due, il mio umore va molto meglio.
Il proseguimento di giornata e’ inutile, mi barcameno sul divano perdendo tempo sul computer, vado con molta calma a fare un po’ di spesa e mi compro un set di super cacciaviti con cui una volta a casa apro il mio macbook pro (ovviamente con nessun risultato, ma meritava provare).
Riesco a far passare la mattinata; mentre il pomeriggio con l’aiuto di un antidolorifico mi sposto al tropicana a studiare un po’. Alle 5 Gillian mi chiama chiedendo di andare a prenderla, ovviamente e’ in ritardo quindi non e’ che lasci molte possibilita’ di dirle di no, vado a recuperarla e torniamo a casa; oggi c’e’ la sua festa di compleanno (ieri ha compiuto 30 anni), che in teoria comincia alle 6, questo vorrebbe dire prepararsi e uscire in un tempo ragionevolmente breve, Efrem si siede sul divano e accende il computer, io mi cambio e poi mi metto ad aiutare Gillian ad indossare il corsetto che ha appena comprato, l’operazione e’ una cosa seria, in quanto il corsetto e’ una fatto bene e non una replica “comoda” da grande magazzino; passo 20 minuti buoni a stringerle i lacci e quando abbiamo finito tutti e due abbiamo bisogno di un’altra doccia. Far combaciare in corpetto con i jeans e’ un’altra operazione che richiede un po’ d’equilibrismo e non poca forza ma il risultato c’e’ e la missione nel complesso e’ stata parecchio divertente…
Io e Efrem usciamo di casa che sono le 8 e incontriamo Sean in citta’, che ci aspettando da solo da un paio d’ore, per le 8.30 siamo alla festa, dove ci sono una mandria di irlandesi ad aspettarci; bevo un milione di drinks, non saprei se per non sentire il collo o per gli irlandesi. Per fortuna arriva Alice a salvare la mia serata, lei pero’ lascia dopo un paio d’ore, io resisto fino all’1.35 quando saluto e levo le tende.
Arrivo alla fermata dell’autobus con un minuto di ritardo; aspetto 30 minuti per quello successivo ma solo per vederlo passare senza fermarsi; atri 30 minuti (tutto questo ad una fermata dell’autobus circondato da sbronzi con il collo che mi fa male) e finalmente alle 2.40 riesco a prendere il bus verso casa; sono le 3.10 quando finalmente collasso a letto e pongo la parola fine a questa giornata.
Mi sveglio il sabato alle 8 con il collo che mi fa male come il giorno prima, rimanere a letto e’ impensabile quindi mi alzo mi cospargo di crema solare e passando attraverso il campo profughi (Efrem e Sean in divano) esco alla volta della spiaggia; trovo un albero che mi dia un po’ d’ombra e ascoltando le avventure di Sherlock Holmes mi riposo qualche ora.
Torno a casa per mezzogiorno, dopo una lunga telefonata con Annie, solamente perche’ spinto dalla fame e trovo i due cadaveri esattamente dove li avevo lasciati 4 ore prima.
Comincio a cucinare e si svegliano, mi raccontano di essere tornati a casa verso le 8 (capisco perche’ mi sono svegliato a quell’ora) dopo una notte d’inferno a fare da balie a Gillian e ai suoi amici irlandesi sbronzi che o non potevano entrare nei locali o quando riuscivano ad entrare si dimenticavano di loro 2…
Altro antidolorifico e la giornata puo’ cominciare verso le 2; ricevo una telefonata di Gillian che con una voce allucinante mi chiede se posso aspettare la sua amica Sarah che dovrebbe arrivare in 10 minuti (si trasferisce oggi da noi che e’ rimasta senza casa, per adesso dorme con lei e poi prendera’ la nostra stanza), cmoe sempre le richieste di Gillian sono piu’ ordini che altro, quali opzioni potrei avere? Dirle: “no siccome tu sei una deficiente o non ti sai organizzare non saro’io ad aspettarla”?
Pochi minuti dopo la telefonata di Gillian la mia scheda del telefono si disattiva (sto cambiando operatore) la cambio con quella nuova ma non succede nulla, devo chiamare il centro assistenza per sentirmi dire che hanno bisogno di ancora un po’ di tempo e che entro lunedì sera la nuova scheda sara’ attiva, a quel punto perdo ufficialmente la pazienza e comincio ad imprecare contro il peggior addetto al cutomer service con cui abbia mai parlato…
Verso le 6 Gillian chiama di nuovo, per chiederci di andare a prendere Sarah a casa sua e guidare la macchina che hanno caricato; ho i fumi e mi sento seriamente preso per il culo ma vado; neanche da dire che quando arriviamo di caricato non c’e’ nulla, Sarah ha portato fuori giusto 2 borse aspettando me e Efrem per il letto e i mobili e Gillian direttamente non c’e’. Senza dire una sola parola carichiamo tutto su un furgoncino (con un’altra irlandese che ci chiede se possiamo fare in fretta che deve lo rendere presto) e le borse nella mia macchina, poi con Sarah a bordo guido verso casa e scarichiamo. Quasi non mi aspettavo che ringraziasse ma almeno quello arriva, ovviamente niente piu’ di grazie.
La sera preparo una zuppa al pomodoro e guardiamo il signore degli anelli e cosi’ anche sabato e’ passato.
Che bel week end… maledetti irlandesi!

mercoledì 3 dicembre 2008

il lato oscuro

Aiuto aiuto che casin,
non male come frase d'apertura dopo due settimane che non scrivo nulla no?
Niente per cui allarmarsi, almeno non tanto, in realta' l'unico che si deve preoccupare sono io (e lo sto facendo pure troppo). Non so perche' ma mi sento come se stessi cadendo a pezzi, tutto quello che ho costruito in questi mesi non riesce a sorreggermi e io mi sento come se mi barcamenassi in queste ultime settimane di avventura sydneiana senza nessun fine.
Ho davanti ancora 4 settimane e mezzo di lavoro all'eastern distributor, che giuro mi ha veramente saturato, le guardo con aria un po' rassegnata in quanto ho rinunciato (dopo mesi e mesi di sforzi vani) a cercare un qualsivoglia lavoro piu' stimolante. Mi sforzo di sentirmi fiero del fatto che nonostante non mi piaccia sono quasi arrivato al traguardo dei sei mesi, che dicano essere il punto che da un po' piu' di peso al curriculum, ma al di la' di un sorrisetto non vado.
Sento queste giornate scorrere via vuote, cerco di darmi da fare (in quelle 3 ore libere che ho) ma non mi soddisfa nulla; non riesco a trovare le forze di mettermi a studiare seriamente e il fatto che dall'apple store non mi abbiano mai richiamato influisce non poco sulla cosa; scrivo cose che poi non pubblico o addirittura non salvo per non rileggere la negativita' che pervade certi momenti. Mi vengono in mente gli insegnamenti di Joda, come il lato oscuro offuschi la mente e quanto questo sia pericoloso.
Questa momentanea mancanza di energia (perche' preferisco chiamarla cosi'), mi spegne. Mi ritrovo a non dormire bene e a non rilassarmi a sufficienza, cominciando la giornata e la settimana stanco come la sera prima; le spalle sono rigide ed il collo pure, insomma son un po' scassa' e va a finire che me la prendo con chi ho intorno anche se non se lo meritera.
Per fortuna c'e' una nota positiva, mi rendo conto di quello che mi succede, il che come sempre mi sembra un'ottimo punto di partenza; d'altra parte io sono lo specialista dei punti di partenza...
A parte queste difficolta' momentanee che sono sicuro spariranno il 7 di gennaio quando invece di andare al lavoro andro' in spiaggia, tutto proseegue tranquillo; Annie si sta gustando l'australia a nord, si diverte e vede posti stupendi, Efrem non saprei dire cosa diavolo sta facendo, spero almeno che lo sappia lui e io invece sono sempre io...
Ho finalmente scoperto cosa c'e' che non va con il mio computer che mi ha abbastanza stufato, quindi lo rispedisco in Italia per venderlo e con un po' di fortuna me ne comprero' un'altro prima di tornare a casa, nel frattempo usero' il sostituto che va benissimo.
Continuo a sentirmi povero e farmi parecchio i conti in tasca, non mi permetto nulla piu' dell'essenziale per tutti i giorni a parte il venerdi sera, che mi concedo un paio di drinks; no preoccupazioni, non sono povero per condizione, lo sono per scelta perche' sto salvando 200 soldi a settimana per l'Asia solo che con 630 di paga funzionava, da quando me l'hanno abbassata a 520 comincia ad essere un po' strettina... giusto oggi e' arrivata: 350 tra risparmi e affitto, 24 di biglietto autobus, 40 di spesa, 16 per tagliarmi quel cespuglio che avevo in testa e mi restano 70 soldi per la settimana (per i pignoli che fanno i conti l'altra settimana ero riuscito a mandare in rosso di un 18 soldi un conto savings... le brutte abitudini sono difficili da abbandonare).
Non vedo l'ora che arrivi gennaio, partiamo il 10 in 4 (Sean si e' unito al gruppo) alla volta di Melbourne; io ESIGO di fare il surf lungo il tragitto e si sta meditando un po' di fruit picking, poi Melbourne per qualche giorno e via di nuovo sulla costa per vedere i 12 apostoli e fare il bagno a sud, capatina in south Australia, magari per qualche vigneto della zona e ritorno per l'entroterra via Camberra; se il maggio non molla sono circa 3000km in 3 settimane...
Adesso sono le 9, sono in ristorante sul computer dalle 6.30 con solo un cappuccino sul conto, meglio che me ne vada...
Oggi il post e' stato piu' produttivo del solito e mi sento molto meglio, spero solo che duri...
Baci e abbracci!
PS tanto save' che non rileggo quindi non troppo peso agli errori!

lunedì 17 novembre 2008

solite paure...


