diario del viaggio australe del roccolino più amato di tutta via san francesco

sabato 24 maggio 2008

Aiuto, non so cosa mettermi!

Oggi è la giornata dello shopping, devo procurarmi un completo, almeno una cravatta e un paio di camicie con il collo della mia misura, cosa che non avevo preso in considerazione da subito, quelle che ho infatti ad eccezione di una mi soffocano se chiudo l'ultimo bottone (troppi muscoli, lo so, devo stare attento a non diventare un culturista). Per le 12 siamo in centro e cominciamo il nostro giro, la prima tappa è un charity shop che ho visto durante il corso; è pieno di cose molte delle quali nuove, ma di un completo per me, non se ne parla; ce ne sarebbe uno, tra l'altro di Prada, che però è di un colore allucinante; per il resto belle giacche, bei pantaloni ma impossibile ricreare un abbinamento. O mi sono sfuggite delle regole su quello che è concesso fare o è d'obbligo andare in un negozio vero...
Via da la trovo un barbiere che per 12 soldi risistema la mia acconciatura, ci fermiamo a pranzo in un mall asiatico dove un ottimo manzo al curry sfama e soddisfa il mio appetito; poi proviamo a fare un giro per il mercato del posto che però, essendo asiatico spesso sinonimo di cinese, si rivela del tutto insoddisfacente, gli unici abiti che trovo sono mal disegnati e costano 180 soldi, eccessivo per una schifezza!
Cerco di raggiungere il posto che mi ha consigliato Will e nel frattempo rimbalzo da una vetrina all'altra sempre guardando i prezzi, ho trovato che da Oxford si compra un abito a partire da 250 soldi e con 300 si ha una buona scelta. A me, che della cosa son profano, sorgano dei dubbi riguardo i materiali, ovviamente i negozi che espongono la scritta lana al fianco di un abito hanno decisamente altri prezzi, quelli diciamo più “abbordabili” (anche se per le mie tasche in questo momento di abbordabile c'è solo il charity shop) sono sintetici e decisamente leggeri, ma se il mio lavoro consiste nel muovermi da casa a casa, soprattutto nel pomeriggio tardo quando la gente torna dal lavoro, non morirò di freddo? E in caso, qual'è la soluzione? Raggiungo il posto consigliato da Will ed effettivamente c'è un'ampia scelta di vestiti leggeri per 199 soldi, decido di andare avanti ma questo mi sa che è il mio posto e domani torno.
Annie finalmente trova un paio di stivali mentre abdichiamo sulla ricerca di un jeans stretto, troppo difficile qui... La sera stiamo a casa, io faccio il pacco e Annie mi segue, ma uscire e dovermi contare il soldi in tasca non mi piace, e non sapendo quando sarò pagato la prossima volta è meglio limirtare quanto più possibile le spese extra, compriamo cmq un po' di birre, a casa si ma con gusto!

venerdì 23 maggio 2008

Siamo in ballo...


