diario del viaggio australe del roccolino più amato di tutta via san francesco

venerdì 30 gennaio 2009

Rientro a casa



Siamo ancora a Shepparton, lunedi mattina giorno dell’australian day, alle 10 dopo lunghi saluti ci rimettiamo in viaggio, sara’ la tappa piu’ breve dalla partenza. 23 km a est di Shepparton la seconda ruota posteriore salta, questa volta a differenza della foratura del giorno prima, la gomma esplode, lasciandoci nel nulla con una ruota saltellante. Grazie al mio potente GPS (io amo il mio telefono) scopro che non ha senso continuare in avanti, e dopo una telefonata al soccorso stradale che ci chiede 300 soldi per venirci a prendere, decido che 20 km senza una gomma non sono poi molti. Durante il nostro lento ritorno verso la citta’ una macchina si ferma per vedere se abbiamo bisogno di aiuto e cosi’ incontriamo Giuliano, italiano trapiantato nel 1970 quando a 15 anni ha lasciato Pulfero (Tolmezzo) con la famiglia in cerca di nuova vita.
Giuliano ci invita a casa sua dove ci offre salame fatto in casa, polenta e pomodori sott’olio, se non fosse per la birra al posto del vino, sarebbe una vera e propria osmizzata, ma dopo l’aver assaggiato il vino fatto in casa la birra guadagna molti punti… Per spiegare quel vino credo che la descrizione potrebbe essere: da 0 a mal di testa, in meno di mezz’ora.
Cmq andiamo a recuperare Efrem e passiamo da lui l’intero pomeriggio, ha anche la piscina… verso le 6 salutiamo e sempre senza una ruota ci avventuriamo verso l’albergo; la serata non e’ molto diversa da quella precedente. La mattina mi avventuro nel traffico di Shepparton fino dal gommista che praticamente mi aspetta su telefonata di Giuliano, ovviamente gomme della misura maggiolino non c’e’ ne sono, ne nuove ne tantomeno usate (ci speravo parecchio), qui le macchine sono mediamente 4.0L e le gomme sono tutte piu’ larghe delle nostre, quindi la misura che serve a noi e’ decisamente rara; il gommista dopo 20 telefonate ci dice che potrebbe averle per l’indomani. L’alternativa che suggerisco e’ una gomma 2 cm piu’ larga, che so per esperienza starci, ci fa le 2 gomme a 220 soldi e data l’assenza di alternative paghiamo.
Salutiamo per la terza volta Efrem e partiamo, questa volta in maniera definitiva; viaggiamo verso sud est fino alla snow road, dove attraversiamo Oaxley e Milawa ed entriamo nella regione dei vini, compriamo formaggi locali e con la frutta di Annie ci faccciamo un super pranzo in una winery in collina, dove facciamo anche un po’ di degustazione.
Passiamo per Bright che doveva essere la nostra sosta, ma non piacendoci decidiamo di andare ancora un po’ avanti fino a Mt Beauty dove ci prendiamo il solito Hotel per i soliti 90 soldi, qui di ostelli non se ne parla nemmeno piu’… una nuotata nel fiume e un giro in macchina su per la montagna occupano il ns pomeriggio, la sera, esausti, dvd a letto.
Mercoledi muoviamo verso nord, direzione Beechworth, citta’ della corsa all’oro durante l’altro secolo, fa ridere come considerino questa una citta’ storica, non esisteva nemmeno prima del 1850. Continuiamo fino a Rutherglen dove arriviamo per le 2, vogliamo trovare dove dormire e andare in winery quanto prima per un vero giro; ovviamente 90 soldi per l’hotel, tuffo in piscina per rinfrescarsi da questi 44 gradi che ci stanno cuocendo, e via alla ricerca dei vini. Oggi ci facciamo una vera degustazione, seguendo i consigli della simpatica signora che ci spiega cosa cercare e cosa ascoltare in ogni vino, un’esperienza bellissima.
Alla fine ci compriamo una bottiglia con un nome irricordabile e andiamo per un pranzetto lungo il fiume, dove 5 o 6 tartarughe si fanno vedere aspettando cibo. La sera di nuovo bagno in piscina e di nuovo cena in camera piu’ dvd, col buio in questi posti non c’e’ molto da fare.
Giovedi mattina alle 8.30 l’afa e’ gia’ schiacciante, dopo una settimana cosi’ uno comincia a cedere e cosi’, dato che la zona dei vini e’ praticamente finita, e non ci resta molto da vedere, se non altri 4000km in ogni direzione di colline brulle con alberelli qua e la; decidiamo di partire verso Sydney senza pero’ pianificare troppo la velocita’ del rientro. Sono le 10 quando partiamo e siamo a 600 km da casa, il maggiolino si dimostra una vera spada e corre felice lungo queste lingue infuocate che continuano a salire e scendere. 570, 500, 420, 380, i km continuano a scendere e il maggiolino continua ad andare, man mano che i km scendono le temperature migliorano e la vegetazione aumenta, l’unica cosa che peggiora e’ il traffico; in NSW non sanno guidare, non c’e’ nulla da fare. Durante il viaggio ci fermiamo per un pranzo veloce, con l’ultima delle Pie comprate a Rutherglen nel posto piu’ famoso d’Australia per questi tortini, e un bagno in una piscina letteralmente nel nulla.
Tocchiamo Sydney verso le 6, increduli di come questa nostra vecchia macchina si sia comportata quest’oggi, meriterebbe un premio ma purtroppo ho delle difficolta’ a darle dei biscotti.
Adesso siamo da Nivi e Steve dove rimarremo per il resto della settimana fino alla partenza per la Thailandia, Sydney ha un’altra temperatura, decisamente piu’ vivibile…
Il ns road trip e’ quindi finito dopo 20 giorni, un premio al maggiolone che andrebbe riportato a casa, sto aspettando un preventivo per il trasporto…