Secondo tentativo di post da iphone, questa volta non in piena notte a melbourne ma sul bus tornando a casa. Più di 7 mesi sono andati e molto e cambiato da quando ho lasciato casa; le mie aspettative, il mio pormi dinnanzi a situazioni diverse, ma soprattutto il sentire e il modo di viverle. Direi ché in questo periodo mi sono mosso verso il modo di vedere le cose di Annie, ché a volte è un po’ estremo ma lo è cmq in una direzione più sensata.
Quello ché mi spaventa non e questa mia crescita (ammesso ché di crescita si possa parlare), ma piuttosto il riportare questo cambiamento a casa. Cosa può succedere al mio ottimismo e alle mie nuove spalle larghe nella città del “no se pol” e del “scusa ma xe el fio de...”? andrà tutto perso e tornerò come prima o peggio non mi piacerà più il posto che chiamo casa e mi sentirò come mi sento qui, diverso?
La cosa non mi lascia certo con poche domande.
Probabilmente è per via del periodo, ma tra compleanni e carenza di lavoro comincio a sentire la lontananza da casa, e allo stesso tempo mi sento di dover star via il più possibile per non buttare al vento tutto il lavoro fatto fino ad adesso. Situazione confusa come sempre.
Per il resto qui prosegue tutto bene come sempre, il week end è stato di quelli tranquilli; abbiamo fatto una cenetta tra italiani venerdì e un bbq da Pritika il sabato, la domenica una capatina al fish market, ché Efrem non aveva mai mangiato le ostriche, ma poi a casa prestò per via del vento...
Annie ha deciso di prendersi la settimana libera, dato che l’altra non le era piaciuta molto, così aiuta Efrem a cercarsi un Lavoro, poi la prossima settimana sembra decisa a partire alla volta di Cairns per discendere tutta la east coast; si e trovata una compagna si viaggiò in rete che incontrerà credo lunedi prossimo. Questo suo viaggiò dovrebbe durare 4 settimane, così da essere indietro per Natale; questo significa ché io e il pazzo condivideremo la casa con Gillian, speriamo bene...
Da una parte sono triste che Annie vada via perché non sarà vicina a me, dall'altra non so se per gelosia o per invidia vorrei andare anch'io; mi sento un po’ scemo a passare un anno dall’altra parte del mondo e non vedere nulla di questo paese, ma non si può far tutto e credo di preferire un giro in Asia piuttosto.
Cmq c’è in ballo la possibilità di un paio di settimane, forse anche 3, in road trip (spero il maggiolone sarà d’accordo) facendo fruit picking verso sud; non sarà la mia tanto sognata gold coast ma meglio di niente…

venerdì 14 novembre 2008

I'm Grrr baby, I'm very Grrr!!!

Ieri giornata pazzesca, sono al lavoro ad annoiarmi come al solito, quando verso l'una mi suona il telefono; rispondo fiducioso al numero sconosciuto sperando che sia qualcuno per un lavoro, mi si presenta uno dicendomi che chiama da Next Byte, rivenditore apple a Bondi Jct... A gambe tremanti mi allontano dall'ufficio. Questo comincia chiedendomi se sono ancora interessato al lavoro (hanno un mio cv portato 5 mesi fa) e quali sono le mie intenzioni, solite domande sulla visa, che in genere sono lo scoglio oltre il quale le mie telefonate non vanno, e alla fine mi invita per un interview dal vivo il pomeriggio alle 4.
come rientro Glenn non ha bisogno di chiedermi chi fosse, probabilmente la espressione era abbastanza chiara, si limita solo a chiedermi se questa volta e' per Apple...
Alle 3.15 tutto emozionato lascio l'ufficio alla volta di Bondi, per paura di arrivare tardi mi sono preso 45 minuti, sono arrivato in 20... mi presento puntuale e chiedo di Jeffrey, il manager con cui ho appuntamento.
Jeffrey e' sui 35 dal cognome e dai tratti dev'essere sud americano ma l'inglese e' ottimo e non lascia sfuggire nessun accento; mentre mi parla ha in mano la cover letter che avevo allegato al mio curriculum, era una delle piu' decise che avessi mai scritto; mi presentavo come "guidato dalla passione" e mi definivo come il piu' deciso che avrebbe incontrato per questo lavoro; non ho idea se la lettera fosse il motivo per cui ero li, ma sicuramente si aspettava qualcuno seriamente convinto.
Io non so da dove mi venivano ma ho tirato fuori delle frasi brillanti (o almeno secondo me), la sua espressione non lasciava trasparire molto, ma dal cambio ti tipologia delle domande credo che il mio discorso su come mai dovrebbero scegliere me lo abbia convinto; siamo poi passati alla parte piu' delicata: il mio visto, mi ha detto che lui e' stato sponsorizzato a sua volta anni fa, e che quindi sa perfettamente cosa sto provando; mi piacerebbe dirgli che forse quando lui era nella mia posizione il paese non stava per affrontare la piu' grande recessione degli ultimi 80 anni, ma mi trattengo. MI spiega che per politica interna loro non sponsorizzano e che quindi il mio cv sarebbe stato scartato a pie' pari, che pero' gli sono piaciuto sulla carta e ha voluto darmi una chance, riprendo in mano la conversazione dicendo che il mio cv adesso e' piu' espanso, che ho quasi 5 mesi di lavoro in un ufficio qui a Sydney e poi gli tiro fuori quel dettaglio mancante: ho comprato il corso e sono a bon punto con lo studio per il primo dei miei esami di certificazione Apple. Adesso vedo un cambio di espressione.
Dopo avergli spiegato tutto mi sembra piacevolmente sorpreso, mi dice che chiaramente parlare di sponsor adesso e' impensabile che pero' si potrebbe fare un periodo di prova fissando degli obbiettivi da entrambe le parti e poi, ad obbiettivi raggiunti si potrebbe anche riparlarne. Mi spiega che nel suo interesse ci sono contratti a lungo termine, che quindi per lui sarebbe un bene, e che trovare tecnici non gia "piegati" a modi fare che a lui non piacciono e' difficile. Come ultima cosa mi chiede di mandargli una mail la sera con un preventivo realistico di quando tempo mi servirebbe per ottenere la certificazione, poi mi saluta dicendomi che ci sara' un secondo incontro con anche l'altro manager, perche' lui e' piu' che soddisfatto di come e' andato il primo.
Lascio il negozio con a spalle larghe e con un aria soddisfatta, aspetto di girare l'angolo per esplodere in un salto di gioia; io non ho idea se otterro' mai questo lavoro ma se sono in grado di fare interview cosi' vuol dire che ho imparato parecchio da questa avventura, e di questo sono gia' piu' ch contento...
Cammino fino a casa e racconto tutto ad Annie e Gillian che sono in iper apprensione per notizie fresche, Efrem segue il resoconto in inglese, poi prendo il computer e mi metto a fare un calcolo di quanto tempo mi servirebbe; alla fine ho deciso che mi servono 3 settimane full time e ho scritto la mia mail come promesso.
Adesso aspetto, un po' in ansia ma ancora elettrizzato da ieri...
Ah si, perdonate errori vari, scrivo in frettissima di nascosto dall'ufficio, se riesco correggo sta notte...
baci a tutti

lunedì 10 novembre 2008

Stanchezza...

Martedi sera in divano, dopo una giornata da inferno al lavoro finalmente la quiete di casa.
Ma quale quiete? Sono qui sul mio bel divano con questi 2 pazzi di coinquilini che mi ritrovo… Annie è fuori a cena con Pritika e a me tocca gestire l’asilo. No in realtà esagero proprio adesso che sto scrivendo si sono calmati. Parlando di questi due non potevamo aspettarci di meglio, Efrem chiede la traduzione per tutto, è bramoso di imparare la lingua e riesce a memorizzare tantissimo, Gillian dall’altra parte risponde paziente a tutte le sue domande, il che dopo un po’ può diventare molto pesante, e in qualche maniera i due dialogano tutta la sera, quindi direi ottimo.
Io invece sto impazzendo, ieri mi hanno dato la brutta notizia che il nostro monte ore settimanale non può più superare le 38 ore, quando prima erano 42,5 di base più tutti gli straordinari che facevo di mio; oggi invece ci hanno imposto di rispondere a tutte le telefonate (completamente inutile dato che abbiamo una persona solo per quello) e per controllarci ci hanno alzato tutte le suonerie dei telefoni così che a fine giornata il mal di testa era qualcosa di epico… sospetto che stiano cercando di mandarci via prima della fine dei contratti, alla quale mancano ancora 2 mesi.
Sul fronte nuovi lavori le cose non si stanno muovendo molto, continuo a mandare il mio cv in giro ma le risposte che ricevo sono veramente minime, insisto, persisto e non desisto anche se questa situazione comincia a diventare un po’ pesante. Annie oggi ha cominciato il suo nuovo lavoro, è un’assistente personale in una prigione, dopo la prima giornata sembrerebbe contenta, peccato che finisca venerdi.
Andrà a finire che resteremo tutti senza lavoro e partiremo per girare l’australia come dei veri backpackers, abbiamo anche il maggiolone chi ci ferma?
A parte questi lievi disguidi tecnici tutto prosegue per il meglio, il venerdi siamo finiti in un pub con musica anni ’80, il sabato abbiamo eravamo ad un BBQ organizzato dai suoi ex capi per salutare Annie; siamo rimasti a dormire li e abbiamo passato gran parte della domenica in relax a guardare film.
Io sono in modalità risparmio per il nostro viaggio in Asia e direi che non sono più capace di scrivere giacchè c’ho messo più di una settimana er riprendere questo post; adesso è lunedi pomeriggio e ho appena finito di lavorare.
Primo giorno di Efrem senza scuola, il ragazzo è un po’ spaurito ma la cosa mi sembra perfettamente normale; si sente attaccato perché lo sproniamo e anche se le nostre indicazioni hanno un’intenzione positiva, forse lo stanno stressando troppo…
La nostra situazione non è cambiata dalla settimana scorsa, siamo sempre confusi su quello che accadrà e io ormai mi sento di rincorrere il sogno di uno sponsor da solo; Annie sembra decisa a tornare in Inghilterra alla fine del nostro viaggio in Asia e io non so proprio cosa fare a riguardo, non ho molta voglia di tornare in Italia ma allo stesso tempo non mi sento di trovare uno sponsor tanto per, o di farmi un altro anno con questo visto. Sono più che disposto (e sarei più che contento) di rimanere qui ma ho bisogno di un lavoro vero, sarei pronto a fare fotocopie per 6 mesi se questo mi desse la possibilità di cominciare a spinarmi una strada, ma sono troppo vecchio per un lavoro stupido che non porta da nessuna parte.
Giovedi ho fatto un interview brillante, quando sono uscito ero veramente fiero di me stesso, un’ottima conversazione in un buon inglese, mi sono saputo vendere e ho fatto domande intelligenti; la mattina dopo sono stato ricontattato dal manager che ha confermato esattamente quello che avevo sentito, mi ha detto di esser rimasto veramente colpito e che sarei perfetto per il lavoro ma che si è informato e la mia sponsorizzazione costerebbe più di 5000 soldi e che lui non se li può permettere, che quindi assumerà un altro ragazzo che non ha fatto la stessa impressione ma che ha il passaporto australe. Un’altra mazzata nei denti.
Annie ha fatto la sua settimana e le hanno chiesto di restare anche per questa, stesso posto ma altro lavoro e altro stipendio, questa volta è 20 soldi l’ora (un soldo in più di me) e non 28 come l’altra settimana. Io non ho ancora ricevuto il primo stipendio con il nuovo orario quindi non so ancora a quanto ammonterà il danno economico però devo ammettere che finire alle 4 non mi dispiace.
Oggi ho stampato il mio cv su carta e domani lo porterò in un po’ di posti tipo giornalai o ristoranti per cercarmi o un secondo lavoro alla sera o direttamente un altro lavoro.
Il punto è che da quando sono qui abbiamo sempre lavorato perché eravamo dell’idea di cercare uno sponsor, adesso che questa si sta allontanando, stavamo pensando di virare verso un po’ di relax; non intendo lavorare meno perché ci servono i soldi per l’Asia, semplicemente qualche impiego più frivolo che magari non porta da nessuna parte in termini di una possibile carriera, ma che ci permetta i divertirci un pelo di più e magari conoscere un po’ di gente nuova…
Bon son troppo stanco e sto riscrivendo le stesse parole 3 volte in una frase quindi salvo e finisco qui. Perdonate la mia grammatica in decadimento ma in inglese la costruzione delle frasi è totalmente diversa e passare da una all’altra può essere difficile….