Seconda giornata di training, cominciamo da subito con un test su ciò che è stato spiegato ieri, dopo 5 minuti dall'inizio mi accordo che si può usare la dispensa come riferimento... mi chiedo dove sia la difficoltà della cosa. Dopo una mezz'ora, con abbondante anticipo su quasi tutti gli altri, ho finito, l'unica che finisce più o meno con me è l'inglese di Newcastle, laureata in legge e completamente incomprensibile, poi arriva la figona e a ruota tutti gli altri. L'insegnante promette un pranzo a chi raggiunge il 100%, lascia appositamente il mio e quello dell'inglese per ultimi, io raggiungo il 95 lei il 93, pranzo mancato! La top model arriva ad un 85% ma c'è chi realizza il 50... imbarazzante.
Proseguiamo con la lezione fino alle 12.30, un'ora per il pranzo in cui insieme all'inglese, la topmodel, la cicciona simpatica e il demente di ieri andiamo a mangiare un fish and chips accompagnato da una birra, mi tocca pagarmeli... per 5 miseri punti percentuale devo spendere 10 soldi! Non è così che si fanno i soldi!
Il pomeriggio viene speso nell'apprendimento della compilazione dei moduli, non così semplice, ma io e l'inglese trionfiamo sugli altri come sempre, d'altra parte siamo gli unici due laureati... (a si, forse ho dimenticato di dire che mi manca qualche esame, il tirocinio e la tesi, ma non credo che qualcuno controllerà mai, per la cronaca sono laureato in farmacia... tecniche erboristiche è troppo difficile da spiegare). Verso le 4.40 arriva Will (il mio capo di cui ho scoperto oggi il nome) che tiene gli ultimi 20 minuti di lezione su come sia importante conquistare la fiducia del cliente; sostiene che il prodotto è solo un dettaglio, che è la nostra credibilità che dobbiamo vendere, una volta raggiunto questo obbiettivo il cliente comprerà qualunque cosa. Finito il suo bel discorsetto, fa ancora i complimenti a tutti i partecipanti per essere arrivati fin qui, saluta e chiede solo a noi quattro della sua agenzia di fermarsi un momento; ci spiega tutto eccitato che a volte optus propone delle “gite fuoricittà” mirate ad una azione di penetrazione profonda del mercato... (tradurre dall'inglese è sempre bellissimo); una di queste gite è la prossima settimana, partenza il lunedi mattina e ritorno il venerdi sera, ci spiega che il numero di contratti stipulati in queste uscite è sempre più alto della media in città e che sarebbe un'ottima forma di apprendimento, infine chiede se vogliamo andare o se preferiamo aspettare la settimana dopo e cominciare in città. La cicciona e la svampita declinano, io e la top model accettiamo con riserva, uso Annie come scusa e gli dico che credo di si ma che confermo nel W/E, nessun problema; chiedo informazioni sull'alloggio e mi conferma che è tutto organizzato, poi gli chiedo consigli sull'abbigliamento e mi da' il nome di un negozio dove lui compra tutto, domani andrò a vedere...
Ho deciso di andare da subito, ma mi tengo la riserva così, per eventuali momenti di debolezza, in realtà credo che questa settimana sarà un'ottima cosa: probabilmente spenderò più di quello che guadagnerò (ho come il sospetto che essendo deducibili dalle tasse i pasti saranno a carico nostro), ma conoscerò un sacco di gente e parlerò esclusivamente in inglese per tutta la settimana, il mio unico contatto con l'italiano sarà il blog, che nonostante sarebbe meglio scrivere in inglese, perderebbe completamente tutto il suo significato...
Finito il lavoro vado a recuperare la pecunia di venerdi scorso, i landascapers pagano il venerdi ma la settimana lavorativa è da venerdi a giovedi... 150 soldi che fanno comodo, poi mi trovo con Annie facciamo un po' di spesa e all'insegna del risparmio passiamo una bella serata a casa, con super insalatona e un paio di bottiglie di Shiraz; domani shopping: comprerò la mia prima cravatta!

giovedì 22 maggio 2008

e adesso la cravatta...

E cosi' questa mattina e' cominciato l'addestramento; mi presento puntualissimo in ufficio alle 9.15, siamo in 4, tutti gli altri non so che fine abbiano fatto, forse il lavoro non era di loro gradimento o forse non erano alla nostra altezza (ormai sono arrivato quasi all'onnipotenza tanto sono convinto di me stesso!)...
Leggiamo attentamente insieme al nostro "mentore" un agreement, quindi non propriamente un contratto, e' piu' una forma di accordo tra le parti, saremo lavoratori indipendenti e svolgeremo un servizio per conto della compagnia, loro ci forniranno tutto il materiale e il supporto ma tecnicamente non siamo dipendenti. Mi sembra tutto un po' strano ma non sembra male, e' ovvio che non c'e' nessuna tutela per la continuita' del lavoro, se non ti vogliono piu' ti dicono vai ed e' finita, ma allo stesso tempo io posso fare lo stesso... finalmente si parla di soldi e scopro quanto sono le provvigioni: sembrano ottime, vedremo quanto difficile sara' ottenerle... Poi c'e' il discorso delle tasse che sembra interessante, non vengono trattenute direttamente, a fine anno dovremo presentare una dichiarazione del reddito e pagarle di conseguenza ma si puo' detrarre un mucchio di spese quindi da oggi comincio a salvare tutte le ricevute, chissa' che non servano a qualcosa!
Firmato il tutto partiamo verso il centro citta' dove avverra' il nostro training; dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 17 un australiano parla ad una velocita' impressionante, fornendoci informazioni tecniche, non troppo difficili, riguardo il prodotto che andremo a vendere. Io so perfettamente di cosa parla, se fosse la mia lingua mi sarei annoiato, invece ho faticato tantissimo a seguirlo per la via della velocita' folle della sua parlata, spero di non incontrare spesso persone che parlano cosi', almeno non nelle prossime due settimane.
Domani ci sara' la seconda parte del training, non e' molta roba ma alcuni dei miei colleghi mi sembravano gia' in difficolta' oggi, poi ci farenno un test per sapere cosa abbiamo capito e se siamo preparati ad aggredire il mondo delle vendite... (si, si, sono proprio stanco, per questo deliro!)
Purtroppo ho finito molto piu' tardi di quello che mi avevano detto ieri quindi ho mancato il colloquio che avevo fissato per le 5, ho provato a chiamare entrambi i numeri ma nulla da fare, si vede che non era per me! (Sono molto pro-destino in questo periodo, cerco di non forzare le cose, piuttosto di ascoltare cosa mi sembra piu' giusto in un determinato momento e se possibile seguirlo)
Nonostante questa mattina non fossi molto convinto questo lavoro oggi ha decisamente preso punti, dalla settimana prossima saro' in ballo e vedremo cosa accadra'; c'e' un'unica cosa che seriamente mi ha fatto sgranare gli occhi, non e' stato il dover lavorare il sabato, neanche il finire alle 8 la sera, ma sono obbligato dall'accordo a mettere la cravatta! io non so nenache come si annoda una cravatta! ho firmato cmq, credo ormai di essere pronto anche a questo.
Il mio problema e' che a differenza di questi buzzurri senza alcuna traccia di stile, io impazziro' a creare il giusto abbinamento! ho gia' cominciato le ricerche in google sulle regole per un vestito (anzi se qualcuno avesse dei suggerimenti sapete dove inviarli...) ma sara' molto dura visto il mio budget! Ci sono momenti nella vita in cui vorrei essere tedesco! (o australiano, e' lo stesso, completamente incapace di creare un qualsiasi abbinamento decente...)