lunedì 26 gennaio 2009

L'inizio del ritorno


Australian day, giorno della festa di non si sa cosa, non c’e’ un solo australiano che sia in grado di dire cosa esattamente si festeggi oggi…
Il sabato ripartiamo da una Apollo Bay nuvolosa, dove abbandono la mia ora di noleggio tavola pagata, ma nemmeno l’istinto del surf riesce a calmare i miei crampi, cosi’ mentre io vado a fare benzina, Annie mi compra delle pastiglie per calmare almeno quelli, poi si riparte.
Siamo di nuovo sulla great ocean road, e attraversiamo subito il parco naturale che ne disegna il punto piu’ basso, quindi da quando torniamo sul mare comincia la risalita verso nord. Oggi la giornata e’ diversa, non siamo fortunati come il giorno prima, il cielo e’ mezzo nuvoloso e c’e’ vento forte, la cosa e’ anche bella a livello paesaggististico, crea delle onde incredibili, ma e’ una tortura per la mia pancia e ci obbliga a tenere il tetto montato, togliendo parte della bellezza del viaggio in maggiolino. Ci facciamo i 12 apostoli, a Loch and Gorge, the Arch e il London bridge, piu’ altre 527 spiagge che meriterebbero altrettanta considerazione, poi pranzo a Port Campbell e una volta finita la strada sulla costa, decidiamo di non continuare fino a Warrnambool come da progetto, ma di girare nell’entroterra e cercando zone meno ventose cominciare il ritorno. Tra pannocchie e mucche risaliamo fino a Colac dove avevamo deciso di fermarci, ma la citta’ e’ talmente deprimente che scappiamo; prima di ripartire cerchiamo un po’ di refrigerio sulle rive del lago ma quando ci arriviamo lo troviamo completamente prosciugato e il livello della vegetazione lascia intuire che non e’ successo di recente… la societa’ di canottieri senza l’acqua meriterebbe una foto, ma c’e’ gia’ della gente che ci sta guardando male e non mi sembra il caso di andarsele a cercare.
La citta’ dopo non migliora di molto e quindi tiriamo fino a Geelong, dove arriviamo verso le 7; cominciamo a chiamare ostelli e motel per continuare a sentirci dire che e’ tutto prenotato (l’Australian Day rappresenta l’ultima vacanza prima di pasqua quindi tutti gli australiani sono in giro), quando al telefono un pub ci dice che ha posto in dormitorio per 20 a testa, o una doppia per 50, la accettiamo all’istante; ovviamente e’ il il posto piu’ brutto del mondo. La stanza di 2 metri per 3, ha un letto a castello e uno sgabello, i letti sono ancora con le lenzuola degli ultimi che ci hanno dormito (o che sono morti li a scelta), e la donna che ci mostra la stanza comincia a toglierle mentre ci blatera qualcosa di incomprensibile, poi ci da’ delle lenzuola pulite (molto alla buona) e siccome ci mancava un cuscino entra nella stanza di qualcun altro e lo ruba da un letto… bellissimo!
La notte in realta’ la dormiamo anche bene e il giorno dopo freschi e riposati siamo pronti alla ripartenza, una colazione in centro in uno dei pochi posti aperti e una mezz’ora a scrocco in libreria a consultare mappe e decidere iteninerari, decidiamo di tirare dritti fino a Shepparton, circa 2 ore a nord di Melbourne, questo e’ il posto dove qualche giorno fa Annie ha spedito Efrem, per poi riscendere seguendo i vini e i cibi.
Arriviamo il pomeriggio di domenica con un caldo incredibile, durante il tragitto in autostrada buchiamo una gomma, viene cambiata in meno di 5 minuti, ma in quel breve lasso di tempo ci suonano il clacson in 170, il perche’? mistero…
A Shepparton ci troviamo una stanza in un hotel per 90 soldi, i posti piu’ economici sono tutti presi dai backpackers in cerca di lavoro, ma cmq di dormire in un dormitorio proprio non c’e’ voglia. Il nostro albergo ha la piscina e una volta contattato Efrem ne apprafittiamo all’istante; lui, neanche farlo apposta, sta a due numeri di distanza sulla stessa strada, arriva quindi in 30 secondi.
La sera andiamo fuori in cerca della vera vita del paese, che pero’ si spegne con la chiusura del supermercato, di gran lunga il posto con piu’ gente. Ci rifugiamo a casa davanti al nostro super televisore, che senza le valvole mi sembra un concentrato di tecnologia avanzatissimo, verso le 11 ci spegnamo, Efrem promette di tornare alle 8 di mattina per i saluti ufficiali e cosi’ le luci si spengono.
Come da promessa lunedi mattina Efrem bussa alla ns porta per l’ora di colazione, passiamo ancora un paio d’ore assieme e poi verso le 10 baci e abbracci, non ci dovremmo piu’ vedere per un bel pezzo.