giovedì 30 ottobre 2008

nulla di nuovo dal fronte australe...


Eccomi eccomi, ci sono o meglio ci siamo, il tempo passa in fretta e anche se a me sembra di aver scritto ieri l’ultimo post è passata più di una settimana.
Aggiornamenti in realtà ce ne sono stati pochi, io continuo il mio noioso ma onesto lavoro e continuo a mandare il mio curriculum a tutte le inserzioni che mi sembrano adatte, inutile dire che non ottengo alcuna risposta. La situazione economico/lavorativa è in una fase di stallo completo, ciononostante qui continuano a darci notizie su Nicole Kidman…
Il contratto di Annie scade domani ma sembrerebbe che martedi cominci un nuovo lavoro per una settimana, non molto lungo ma più che ben pagato… Efrem continua il suo corso intensivo e anche se non se ne accorge sta facendo notevoli progressi, tanto che comincio a pensare che avrei dovuto farlo anch’io; Gillian ha trovato un lavoro in un pub in centro, decisamente non quello che cercava ma in momenti di carestia ci si accontenta, direi che per il momento siamo tutti abbastanza tranquilli.
Tutt’altra cosa invece le nostre decisioni sul futuro; cosa fare e dove andare restano le 2 più grandi domande.
L’idea del fruit picking sembra essere ormai accantonata, incentrando piuttosto tutte le nostre speranze in un lavoro che ci sponsorizzi e ci permetta così di allungare il nostro soggiorno, per il momento non si vedono possibilità all’orizzonte ma la speranza non manca e siamo ancora piuttosto ottimisti.
Abbiamo cominciato la modalità risparmio (meglio tardi che mai) per il viaggio in Asia che, ammesso non cambi nulla lavorativamente parlando, potrebbe cominciare verso febbraio; l’idea sarebbe di partire da Bangkok, risalire la Thailandia, attraversare il Laos e scendere tutto il Vietnam, per un totale di 2 mesi circa. L’idea è piuttosto allettante ma come sempre siamo molto indecisi su quasi tutti gli aspetti organizzativi…
Per il resto tutto bene, sta velocemente comparendo un’abbronzatura più estiva e l’aria condizionata comincia a diventare una necessità. L’arrivo del caldo vero ha portato anche l’arrivo di un animale fastidiosissimo: la mosca; qui le mosche sono tante, tantissime e attaccano! Camminando per un parco ce ne sono almeno 3 o 4 intorno ad ogni testa e vedere la gente camminare dando schiaffi all’aria è perfettamente normale… strana gente sti australiani.
Come sempre quindi tutto bene, l’umore è alto e anche se il tempo a disposizione è sempre meno non ci demoralizziamo mai, adesso chiudo che come sempre devo controllare gli annunci di lavoro…
Basi fiòi!

mercoledì 22 ottobre 2008

Efrem l'australiano


Ah! Efrem è in australia!
Ormai è quasi passata una settimana ma ancora è difficile crederci, è arrivato sano e salvo fino a Sydney dove le nostre mani “coscienziose” lo hanno tratto in salvo e ricoverato nel nostro covo di Coogee.
La sun room allestita da camera da letto funziona, lo spazio non è molto ma per il momento ci si può stare, ovviamente nel giro di pochi giorni i vestiti di Efrem hanno invaso l’intera zona calpestabile e adesso l’intera stanza si limita al letto e all’armadio.
L’arrivo è avvenuto la sera di giovedi e quando verso le 21.30, stravolto dal lungo viaggio, l’abbiamo visto uscire io ho tirato un sospiro di sollievo e Annie è esplosa in uno dei suoi soliti urli. Serata ovviamente tranquilla con una cenetta thai e a letto, ancora increduli verso le 11.30.
Il venerdi senza una cartina o un telefono cellulare il nostro coraggioso eroe è riuscito a percorrere gli 8 km. che separano casa nostra dal mio ufficio, e con soli 30 minuti di ritardo!!! (più che accettabile date le sue precarie condizioni da turista altamente disorganizzato); fatte le presentazioni con Lauren, impaziente tutto il giorno per conoscerlo, ci spostiamo verso il Bourbon in kings cross per il nostro solito appuntamento del venerdi dopo lavoro (happy hour con vodka a 3 soldi), qui incontriamo Annie e Sean e dopo un paio d’ore arriva anche Glenn (il mio capo); rimaniamo in divano fino alle 9, ora in cui l’happy hour finisce, per poi decidere con un paio di tappe di dirigerci verso Oxford st.
Lauren e Efrem non hanno perso molto tempo, dopo pochi drinks sono già più coppietta di me e Annie, baci e effusioni non mancano ma nemmeno mancano le battute e i commenti da parte nostra. Purtroppo per efrem il suo ultimo treno è alle 10.30 e ci deve lasciare presto (ha provato a d infiltrarsi a dormire da noi ma visto che Gillian non aveva ancora incontrato nemmeno Efrem non mi sembrava il caso di portarli a casa tutti e due assieme).
Abbandonata così Lauren incontriamo Gillian, fresca fresca d’Irlanda, ovviamente prima tappa al Columbian (il suo posto preferito) e poi verso l’una tutti in massa al Palms dove ci aspetta Glenn; appena entrati ci rendiamo conto di quanto sia gay il posto, premetto che Oxford st è nota per la sua tolleranza sessuale e che quindi tutti i locali sono frequentati sia da gay che da etero, ma noi siamo finiti in un cliquè; musica molto cheesy (parola intraducibile) dagli AbbA alle spice girls, balletti scatenati di personaggi vestiti in maniera indescrivibile, insomma un posto “diverso”, noi ovviamente ci divertiamo parecchio; io ed Efrem facendo i deficienti abbiamo attirato più di qualche interesse ma Gillian e Annie hanno messo in chiaro le cose subito.
Il sabato dopo un risveglio tranquillo, finalmente senza fretta alcuna, siamo andati col ns super maggiolone a far colazione a Bondi, poi siamo andati a recuperare Alice e via in giro a continuare il nostro giro esplorativo di Sydney; siamo finiti in una spiaggia all’interno di un parco protetto in una zona iper-lusso all’imboccatura del porto, stolti come pochi non avevamo il costume e quindi non abbiamo potuto fare il bagno, peccato.
Ah si questa è imperdibile: l’organizzazione del pazzoide è tale che è partito per l’Australia senza: occhiali da sole, costume da bagno e infradito; non ho parole…
Domenica siamo tornati in quattro ai royal botanic gardens, una riserva gigantesca a sud di Sydney, dove io e Annie eravamo stati 3 mesi fa, una grigliata improvvisata e un bagnetto ghiacciato per una giornata molto relax che sta sempre molto bene in questo frenesia australiana.
Lunedi mattina Efrem ha comincia la sua nuova routine, l’abbiamo iscritto ad un corso intensivo di inglese, 27.5 ore alla settimana, da lunedi a venerdi, intanto per 3 settimane poi vedremo a che punto sarà; l’hanno messo a livello intermediate quindi direi bene, spero che sfrutti al massimo la cosa anche perché la sua prima settimana erano i miei risparmi per un obbiettivo (mi è sembrato più importante investirli così, per l’obbiettivo continuo a contare fiducioso su anime pie in Italia).
Per il resto la vita procede, la crisi economica si sente ed anche parecchio, finalmente i giornali australiani hanno cominciato ad ammettere che qualche problemino c’è, e questo significa che la situazione dev’essere disastrosa, dato che qui minimizzano qualunque notizia che possa preoccupare la gente. L’informazione trasmessa attraverso i canali più comuni è ridicola, incentrano tutto su problemi come i ragazzini che bevono e le corse in macchina, oppure sulla carriera di quei 4 australiani famosi nel mondo; poi c’è ogni giorno almeno un terzo di tutte notizie occupato dallo sport, insomma solo informazioni da quinta/sesta pagina, di quello che succede nel mondo o della situazione economica interna nessuna notizia o al massimo un trafiletto. Forse sbaglio i giornali ma a me sembra che qui non vogliano far sapere nulla.
Io cmq sono dell’idea che non abbiamo nulla per cui essere preoccupati e che la paura è riservata a chi ha qualcosa da nascondere, quindi forte sui miei piedi e con un sorriso sul volto vivo la mia piccola vita e faccio i miei piani incurante di ciò che sta crollando.
Ormai le opzioni su cosa faremo nei prossimi mesi sono le più varie quindi non mi perdo più nemmeno a scriverle, io adesso vorrei andare ad Hong Kong ma probabilmente dopodomani sarà qualcos’altro… appena ci si schiarisce la vista farò sapere…
Pubblico il mio post senza rileggerlo e quindi probabilmente pieno di errori non perché non vi voglia bene ma perché devo mandare il mio solito mucchio di cv e il tempo non è mio amico… quindi un abbraccio a tutti dal Rokorollo e la sua famiglia estesa.

lunedì 13 ottobre 2008

6 mesi!