mercoledì 21 maggio 2008

ma quanti siete?

Oggi secondo colloquio, dopo aver passato un'oretta in divano a guardare la tv e a fare una colazione "importante" mi vesto, metto la mia bella camicina nuova e mi avvio verso BJ. Durante il tragitto sull'autobus ricevo un'altra telefonata che mi chiede se sono disposto ad una interview, non sapendo l'esito della giornata di oggi prendo un appuntamento per domani mattina alle 10. Arrivo con 10 minuti di anticipo ma decisamente non sono il primo, ai '30 ora del ritrovo siamo una decina, questo vuol dire che, se ieri l'omino e' stato sincero, 10 non sono arrivati ad oggi.
A parlare e' sempre lo stesso con cui ho fatto ieri la prima interview, ci spiega che oggi verremo divisi a gruppi e che usciremo con gli addetti alle vendite per capire come funziona il lavoro, che verremo valutati in base alle domande che faremo e a come ci comporteremo sul campo,ci dice inoltre che alla fine della giornata avremo gia' la risposta.
Io naturalmente finisco nel suo gruppo insieme ad altre 2 ragazze, l'omino ha 23 anni, e' arrivato qui con una working holiday visa a 19 dall'isola piovosa, ha cominciato questo lavoro e la ditta lo ha poi sponsorizzato, dopo 12 mesi e' passato di livello ed ha avuto un netto miglioramento della paga e delle mansioni dopo 2 anni, ha ricevuto il visto permanente, adesso e' uno dei 2 capetti della filiale di Sydney; neanche mal...
Il lavoro consiste (come temevo) nel seguire un tabulato di indirizzi forniti dalla ditta interessata e proporre i loro servizi, in questo periodo e probabilmente per ancora un bel po' stanno lavorando per Octopus, la seconda compagnia telefonica nazionale; bisogna andare a casa dlla gente e proporre il cambio di operator o l'aggiunta di altri servizi, non sembra male in quanto l'offerta e' molto conveniente; per quel che riguarda il tipo di lavoro invece... Fossimo in Italia dove tutti sono scorbutici e ti dicono di no all'istante, mi girerei e andrei, qui decido che una possibilita' c'e' e resto, la paga ovviamente e' a provvigioni le quali pero' sembrano essere buone, farsi un'idea senza provare e' difficile.
Io faccio le mie domande, ottengo le mie risposte e torniamo in ufficio che ho le idee abbastanza chiare, le altre 2 mi sembra che dormano un po'...
In ufficio compiliamo l'ennesimo modulo rispiondendo a domande riguardanti la giornata e alla fatidica domanda: cosa avresti di speciale da portare in questa compagnia... un incubo!
10 minuti dopo vengo chiamato dal solito capetto, che dopo qualche altra domanda, mi fa le congratulazioni e mi dice chdomani mattina mi posso presentare alle 9.15 che cominciamo il mio training, ho un nuovo lavoro!
mi allontano dall'ufficio contento ma non entusiasta, sono contento di aver passato questa selezione e che non moriro' di fame, ma il lavoro non mi alletta poi cosi' tanto, richiamo un paio di chiamate perse, uno e' Graham il capo dei landscapers, mi vorrebbe domani ma gli dico che ho un colloquio, l'altra e' un'altra agenzia di marketing, mi faano le solite domande e mi chiedono se sono ineressato, io chiedo solo se si tratta di andare porta a porta a casa della gente, dicono di no, fisso un altrop colloquio domani alle 4.45, adesso devo trovare come spostare quello di domani mattina, poi sono a posto. Il modem che ho comprato su ebay non funziona, domani lo rendo al venditore, ma significa che sono ancora senza internet... pero' ho un lavoro!