Ok ok, sono passate tre settimane dall’ultima volta che ho pubblicato un post e so che così non va bene, ma ho delle ottime scuse a mia discolpa: del tipo che domenica 29 era l’ultimo giorno da Nivi e Steve e ci siamo goduti gli ultimi momenti di villeggiatura, poi riprendere la settimana è stato più duro del solito, dato che la ditta di Annie si è trasferita, e svegliandosi un’ora prima siamo più stanchi del solito; poi infine a Melbourne ho trovato il tempo di scrivere un bellissimo post (nessuno può dubitare del fatto che fosse bellissimo!) ma il mio iphone non l’ha salvato, rischiando per la prima volta da dicembre il famoso scatto di nervi con conseguente lancio contro muro, (si è salvato, mi sono dato la colpa da solo e ho preso a testate un tavolo per autopunirmi come fossi un elfo di casa).
Cmq sia eccomi qua di nuovo on line, in questa domenica soleggiata di metà ottobre, l’ultimo w/e di pace (dove sarà mai sta pace?) prima dell’arrivo del fratello, o figlio; dobbiamo ancora capire che ruolo avrà Efrem in questo nucleo famigliare espanso che si è formato nel ns appartamento.
Domenica di nostalgia per via della barcolana, non tanto per il fatto che io non partecipi o che non la veda, quanto per il fatto che nessuno ha la minima idea di cosa sto dicendo quando ne parlo; è la più grande regata del mondo e nessuno, nemmeno chi va in barca, l’ha mai sentita nominare; mi sento piccolo piccolo e così lontano da casa…
Melbourne, la cui descrizione minuziosa e accurata è andata persa nei circuiti stampati del mio telefono, è stata una grande esperienza; nonostante le temperature ben più rigide di Sydney abbiamo trascorso 4 splendidi giorni. Le 2 città sono completamente diverse l’una dall’altra, Sydney espansa in ogni direzione, con decine di quartieri ognuno con il suo consiglio e il suo centro che la fanno assomigliare ad un enorme aggregato di cittadine una adiacente all’altra; Melbourne invece con una zona centrale imponente, in cui vengono investisti tutti i capitali e con le sue costruzioni futuriste, si allarga verso l’esterno in maniera molto più tranquilla con parchi enormi e zone per lo shopping sparse senza alcuna apparente logica…
La città colpisce con tutto il suo sfarzo, tutto è pulito, il contrasto tra i palazzi di inizio ‘900 e le i super grattacieli specchiati è stato curato abbastanza da renderlo divertente; la gente sembra essere più socievole, in ogni negozio o bar il commesso di turno ci chiacchierava contento come se fossimo suoi grandi amici, l’alcool è più libero che a Sydney (dove la situazione è ridicola) e la scelta dei ristoranti è decisamente superiore. La delusione è arrivata dai vestiti, non che avessimo miliardi da spendere o chissà che aspettative, ma considerando che siamo andati in quella che descrivono come la capitale del cibo e dello shopping ci aspettavamo qualcosina di più… Cmq gran w/e!
Il mercoledi tornare al lavoro è stata dura, il raffreddore che mi sono riportato a casa non ha aiutato, ma conscio del fatto che la settimana prossima la mia paga sarà per soli 3 giorni mi sono messo a fare un’ora e mezza di straordinari ogni giorno, invece della mia mezz’ora standard; tutto quello che erano i miei risparmi è stato ovviamente dilapidato quindi questo fine settimana staremo buoni e tranquilli, solo guardare il mio conto in banca mi deprime...
Ieri giornata di BBQ da Ricardo (uno dei coinquilini di Pritika); non conoscevamo nessuno dei 20 invitati, ciononostante abbiamo passato uno splendido pomeriggio, ho parlato con tutti, e approfittando del fatto che fossero studenti MBA ne ho approfittato per farmi spiegare meglio cosa sta succedendo all’economia mondiale; le spiegazioni che ho ricevuto erano talmente semplici da seguire e da capire, che mi stavo chiedendo perché non sto studiando anch’io lo stesso corso, poi mi sono ricordato quanto costa l’iscrizione e ho continuato a chiacchierare…
Non ho ancora la patente, la mia è scaduta il 27 di settembre e per averne una australiana devo essere qui da almeno 6 mesi, ieri mattina sono arrivato all’ufficio della motorizzazione bello contento con tutti i miei documenti ma mi hanno mandato via dicendomi che sono entrato in Australia il 12, non l’11 e che quindi dovevo aspettare ancora fino a lunedi; molto simpatici, così mi toccherà andare via prima dal lavoro se voglio andare a prendere Efrem in macchina invece che con l’autobus.
I programmi per oggi sono i più tranquilli, tra un po’ arriverà qua Alice e faremo un’ english breakfast in casa, (all’insegna del risparmio) poi un po’ di spiaggia, e verso metà pomeriggio approfitteremo dell’ospitalità di Nivi e Steve (e della loro connessione internet) per un paio d’ore di “job hunting” mandando CV a tutto spiano. La cosa adesso è più difficile di 3 mesi fa, dove mi sarebbe andato bene un qualunque lavoro, adesso sono molto più selettivo e quindi perdo molto più tempo su ogni singolo lavoro; ma d’altre parte non credo abbia molto senso cambiare lavoro per fare la stessa cosa; sono ovviamente conscio del fatto che devo partire dal basso, ma vorrei un lavoro in cui vedere la possibilità, in un futuro, di un avanzamento, cosa che in un call centre è alquanto improbabile…
Ben bon, saluto tutti e mi scuso per la lunga attesa, la settimana prossima sarò più bravo e nonostante Efrem scriverò il mio blog.
Il rokorollo coscienzioso.

domenica 21 settembre 2008

e adesso spiaggia!


Sono in Australia.
Finalmente si comincia a sentire il clima australiano che aspettavo da tempo, 5 mesi fa sono arrivato nel continente dei canguri e dei koala, dove piove poco, si sta sempre in spiaggia e i tramonti prendono dei colori talmente intensi da essere irreali; ma dove? Ho trovato 15 giorni consecutivi di pioggia torrenziale, temperature da far provare sentimenti d’odio per le spiagge, tramonti a metà pomeriggio e pappagalli come animali più strani. Ho scoperto solo in seguito che tutto questo si chiama inverno, e che se pur diverso da quello a cui ero abituato a casa, lo sentono anche qui.
La grande notizia è che l’inverno è finito!
Siamo in quella che dev’essere la primavera, non sono troppo sicuro della data d’inizio ma adesso sta cominciando a farsi sentire, non è certo visiva come la nostra, dove gli alberi si riempiono di fiori dopo il gelo invernale, forse perché qui non c’è il gelo invernale… le temperature durante il giorno si sono alzate e oggi è stato il secondo giorno consecutivo di spiaggia (ovviamente iperaffollata). Nonostante la temperatura ancora un po’ proibitiva mi sono anche concesso un paio di bagni nell’oceano.
Da ieri ci siamo trasferiti a casa di Nivi e Steve, loro si sono presi una settimana di vacanza su un lago verso nord e ci hanno chiesto come favore di stare da loro per occuparci di Chilli (una signorina labrador nera di 2 anni e mezzo); lo sforzo di trasferirsi in una casa con il giardino a 37 secondi dalla spiaggia e di poter giocare con un labrador per tutta una settimana è notevole, ciononostante abbiamo accettato… quindi adesso loro sono in vacanza sul lago e noi siamo in vacanza a Clovelly!
Io mi sono ambientato piuttosto in fretta, direi che c’ho messo tra i 6 e i 7 minuti per decidere che la prossima casa che prendiamo dev’essere così, poi ho provato il BBQ in giardino e ho cominciato a pensare che forse la prossima casa potrebbe arrivare prima del previsto…
Per questa settimana passata che dire, tra il lunedi e il venerdi il tempo è piuttosto ripetitivo ma vola cmq, passo le mie 8 ore e mezzo al giorno in ufficio dove comincio quasi a divertirmi, poi corro a casa (corro letteralmente) e vado a studiare per un paio d’ore, più o meno per le 8 torno a casa e passo la serata con Annie e il nostro leoncino; questa settimana abbiamo fatto il taglio di capelli a casa, sia io che Gillian ci siamo fatti fare sistemare il groviglio che avevamo in testa da 2 parrucchiere (amiche sue) che ci hanno fatto il servizio a domicilio, robe de figoni qua…
Venerdi mentre Annie faceva baby sitter io mi sono preso la serata libera e sono uscito con i colleghi, dopo un aperitivo lungo in ufficio siamo andati a kings cross, e con un certo numero di tappe tra i vari locali della zona sono riuscito a fare le 2 e mezza.
Sabato sera, dopo essere rimasti a casa a fare da genitori al cane fino a mezzanotte, siamo finiti con Gillian in una festa “per donne” dove mi sono sentito dire che non assomiglio per niente ad una lesbica da una bionda in un abbigliamento confuso… un’oretta in un altro posto in Oxford st. e poi via di ritorno a casa.
Oggi per la prima volta abbiamo dormito veramente bene, fino alle 11 di tirato senza nessuna interruzione, erano mesi che non capitava a tutti e due… Alice ci ha raggiunto per l’una, e per le due con guinzaglio e pallina da lanciare siamo andati alla spiaggia. Altra differenza enorme di abitudini è il fatto che oggi a differenza di ieri non c’era praticamente nessuno, credo che di domenica si usi di più restare in famiglia che andare al mare, o forse è solo che è l’inizio della primavera… vedrò.
Per le 4 torniamo a casa e decidiamo per una grigliatina (abbiamo il BBQ bisogna sfruttarlo) ci separiamo per andare a fare la spesa, Annie e Alice prendono la beetle-mobile, io prendo Chilli e in abbigliamento molto locale (costume, scarpe da ginnastica, occhiali e ipod) mi faccio una corsetta fino a Coogee.
L’appuntamento è a casa nostra per salutare Gillian che domani parte, è strano come sappiamo già ci mancherà… propongo a Chilli di correre indietro ma la lingua a penzoloni e il suo distendersi appena possibile mi fanno capire che non ha molta voglia, quindi tutti nella beetle-mobile e via a casa.
Adesso sono nella postazione computeristica di Steve che scrivo tutto contento, ho appena sentito Efrem che è super gasato e potrebbe arrivare la seconda settimana di ottobre, e un sorriso si è stampato sulla mia faccia. Prima di andare a dormire devo sistemare il mio fido iphone che sono riuscito ad incasinare completamente cercando di aggiornarlo alla nuova versione, sto talmente bene che nemmeno questo mi preoccupa…
Sempre meno motivi di tornare inditro...
Greatigs from sunny Sydney folks!
The Rox

domenica 14 settembre 2008

come il cielo, sereno

Decisamente più rilassato dell’ultima volta che ho scritto riprendo in mano il mio blog per tranquillizzare tutti quelli che leggono che siamo sempre qui, sereni e allegri.
È difficile raccontare le proprie emozioni quando si è sereni, e questo credo sia il motivo per cui non ho scritto negli ultimi 10 giorni; nessuna autocritica da fare, nessun problema esistenziale, addirittura nessun (o quasi) momento triste, praticamente perfetto.
Parlare con gli amici e le persone a cui voglio bene mi fa un immenso piacere, ma sebbene io senta la loro mancanza non avverto minimamente il bisogno di averli più vicini, in questo momento l’idea di lasciare il nostro mini appartamento polveroso in cooge bay rd mi sembra una minaccia; seppur viviamo molto tranquilli (al risparmio e possibilmente in dieta) non sento che ci manchi nulla; è come se stessimo maturando e lasciandoci alle spalle le sbronze ignoranti (forse il fatto che alla fine dei conti per sbronzarci spendiamo un capitale incide sulle nostre decisioni ma stiamo maturando suona meglio…).
Al lavoro le cose sono state rivoluzionate parecchio, hanno spostato gran parte delle telefonate in un nuovo gigantesco call center fuori città, quindi da noi arrivano solamente le telefonate più specifiche e il carico di lavoro è decisamente più leggero, nulla di cui illudersi perché istantaneamente hanno ringraziato e spedito due dei nostri lasciandoci così in 3; bene ma cmq parecchio dura…
L’avvento di Efrem in territorio australico sembra ormai imminente e anche se sono un po’ preoccupato che mi si possa cucinare nella sun room sono sicuro che sarà qualcosa di fantastico, credo e spero che questo paese gli dia una scossa come l’ha data a me, e se così sarà sono certo che la sua vita e la maniera di vederla cambieranno parecchio… non vedo l’ora!
Il maggiolino intanto va che è una favola e un altro harry potter è finito (scusa Fallico per averti preso in giro, è fantastico!), ieri ho finalmente sentito l’arrivo della primavera e nonostante l’oceano fosse gelido ho fatto il primo bagno; ho finalmente deciso di tornare in palestra e da domani ci provo, non so quando studierò ma troveremo un modo per sistemare tutto. A proposito di studio, ho ripreso il mio corso ad un ritmo normale e prosegue bene, spero nell’arco di un mese di essere in grado di prenotare il primo esame, così magari se lo passo, qualcuno potrebbe darmi un nuovo lavoro inerente ad apple…
Gillian torna in Irlanda per 3 settimane dal 22 settembre e deve affittare la sua stanza, quindi se qualcuno volesse passare qualche tempo a Coogee l’affitto è più che onesto e i coinquilini sono gente simpatica!!!
Detto ciò passo, chiudo, saluto e blindo che come ho già detto scrivere quando si è sereni è più difficile e poi devo studiare!!! Baci e abbracci

mercoledì 3 settembre 2008

pensieri

Primi momenti di debolezza, doveva succedere prima o poi. In questi ultimi giorni il mio, ma potrei dire il nostro, entusiasmo ha avuto qualche momento di down. Credo che il motivo principale sia il non essere capaci di prendere una decisione; ci ritroviamo a rifare gli stessi discorsi del mese passato e intanto le settimane passano, troppo in fretta.
Non so se posso parlare per entrambi ma è come se ci stessimo perdendo, o meglio è come se mi stessi perdendo in questa nuova vita che è così diversa da quella che conoscevo.
Per fortuna l’energia intorno a me è tanta da compensare la mia incertezza, e questo mi tiene in piedi, ma il rimanere in piedi non basta, non è questo il fine; guardare il tempo che va e ritrovarsi sempre allo stesso punto è triste, magari poteva non esserlo a Trieste dove trovare una scusa per giustificare il non far nulla è lo sport preferito (si si ok, non generalizzo, il mio sport preferito), ma qui, con tutto questo potenziale è deprimente.
Vedo attorno a me persone brillanti che sanno esattamente da dove vengono e dove stanno andando, vedo coetanei che hanno finito di studiare (e di viaggiare) da un pezzo e sono alla guida di una vita che gli appartiene, che volenti o nolenti hanno costruito, non che gli si è formata davanti più per caso che altro.
Non che io non abbia mai visto tutto questo, ma quelli che a casa mi sembrano una rarità da ammirare qui sono la stragrande maggioranza; io adesso mi ritrovo in mezzo a loro e devo confrontarmi con il fatto che tirando le somme, io non ho mai fatto nulla.
Una differenza che mi fa notare grandi cambiamenti è che non mi rapporto con l’altra gente (almeno non così spesso), non c’entra quello che gli altri hanno o non hanno fatto, quello che sanno rispetto a quello che so, non è una gara in cui c’è un primo posto, sto lentamente prendendo coscienza che non sono ne speciale ne superiore, ho studiato poco e di conseguenza so poco, nulla di particolarmente preoccupante ma rendersene conto è un po’ triste…
Questi pensieri, se pur certamente portano un po’ di malinconia e sembrano togliere ancora più certezze sono la base necessaria a ricostruire la mia persona; un mese fa sono riuscito ad inquadrare i miei interessi, lavorando su quei tre punti ho cominciato a trovare le mie più evidenti lacune, da li in poi capire l’origine di queste mancanze non è stato molto difficile. Sono convinto che tutto questo sia un processo costruttivo quindi qualcosa di cui essere felici e ancora una volta sono certo che tutto questo, a Trieste, non sarebbe mai successo.
Finito il mio momento di autoanalisi pubblica qui la vita procede in fretta, come ho detto prima troppo in fretta; praticamente senza che me ne accorgessi sono qui da 5 mesi, ormai usciamo regolarmente con Gillian che sta quasi per proclamarci suoi amici (nonostante non siamo irlandesi), il lavoro è sempre più noioso ma continua a permettermi un tenore di vita più che decoroso, quindi tutto sommato direi che va bene.
Oggi dovevo avere un interview che aspettavo da una settimana ma questa mattina mi hanno chiamato per rimandare l’appuntamento perché il recruiter era malato; ieri ho recuperato l’auto che alla prima uscita ha rotto la pedaliera e ha trascorso il fine settimana in vacanza dal meccanico. Questi dopo avermela resa mi ha tranquillizzato dicendomi che sembra tutto in ordine e che il guasto subito è tra i più comuni su questa macchina.
Il mio corso invece prosegue un po’ a rilento, probabilmente per via del fatto che il mio morale che non è alle stelle avverto di più la stanchezza, e in questi ultimi giorni il divano ha vinto sullo studio.
Devo farmi forza e convincermi che posso fare quello che voglio, sto già facendo quello che voglio solo che ancora non ci credo, penso che questo sarà il mio più grande ostacolo, capacitarmi del fatto che pur non essendo particolarmente speciale posso realizzare quello che voglio, (resta sempre il problema di cosa voglio ma adesso ho degli indizi…).
Saluti e baci da un rokorollo in crescita.

lunedì 25 agosto 2008

dal 1971, il maggiolino!



C’è, il maggiolino c’è!
Siamo andati a prenderlo, l’abbiamo pagato e con un paio di firme sul tavolo della veranda del venditore la macchina era nostra. Perché il vero punto è questo: non ho comprato io una macchina, l’abbiamo comprata noi, assieme, è il nostro primo acquisto e ne sono molto felice.
Passando alla macchina, ci sono parecchi lavoretti da fare, ma sono quasi tutti di carrozzeria o di interni, il motore gira benissimo e da come è pulito, è stato revisionato da poco, fremi e ammortizzatori come ho già detto sono buoni lo sterzo non è invece una meraviglia. Il piano è di cominciare a sistemare le cosette sabato in modo che domenica possiamo portarla in gita in qualche posto non raggiungibile con l’autobus… Appena tornati in città ho messo Annie alla guida, dopo qualche incertezza iniziale ha cominciato a prenderci la mano e dopo nemmeno 10 minuti partiva in salita senza freno a mano, sono sicuro che se la caveranno benissimo assieme… Ero molto fiero del nostro nuovo acquisto, l’ho salutata un po’ riluttante, vorrei solo avere un garage per mettermi subito al lavoro… anche se il primo compito è trovarle un nome, anzi se qualcuno avesse voglia di suggerimenti qui siamo ancora in lavoro.

domenica 24 agosto 2008

un week end tranquillo


Week end passato da persone normali, venerdi dopo una giornata da “record battuti” al lavoro abbiamo trascorso una bella serata a casa con un paio di bottiglie di vino, il pesce curato di Annie (spettacolo come sempre) e il nostro leoncino (Gillian ha i capelli rosso /biondo e quando esce dalla doccia ha l’acconciatura di un leone…). La sera ci ha raggiunto anche Pritika così da arrivare al limite della capienza del nostro soggiorno… siamo sopravissuti anche questa volta, abbiamo rischiato il tracollo ma la casa c'è ancora.
Sabato abbiamo passato la giornata in giro per negozi in cerca di un regalo per il compleanno di Pritika, missione come sempre alquanto difficile in quanto i negozi australiani non sono esattamente come i nostri… finiamo per comprare un cofanetto di olii profumati per l’ambiente, un’idea carina ad un budget accettabile. La sera eravamo a cena in un locale su crown st. per questo compleanno e come avevamo programmato abbiamo fatto i bravi, quindi solo qualche birretta e a casa sobri. Il risveglio di domenica è a base di sms tra Gillian e Annie, si stavano mettendo d’accordo per andare a fare una camminata, l’unico problema è che entrambe pensavano che l’altra non fosse a casa, invece eravamo tutti qui… Appena accordati siamo usciti tutti e tre e siamo andati per una “power-walking” fino a Bronte beach e ritorno, un totale di quasi 2 ore a passo sostenuto, con Annie (little legs) che inseguiva.