martedì 20 maggio 2008

Il vestito...


Sveglia insieme ad Annie per le 7.30, colazione e alle 8 siamo in strada, lei prende il suo autobus mentre io parto per la mia missione: devo trovare un paio di scarpe e una cintura, stampare il mio cv ed essere al colloquio a Bondi Junction alle 9.45, si può fare... Ovviamente scopro a breve che i negozi difficilmente aprono prima delle 9.30 e molti non disdegnano le 10.30 come orario, decisamente tardi per me, comincio a preoccuparmi. Alle 8.35 tornando verso casa entro in un posto scandaloso dove trovo una cintura di cartone rivestita da un sottilissimo strato di pellicola nera che viene venduta con il cartellino “vera pelle” per 5 soldi, orrenda ma a quest'ora va benissimo; corro nel mio posta/ricevitoria/supermercato/internet-cafè e stampo il curriculum, vado a casa, mi cambio e con le silver ai piedi parto.
Arrivo alle 9 a BJ, li i negozi sembrano aperti, i primi due non hanno nulla, nel terzo trovo un paio di scarpe di legno (anche queste vera pelle) con la punta squadrata e 1 cm. di tacco, scopro che per la punta ho diverse possibilità, per il tacco no, diciamo che compro qualcosa di utilizzabile per 100 soldi dopo un forte sconto dovuto probabilmente alla mia faccia decisamente non convinta.
Alle 9.35 mi presento in ufficio, mi chiedono di compilare un paio di moduli dove oltre ai miei dati mi chiedono che importanza attribuisco ad un certo numero di fattori in ambito lavorativo, quali sono i miei obbiettivi, cosa mi aspetto e come mai ho scelto sales & marketing come campo, ah si? Ho scelto qualcosa? Ottimo, almeno adesso so in che campo lavora questa ditta... compilo e consegno tutto alla segretaria. Dopo qualche minuto esce un ragazzo che avrà al massimo qualche anno più di me che mi invita nel suo ufficio; si presenta, mi fa i complimenti per essere arrivato fino a li, mi racconta che hanno ricevuto più di 100 cv nel w/e e che ne hanno selezionati 20 tra cui il mio, che questo è un meeting introduttivo e che se risulterò positivo verrò contattato per un secondo colloquio... Non so se credergli o no ma sembrava convincente e accettare i complimenti da uno sconosciuto fa sempre piacere, cmq è certo che l'omino sa fare il suo lavoro.
Mi fa raccontare i miei lavori precedenti, naturalmente è molto più interessato a Genertel che a Stadion dato che l'ho presentato come customer care, poi mi fa parlare brevemente delle mie qualità e mi vengono fuori dalla bocca cose che non saprei ripetere, non so se dipenda dalla lingua, dal paese o dalla persona che avevo difronte, ma credo di essere stato convincente; certo che davanti al computer, dovendo descrivermi le parole entusiasta o estremamente ottimista, non mi verrebbero mai in mente ma in quel momento, in quell'ufficio, con un sorriso smagliante mi sono descritto come un punto di riferimento di energia positiva, vedremo se la cosa servirà a qualcosa, io mi sono divertito parecchio... Il colloquio cmq finisce con lui che mi fissa il secondo colloquio per domani, anche qui non so se è tutta una strategia (dirmi che forse verrò contattato e poi confermarmi direttamente) o se realmente l'ho convinto da ricandidarmi subito, ma contento e decisamente convinto di me stesso saluto, ringrazio e con le spalle larghe mi allontano.
Questa mattina vestendomi mi sentivo ridicolo, decisamente non a mio agio: pantaloni, camicia, giacca, scarpa di legno, troppe cose nuove; io sono da jeans, maglioncino e scarpe da ginnastica. Adesso uscendo dal colloquio sono talmente convinto di me stesso che mi guardo riflesso nelle vetrine e mi ritrovo a pensare che forse con una cravatta starei meglio... stago mal! Riesco a piacermi così vestito...
Il resto della giornata passa tra l'acquisto di un'altra camicia per domani (giusto per non essere vestito proprio uguale) e la solita ricerca di lavori on line, poi a casa mi dedico alla pulizia del forno che era un completo disastro e come ogni martedi si finisce con Gordon Ramsey in tv, peccato non trasmettano anche Jamie Oliver...