Appena tornati a casa, nel mio solito cazzeggio giornaliero su ebay (almeno 5 minuti al giorno non me li si possono negare) mostro ad Annie un’inserzione ed è a quel punto che accade l’inaspettato: Annie si esalta e mi da corda! L’inserzione era per un maggiolino del ‘71 con il tetto tagliato trasformato cabrio… e il bello è il prezzo: pronto all’uso (registrazione inclusa) per 800soldi!!! Appena la vediamo tutti e due ci vediamo in estate senza il tetto in giro per tutto il New South Wales (lo stato in cui ci troviamo) e all’istante scrivo una mail al venditore. Alle 12.45 Pritika viene a prenderci e andiamo tutti e 4 a Bondi per un brunch, poi tappa a casa sua per la torta e l’apertura dei regali (a me sembrava impossibile che abbia aspettato il giorno esatto, io li aprirei nell'istante in cui me li danno), la telefonata del tipo della macchina arriva in tarda mattinata e ci accordiamo per il pomeriggio. Nivi e Steve ci imprestano la loro macchina così io Annie e il leoncino partiamo per la missione maggiolino, neanche a dirlo me ne innamoro a prima vista, conoscendo la macchina vado subito a controllare i punti dove di solito ci sono i problemi maggiori e la trovo sorprendentemente bene, il fondo è buono come i freni e gli ammortizzatori. Il motore prende subito e va molto meglio del mio (1600cc), probabilmente bisognerebbe cambiare lo scarico ma nulla di grave, ovviamente c’è gioco sullo sterzo ma anche questo non è che mi spaventi molto (l’ho già sistemato sulla mia e saprei cosa fare). Dal punto di vista della carrozzeria ci sarebbero parecchie cosette da rivedere ma per 815soldi non ci si può aspettare una macchina da concessionario no? Tutto sommato un amore di maggiolino, la registrazione scade il 25 di settembre, questo significa che fino a quella data la macchina può circolare serenamente, poi per rinnovarla serve una certificazione che costa intorno ai 100soldi (che mi procura il tipo che la vende) con la quale si può rinnovare la registrazione, altri 5-600soldi; questo è l’unico punto su cui devo ancora indagare prima di comprarla, voglio sapere esattamente quanto andremmo a spendere, ma così, a occhio, credo che ce la potremmo permettere…
Adesso siamo a casa, un boccone e via di nuovo fuori in direzione Kings Cross ad un party con Gillian, vedremo come, dove e cosa sarà… sicuramente nulla di “normale”.
Scappo che sono molto di corsa, un bacio a tutti!
Il rokorollo e la sua morosa
PS per Andrea: non so come risponderti non ho la tua mail!

giovedì 21 agosto 2008

che mi serva un nuovo lavoro?


Si si ci sono, anche se ero scomparso sono ancora vivo e ho ancora voglia di comunicare; so che ci sono persone che aspettano questo blog con un po’ più puntualità ma le ultime 2 sono state settimane impegnative…
Guardandola dall’esterno non sembrerebbe che sia cambiato un granché dal mio ultimo post, la mia vita scorre abbastanza lineare, la routine non mi infastidisce affatto e mi sembra di riuscire in tutto quello che mi prefiggo di fare; quindi direi che le cose vanno benissimo.
Negli ultimi 10 giorni però è cominciato un senso di malessere che non mi vuole proprio lasciare, l’influenza che ho passato se n’è andata ma ha lasciato un segno come fosse stata un disagio ben più grave.
Fisicamente sto bene, non ho ne febbre ne alcun altro sintomo influenzale, il problema è che mi sveglio la mattina più stanco di quando sono andato a letto e sento un senso di stanchezza nei muscoli come se avessi appena finito un trasloco. Per cercare di contrastare questa condizione ho smesso di camminare a casa (che sarebbe cmq improponibile), ho cominciato ad andare a letto prima del solito e questo week end ho perfino limitato il numero di drink (inutile dire che ho mezzo rovinato la serata…); nulla, nessun miglioramento, anzi. Oggi siamo al culmine, alle 2 il mio capo mi ha chiesto se volevo il pomeriggio libero perché non mi vedeva niente bene e così inaspettato ma gradito, ecco il tempo che mi mancava per scrivere un po’ il mio blog. Perché di tempo si tratta, malesseri a parte qui sta andando tutto benissimo, sono contento come poche volte e come dicevo prima, mi sembra di riuscire a raggiungere gli obbiettivi che mi fisso, piccole cose, uno alla volta, tanti piccoli pezzi che messi assieme stanno aiutandomi a ricostruire (o a costruire) la persona che non sapevo di essere.
Ho comprato il mio corso, ovviamente ho fatto casino durante l’acquisto e ho finito con l’accreditarlo sul conto italiano, quindi la mia attesa per il giorno di paga è stata completamente inutile; non avevo considerato che comprandolo online bisognava pagarlo con una carta di credito e che quindi la mia carta di debito australiana non andava bene; poi ho provato a trasferire i soldi tra i conti prima di rendermi conto che c’è un motivo se il mio conto bancario è gratuito… non ha proprio tutte le funzioni del mondo (niente bonifico internazionale…).
Cmq, pagamento a parte, l’acquisto si è rivelato molto soddisfacente, certo mi ha fatto strano pagare 450soldi una scatoletta contenente solo 2 dvd e un codice, ma è solo perché siamo abituati a scaricare tutto invece che comprare i programmi, per molta gente immagino che questo sia una cosa normale. Il corso è interamente online, quindi è dipendente da una connessione internet, è diviso in 3 parti, due delle quali necessarie per diventare un certified technician e la terza per un livello superiore; le 3 parti sono a loro volta suddivise in capitoli a se stanti, ben organizzati e ben spiegati; il tutto sembra tosto ma interessante, vedremo con il passare del tempo.
Tornando a me (è il mio blog!), la mia giornata tipo adesso comincia alle 6.45, sveglia, colazione e fuori da casa alle 7.20; ore 8 puntuale sono al lavoro, 30 minuti di pausa intorno alle 2.30 (cerco di saltarla ma mi hanno detto che non si potrebbe), e via tirato fino alle 5/5.45 dipende dalla voglia di far straordinari; poi casa (in teoria camminando con Gillian ma negli ultimi giorni ho evitato), prendo al volo il computer e per le 7 arrivo al Tropicana, un ristorante a 10 minuti da casa che offre la connessione a internet veloce e gratuita, il posto è un po’ caro ma ne vale cmq la pena. Torno a casa per le 8.30 affamato e trovo quella santa della mia morosa che mi prepara ogni giorno da mangiare, poi divano/film/nanna sono una cosa praticamente indistinguibile…
Viene da se, che per mantenere questo ritmo bisogna essere in piena forma, quindi questa stanchezza che ho addosso non ci vuole, poi ovviamente ci sono gli imprevisti e le eccezioni tipo il cinema al martedi e il portare la morosa a cena fuori o per una volta cucinare io per lei, quindi in realtà la giornata tipo è più un traguardo da raggiungere che uno già passato, ma ci sto lavorando…
Al lavoro sto facendo decisamente nuove esperienze, forse non è nulla di nuovo ma lo applico alla nuova vita, cmq sia mi ritrovo ad agitarmi perché i miei colleghi non si applicano abbastanza; ok, l’impiego non richiede una particolare intelligenza, anzi è piuttosto stupido e ripetitivo, quindi (forse per renderlo più stimolante) mi fisso dei traguardi e cerco di dare il massimo per raggiungerli. Se da una parte il raggiungere i miei piccoli obbiettivi mi rallegra, dall’altra mi sento stupido a competere contro gente a cui non interessa nulla di quello che sta facendo; credo di aver bisogno di un nuovo lavoro…
Lunedi ho mandato qualche cv per fare il recruiter, ma la mia totale mancanza di esperienza, correlata da una capacità comunicativa che non va oltre il mediocre e dal bisogno di uno sponsor per rimanere, non mi rende proprio il miglior candidato della storia… io cmq non desisto e continuo qua e la a cercare nuove inserzioni, d’altra parte un’interview l’ho già fatta, perché non potrebbe essercene un’altra?
Adesso chiudo che devo mettermi a studiare, altrimenti l’accesso al corso scade prima che io lo finisca…
I post sul blog sono scomparsi come mai? Tante persone seguono ma nessuno commenta… strano!
Baci a tutti
The Rox!