lunedì 19 maggio 2008

l'agenzia

Oggi dormo fino alle 9, sono un nullafacente e quindi dormo! mi alzo, colaziono, mi faccio bello e armato del mio computerino che scantina come poche volte nella sua vita (maledetti intel o maledetta prima serie, non so), vado a caccia di lavori in uno dei miei soliti bar con accesso libero. Paura! il nulla, oggi che sono deciso a darci dentro, che ho ricaricato il telefono e sono pronto a chiamare idatori di lavoro invece di limitarmi a scrivere, non c'e' nulla... nessun lavoro interessante o almeno non tanti quanti gli altri giorni. Decido quindi di farmi piu' audace e includo nel mio target anche lavori per i quali non sono proprio proprio qualificato, speriamo ben...
Dopo le solite 2 ore a inviare cv, mi dirigo in centro e vado in un agenzia di recruitment, dove dopo 2856,5 scartoffie compilate, parlo con una signorina e le racconto che praticamente ricoprivo da solo il ruolo di Nedir, Pepi, Renzo e Antonio, praticamente adessso che sono qui la Stadion chiude, per non parlare di Genertel, da quando sono andato via il fatturato e' sceso del 30% minimo... Vabbe' a me hanno detto di vendermi e io mi vendo.
Fatto anche questo mi avventuro a pranzo, dove mi faccio un Chicken Laksa al ristorante malese (googolate che merita), appena finito ricevo una telefonata che mi avverte che il mio profilo risulta interessante e che un dirigente di una qualche azienda vorrebbe parlare con me, mi fissano un appuntamento per domani mattina e mi dicono di presentarmi vestito da ufficio... perfetto! sapessi solo chi fossero sarebbe meglio, il problema di mandare 1000 cv e' che poi quando ti richiamano dicendo che sono quelli che hanno messo l'annuncio non hai idea di chi siano... poco male lo scopro dall'indirizzo della mail di conferma che ho prudentemente richiesto, omo ah! dire che c'e' molto rumore in strada suona meglio di: non ho capito l'indirizzo perche' il mio inglese non e' all'altezza...
Ottimo, adesso ho un primo vero colloquio, mi manca solo un vestito, girovago per un paio di negozi prima di realizzare che le uniche cose comprabili sono europee, a prezzi assurdi... la mia unica speranza sono di nuovo i charity shop, dove senza pretesa alcuna riesco a trovare una camicia e un pantalone decenti, la giacca per fortuna ce l'ho, la cintura la trovero' domani...
Che la forza sia con me! ci sara' da divertirsi

domenica 18 maggio 2008

La domenica in divano è un must


Giornata all'insegna del relax, la mattina andiamo da Nivi e Steve che Annie prepara i brownies, era da troppo tempo che non li mangiavamo, più di una settimana, che ancora non corriamo il rischio di diventare troppo magri...
Torniamo a casa per ora di pranzo, dopo aver ricevuto in regalo uno stereo e 4 bottiglie di vino che loro dicono di non bere, sono sicuro che troveremo un buon utilizzo per entrambe le cose, Steve ci presta un mezzo kg di dvd e così, dopo un po' di pulizie in casa, abbiamo cosa fare. Per pranzo preparo un riso al curry improvvisato ma piacevole, poi tra doctor house, un the, una visita di Pritika, un caffè e una capatina online arriva anche l'ora di cena, dove però la pigrizia più assoluta ha il sopravvento.
Annie va a letto presto, io invece mi fermo davanti alla tv per il motomondiale, domani non lavoro quindi posso permettermi di tirar tardi, ah che lussi... nonostante la gara spettacolare di Valentino, guardare qui il gp non è la stessa cosa: manca quella parte di spettacolo che viene dal commento degli italiani, non che mi aspettassi facessero festa per il trionfo italiano, ma Stoner è di qua e un minimo di supporto almeno fino quando era in gara ci poteva anche stare, evidentemente non sono molto partecipi o forse qui non si usa far casino in tv. Tutti in piedi sul divano, il dottore c'è, Rossi c'è!