domenica 10 agosto 2008

il coltello e il sacco di patate


Eccomi qui, di nuovo di domenica e di nuovo a cercare di trarre le conclusioni di un’altra settimana australiana. Questa è stata molto più calma di quella precedente, che pur essendo stata più impegnativa a parole era del tutto priva di azioni. Il mio progetto primario, diventare un apple technician non è ancora decollato; mercoledi (giorno di paga), fiero di avere ancora quasi 400 soldi in banca, parto lanciato verso l’apple store dove però incontro 2 difficoltà: prima cosa il corso è acquistabile solamente on line, secondo il prezzo che io avevo letto è riferito solamente agli stati uniti, in Australia il costo è di 150 soldi in più, che al momento non ho. Triste e sconsolato rinuncio e decido (sono più che altro obbligato) ad aspettare la prossima paga, quindi mercoledi prossimo. Nel frattempo ho provato a cercare soluzioni alternative al corso apple, che in realtà non sarebbe necessario ai fini degli esami, ma le poche pubblicazioni che ho trovato a riguardo sono datate o poco credibili, quindi rimanendo fiducioso che lo potrò detrarre dalle tasse sono fermamente convinto dell’acquisto.
Ho speso qualche ora alla ricerca di voli per il futuro coinquilino, ma trovare un buon prezzo non sembra molto semplice, costano mediamente 250€ più di quello che ho pagato io, ma bisogna considerare che in aprile si andava verso l’inverno, ad ottobre si va verso l’estate; credo che questo sia il motivo principale.
Anche al lavoro le cose sono cambiate un pochino, il mio collega di Manchester è partito per il Giappone e io sono stato promosso al suo posto, questo significa più compiti e più telefonate; adesso tra i “telefonisti” sono quello che ha più mansioni di tutti e i miei colleghi mi prendono come punto di riferimento; anche piacevole peccato che spesso non abbia idea di quello che mi stanno chiedendo…
I miei allenamenti proseguono, lunedi e martedi sono ritornato di corsa fino a casa, (in realtà il punto più ripido della collina lo faccio camminando ma conta come corsa lo stesso) ho interrotto mercoledi per riprendere fiato e ho ripreso giovedi. Anche se poco alla volta, noto delle differenze; riesco a mantenere la testa alta e un passo costante per tutti i 40 minuti che mi separano da casa, (ci sto in totale un po’ meno di un’ora ma cammino fino ad Oxford st, non ho voglia di correre con le macchine intorno…), sono molto contento della cosa. Il mio quarto volume di Harry Potter nel frattempo è andato ed io stolto, non sono stato previdente e non ho cominciato prima a scaricare il quinto, quindi il ritorno del giovedi era con la musica. Venerdi, primo giorno nella nuova postazione lavorativa, mi sveglio solo; Annie ieri è uscita a cena con Alice e dato che lavora vicino a dove abita lei si è fermata li, io mi sveglio completamente bloccato, il naso chiuso, la gola che gratta e un mal di testa incredibile; una voce dall’interno del mio cervello mi spinge ad alzarmi ed ignorare il mio istinto di base (o di sopravvivenza) che mi diceva di restare a letto. La giornata è difficile, continuo a rispondere al telefono con una voce nasale o senza voce, il che non agevola molto le mie comunicazioni, in più il dolore e la stanchezza rimangono presenti per tutto il giorno. Alle 5 finito il turno il mio capo mi passa una birra che come per incanto fa sparire il mal gola, (almeno per qualche istante) dandomi così la speranza che io possa ancora salvare la serata. Tornando a casa (non di corsa, camminavo a malapena) faccio parte del tragitto con una nuova collega, che sembra uscita da un film sui college americani dove in genere c’è la figona che qualunque cosa dica è un’idiozia o un clichè; lei non è così carina ma le sue uscite sono perfettamente all’altezza. Durante la camminata ci tiene a comunicarmi dove sta andando e non sembra troppo contenta del fatto che ad un certo punto io la saluti dicendole “ok io adesso vado di la, buona serata e ci vediamo lunedi”, ma ero troppo stanco e il mio mal di testa era troppo galoppante per ascoltare ancora le interessantissime storie dei suoi fidanzati… Arrivato vicino a casa (con l’autobus) compio un ultimo sforzo e arrancando arrivo al bottle shop, 10 minuti di selezione mi portano a scegliere 3 frizzanti tra gli esteri, 2 italiani e un francese, oggi dato che ho il sentore che non uscirò, non guardo le offerte e sto sopra la media…
Passiamo la serata a casa con Gillian, tra me e lei siamo un concentrato di salute, io ho la febbre e parlo come un deficiente, lei ogni tanto comincia a tossire che sembra stia per morire (meno male che abbiamo smesso tutti e due di fumare da pochi mesi, che sia un segnale??), piano piano tra un film e qualche sketch le bottiglie se ne vanno e la serata trascorre serena. Il fattaccio accade quando Annie decide di farsi 2 uova strapazzate con un po’ di pane tostato: visto che le donne devono sempre fare almeno due cose assieme e non prestano quasi mai attenzione sufficiente (specialmente usando i coltelli); tagliando il pane, Annie decide di metterci in mezzo anche un dito e così tra la sua delicatezza e la lama precisa del coltello del pane, si massacra mezzo indice della mano sx. Rispondo alla chiamata di soccorso da bravo ex volontario sogit, la porto al lavandino e la posteggio con il dito sotto l’acqua corrente, poi vado a prendere un poi di carta igienica per tamponare, (era la cosa più vicina possibile ad una garza). Passiamo 5 minuti cambiando carta e tamponando la ferita quanto più possibile, poi quando le cose cominciano a calmarsi e il dito impazzito sembra essere finalmente sotto controllo, reduce da tutto questo stress, mi rilasso un secondo e come un sacco di patate svengo al suolo.
Il tonfo avviene in cucina, le ragazze pensano ad uno scherzo, d’altra parte non abbiamo bevuto chissà che follie e non ci sono state scene truci tipo arti mutilati da far svenire qualcuno, dopo qualche secondo realizzano che non è uno scherzo e cominciano a cercare di svegliarmi.
Ricordo esattamente la dinamica del risveglio, come se avessi fatto un riavvio forzato del sistema Rocco, la prima cosa ad essere tornata è stata l’udito, ricordo di sentire le voci del film (assolutamente non quelle di Annie e Gillian che pure erano molto più vicine), poi cominciano i primi pensieri come al risveglio, infatti la prima cosa che ho pensato è che mi fossi addormentato sul divano; poi ho cominciato a vedere ombre e lentamente a metterle a fuoco, contemporaneamente ho cominciato a sentire le voci delle ragazze che piuttosto spaventate mi chiedevano se mi ricordassi dove sono e cosa è successo (Annie ha subito pensato ai racconti del capodanno di qualche anno fa quando ho fatto uno sketch simile in montagna). Il riavvio del mio cervello non è durato più di 10 secondi, passati i quali mi sono rialzato e sentendo a pieno la botta dietro la testa mi sono ritrascinato sul divano tranquillizzando Gillian che sembrava sconvolta. La mia spiegazione del calo di pressione dovuto all’effetto congiunto di alcool e anti-influenzali (entrambi vasodilatatori e fluidificanti del sangue), che seguita da un picco nella richiesta di energia (dal divano al salvataggio del dito), ha portato il mio povero corpicione influenzato ad una insufficiente pressione sanguinea e di conseguenza ad un black out, è stata accettata da entrambe e il fatto che i miei discorsi fossero ancora noiosi era la conferma che stessi bene.
La serata è poi tornata alla normalità e si è conclusa in maniera tranquilla con il numero di malati salito al 100% degli occupanti della casa.
Sabato mattina, il sole (e il mio mal di testa) ci svegliano prestissimo, Annie mi comunica che ha appena cambiato la carta e che il dito non le sembra migliorare molto, quindi ci vestiamo e andiamo all’ospedale.
Il mio bernoccolo pulsa parecchio e rende il mio umore alquanto instabile, ma la pazienza di Annie e un po’ della mia coscienza ci portano a superare anche la fase ospedale (dove le hanno cucito 4 bei punti sul dito) ed arrivare così fino alla colazione dove le cose si sistemano.
Verso le 10.30 ci muoviamo verso Newtown dove dopo un’oretta di giro abbiamo appuntamento con Alice; ci aspetta a casa, posto che devo assolutamente vedere dopo le descrizioni che ho sentito. Il posto è infatti pazzesco, la “casa” che ha trovato grazie al figlio di un’amica di sua mamma (australiana) è ricavata da un magazzino vuoto, il posto che occuperà circa 120mq ha soffitti altissimi (almeno 10 metri), ed è completamente open space; la porta d’ingresso è una serranda seguita da un portone che si può aprire completamente, rendendo così possibile l’accesso al soggiorno in macchina. Appena entrati ci sono i bagni, divisi tra uomini e donne, con tanto di scritte sulle porte, che lasciano intendere come il posto tempo addietro fosse stato un locale; poi c’è la zona cucina, che è già all’interno dello spazio enorme che si potrebbe chiamare soggiorno o zona comune o campo da calcio, che è invaso da milioni di cose, dai divani alle biciclette, ai computer. Una rampa di scale porta al soppalco che occupa poco meno della metà della superficie disponibile, qui ci sono 4 stanze ricavate con pareti di compensato di poco più di 2 metri, quindi ancora ben lontane dal soffitto. Non considerando il macello che c’era in giro e la totale assenza di privacy (pareti di compensato) il posto è stupendo, dovessi decidere come costruire una casa la vorrei così! Grande, grande ispirazione!
Andiamo a fare una seconda colazione/pranzo assieme ad Alice che alle 14.30 deve scappare per andare al lavoro (il catering lavora principalmente nel w/e) e poi ci imbarchiamo per una delle ns solite camminate senza meta. Tra cambio delle medicazioni e starnuti siamo 2 schifezze ambulanti e per le 6 siamo costretti dalla stanchezza e ripiegare verso casa, dove non ci resta altro che piazzarci come il resto della settimana in divano…

I miei pensieri questa settimana una volta messomi il cuore in pace per il corso, altra cosa di cui mi sono sentito molto fiero, invece di fare i salti mortali cercando vie assurde di procurarmelo il prima possibile ignorando il buonsenso, sono stato capace di dire: “mercoledi” (e non è per una mancanza di interesse…); mi sono cmq preoccupato di dove metteremo Efrem, ho pensato che risistemando la sun room e magari aprendo le finestre la notte la si potrebbe anche usare, ma non ho veramente idea di come sarà a dicembre, bisognerà provare. Resta poi il fatto che l’accesso alla sun room è dipendente da camera nostra, il che significa che se Efrem torna tardi, torna con qualcuno o peggio va a lavorare all’alba, dovrebbe passare per la ns stanza da letto… Non è il massimo della comodità ma questo appartamento (e Gillian) mi piacciono parecchio e non vorrei doverli abbandonare.
Non ho ancora preso in considerazione, ne il recruitment ne la scrittura, che per ora sono in lista d’attesa giacchè ho dato priorità al corso apple, ma non riesco a smettere di sognare di comprare un nuovo obbiettivo e un pochino d’attrezzatura per fare qualche foto decente. Il mio problema è che mi sono abituato troppo bene a casa dove ho accesso a tutto quello che mi può servire e dove tutto sembra scontato, adesso mi accorgo di quando mi servirebbe un cavalletto o un flash, e soprattutto di quando costino…
Adesso (domenica) sono malato a letto, ho deciso di rimanere qui invece di andare con Annie da Nivi e Steve, credo abbia bisogno di parlare con loro senza avermi li, mi rendo conto che la mia presenza, a volte, è piuttosto ingombrante, la cosa non mi piace, ma non so proprio come cambiarla.
A volte la invidio per l’avere persone con cui parlare (da Nivi e Steve, ai suoi genitori a sua sorella) ma credo che la differenza principale non sia nelle persone che si ha attorno quanto alla persona che si ha dentro, credo che l’essere figlio unico o avere fratelli, porti ad una differenza sostanziale nella capacità di scelta. Io in genere decido e poi anche se totalmente insicuro comunico le mie decisioni e ne discuto con le persone a me care; Annie invece prende le decisioni assieme a queste persone. Non credo ci sia un meglio o un peggio sono solo due modi differenti di fare ma, dato il mio il mio carattere, io devo sempre essere invidioso del prossimo.
Adesso che mi sono accorto di aver scritto il post più lungo da quando ho cominciato questo blog, chiudo per questa settimana, e (messaggio tra le righe…) se qualcuno avesse un 80/200mm che non usa o proprio non sapesse come investire un po’ di soldi, qui c’è bisogno…
Baci a tutti, anche a quelli che non conosco ma che seguono puntualmente,
il rokorollo.

domenica 3 agosto 2008

e così siamo in agosto


E così alla fine ho ceduto. Con più di 100 post giornalieri all’attivo mi sento abbastanza soddisfatto ma rimane pur sempre una sconfitta; per la prima volta nella mia vita (forse non proprio la prima ma quasi) il lavoro si prende la maggior parte della mia giornata e quando torno a casa ho una meravigliosa persona ad aspettarmi, la situazione mi piace ma non mi lascia molto tempo libero. Ho provato nelle ultime settimane a mantenere la divisione giornaliera, ma anche scrivere 3/4 giorni alla volta non ha molto senso, quindi per ora passerò alla modalità settimanale.
Questa settimana è stata decisamente ricca di novità, quasi tutte solo a parole ma non per questo poco importanti. La novità principale riguarda parte della famiglia estesa: l’avvento di Efrem nel continente australe. Il ragazzo è lanciatissimo, poche volte l’ho sentito così convinto di qualcosa e questo mi riempie di gioia, questo continente sta facendo benissimo alla mia vita e sono sicuro farà lo stesso per la sua. Magari per lui sarà più facile per certi versi vista la nostra presenza, si eviterà quindi tutte le difficoltà di dove stare e dove andare che ho avuto io all’inizio ma avrà cmq il suo bel da fare con la lingua…
Io ovviamente sono super contento che venga, adesso anche Annie che all’inizio sembrava più spaventata che altro sembra aver cambiato idea e sembra essere positiva su questo cambiamento che influenzerà non poco il nostro soggiorno.
Altra novità è la mia decisione (non ancora definitiva ma sempre più probabile) di diventare un apple certified technician. Apple ha in vendita un pacchetto completo che fornisce tutto il necessario per prepararsi a sostenere i due esami necessari per ottenere la certificazione, offre tutto il materiale di studio più l’accesso per un anno ai database Apple con tutte le specifiche tecniche di ogni singola macchina prodotta. Io dovrei studiare per due esami, uno sulla parte hardware e uno riguardante il sistema operativo e soluzione dei possibili problemi. Una volta ottenuta la certificazione (che non dev’essere una passeggiata), posso trovare un lavoro in un centro apple come tecnico certificato, il che per il momento mi alletterebbe parecchio e penso che renderebbe più semplice l’ottenimento di uno sponsor per restare. Ci sono due preoccupazioni che ancora non sono riuscito a buttarmi alle spalle riguardo questo corso: la prima è la difficoltà, non so quanto sia impegnativo e se sarei in grado di studiare esclusivamente la sera, cosa che però credo sia una scusa che la mia mente usa in momenti di incertezza; la seconda riguarda il futuro lavorativo: so che al momento farei salti di gioia per lavorare in un apple center ma fra 5 anni? C’è una qualche possibile carriera o resto bloccato a fare il technician per sempre? Non so neanche io cosa pensare, è tutta la settimana che ripenso a questi 2 “problemi” e mi sembrano ridicoli ma poi quando sono davanti al computer e potrei comprare il corso mi tornano in mente come se fossero ostacoli enormi…

Il resto dei discorsi della settimana era incentrato sulle varie possibilità per il nostro futuro, Annie vorrebbe tornare a studiare e fare un master, probabilmente in Human resources, la cosa da capire è se farlo qui o in Inghilterra. Poi lei vorrebbe che finissi anch’io il mio corso di laurea, il che rimanendo qui ha un po’ dell’impossibile e richiederebbe il tornare in Europa (cmq non in Italia), oppure che ne facessi un altro da capo (dato che il mio interesse per tecniche erboristiche è ormai pari a quello per un lombrico) ma questo, almeno per ora, mi sembra troppo impegnativo sia a livello di tempo che come costi.
Io per chiarirmi le idee, cosa che ho notato essere finalmente possibile ho selezionato 3 campi di interesse, 2 dei quali possono portare ad un lavoro e tutti e tre realizzabili sia qui che altrove; questi tre campi sono appunto l’apple technician, il recruitment e la scrittura. Per l’apple so quello che devo fare, il recruitment è parte di Human resources ma in Italia lo si potrebbe identificare come parte di psicologia, cmq di corsi dovrebbero essercene parecchi e gli sbocchi lavorativi, seppur anche qui piuttosto mirati, non dovrebbero mancare. Tutto quello che mi era balenato in testa, quando ero andato a fare l’interview per caso per fare il recruiter, non mi ha mai lasciato, anzi; dopo aver capito come il lavoro si dovrebbe svolgere è cominciato a sembrarmi proprio il mio. Il terzo interesse, questo molto più a fini personali che lavorativi, seppur la differenza non mi sembra essere così marcata, è il migliorare la scrittura; seppur mi ritrovo ad abbandonare il mio esercizio giornaliero non cambia la mia voglia di migliorare la comunicazione, voglio imparare come gestire al meglio le pause e ovviamente, a fine di tutto è l’imparare a trasmettere meglio quello che provo. Come detto in precedenza credo di aver fatto un buon lavoro per il momento, quello che a casa non sono mai riuscito a fare: mettere a fuoco un interesse. Adesso la mia vita mi sembra così piena di energia che ne ho addirittura di diversi, giusto per chiarire, sto solo parlando di possibili lavori, continuo a fotografare e a voler cucinare (anche se non quanto vorrei) ma fare ogni cosa diventa un po’ troppo, una cosa per volta.
Le differenze che sento nella mia vita sono forti e tangibili, l’incertezza sul futuro, che cmq resta costante (ma credo sia ancora abbastanza normale alla mia età), ora non mi appare più come un limite, diventa piuttosto uno stimolo a fare cose differenti tra loro; a raggiungere diversi obbiettivi e diventare una persona capace di definirsi in una sua forma precisa e unica non rimanendo una nebulosa di incertezze e di dubbi non chiariti. L’idea di raggiungere questa forma e quindi dare un vero significato alla propria vita qui sembra possibile e la cosa è molto eccitante; quello che mi spaventa (perché sono ancora io e devo sempre essere spaventato per qualcosa) è che sia tutto troppo facile per essere reale, che in realtà da un momento all’altro potrebbe finire tutto e che potrei ritrovarmi come prima a non vedere alcun futuro. Mi chiedo se comportandomi alla stessa maniera e vivendo la vita con la stessa gioia, le cose sarebbero uguali anche a Trieste, ma non riesco proprio a darmi una risposta; quello cha assolutamente non voglio è il tornare ad essere lo stronzo criticone troppo orgoglioso per ammettere che sta buttando via la sua vita; quindi se il rinunciare ad essere quella persona comporta lo stare lontano da casa, allora mi sa che non tornerò per un bel pezzo, vedo finalmente che vivere la vita in maniera costruttiva piuttosto che critica è so much better.
Finito questo paragrafo critico/pessimista del post odierno passo ad una carrellata dei punti salienti della settimana: al lavoro, nonostante sia sempre quello ogni giorno, spadroneggio con disinvoltura tra le telefonate e una signora mi ha detto che è stato lovely parlare con me; mi sono sentito molto fiero… ho comprato la tessera da 10 corse sull’autobus invece che il biglietto settimanale perché torno ogni giorno a piedi e quindi risparmio, in più sto migliorando le mie prestazioni e venerdi, per la prima volta, sono riuscito a tornare di corsa fino a casa. Il contratto d’affitto della casa è in scadenza e non sappiamo se lo rinnovano a Gillian perché la sua visa scade prima di un anno, quindi forse tra 10 giorni siamo senza casa, poco male perché quando arriverà Efrem comunque dovremmo trovare una soluzione alternativa, non posso metterlo nella sun room, mi si cucina… Ho cominciato poco alla volta a fare straordinari al lavoro, e alla fine della settimana le differenza, se pur di poco si vede, in più sempre per la lista delle cose accadute per la prima volta, sono arrivato al giorno di paga con ancora 200 soldi in banca, ero emozionato e sempre più fiero di me. Giovedi è arrivata Alice, che si fermerà a Sydney fino a febbraio, fa una sorta di tirocinio in una ditta di catering che sembra essere piuttosto in voga. Il venerdi è stato sportivo come al solito ma memori della settimana precedente siamo stati più bravi e non ci siamo ingozzati di schifezze a fine serata. Parlando di cibo io ho cominciato una dieta un po’ più leggera che spero riuscirò a portare avanti per un po’ al fine di ridare un aspetto decente al mio povero corpo che assomiglia sempre più ad un sacco di patate. Vedo inoltre un certo miglioramento da quando ho smesso con il cibo schifezza, la pelle del viso ha un’altra luce e questo mi sprona ad andare avanti, anche se la voglia di un big mac resta notevole, inferiore solo a quella di una sigaretta…
Detto ciò credo possa bastare, non voglio essere responsabile della morte per cessata attività cerebrale di nessuno, baci baci a tutti dal rokorollo australopiteco e dalla sua morosa.