diario del viaggio australe del roccolino più amato di tutta via san francesco

domenica 3 agosto 2008

e così siamo in agosto


E così alla fine ho ceduto. Con più di 100 post giornalieri all’attivo mi sento abbastanza soddisfatto ma rimane pur sempre una sconfitta; per la prima volta nella mia vita (forse non proprio la prima ma quasi) il lavoro si prende la maggior parte della mia giornata e quando torno a casa ho una meravigliosa persona ad aspettarmi, la situazione mi piace ma non mi lascia molto tempo libero. Ho provato nelle ultime settimane a mantenere la divisione giornaliera, ma anche scrivere 3/4 giorni alla volta non ha molto senso, quindi per ora passerò alla modalità settimanale.
Questa settimana è stata decisamente ricca di novità, quasi tutte solo a parole ma non per questo poco importanti. La novità principale riguarda parte della famiglia estesa: l’avvento di Efrem nel continente australe. Il ragazzo è lanciatissimo, poche volte l’ho sentito così convinto di qualcosa e questo mi riempie di gioia, questo continente sta facendo benissimo alla mia vita e sono sicuro farà lo stesso per la sua. Magari per lui sarà più facile per certi versi vista la nostra presenza, si eviterà quindi tutte le difficoltà di dove stare e dove andare che ho avuto io all’inizio ma avrà cmq il suo bel da fare con la lingua…
Io ovviamente sono super contento che venga, adesso anche Annie che all’inizio sembrava più spaventata che altro sembra aver cambiato idea e sembra essere positiva su questo cambiamento che influenzerà non poco il nostro soggiorno.
Altra novità è la mia decisione (non ancora definitiva ma sempre più probabile) di diventare un apple certified technician. Apple ha in vendita un pacchetto completo che fornisce tutto il necessario per prepararsi a sostenere i due esami necessari per ottenere la certificazione, offre tutto il materiale di studio più l’accesso per un anno ai database Apple con tutte le specifiche tecniche di ogni singola macchina prodotta. Io dovrei studiare per due esami, uno sulla parte hardware e uno riguardante il sistema operativo e soluzione dei possibili problemi. Una volta ottenuta la certificazione (che non dev’essere una passeggiata), posso trovare un lavoro in un centro apple come tecnico certificato, il che per il momento mi alletterebbe parecchio e penso che renderebbe più semplice l’ottenimento di uno sponsor per restare. Ci sono due preoccupazioni che ancora non sono riuscito a buttarmi alle spalle riguardo questo corso: la prima è la difficoltà, non so quanto sia impegnativo e se sarei in grado di studiare esclusivamente la sera, cosa che però credo sia una scusa che la mia mente usa in momenti di incertezza; la seconda riguarda il futuro lavorativo: so che al momento farei salti di gioia per lavorare in un apple center ma fra 5 anni? C’è una qualche possibile carriera o resto bloccato a fare il technician per sempre? Non so neanche io cosa pensare, è tutta la settimana che ripenso a questi 2 “problemi” e mi sembrano ridicoli ma poi quando sono davanti al computer e potrei comprare il corso mi tornano in mente come se fossero ostacoli enormi…

Il resto dei discorsi della settimana era incentrato sulle varie possibilità per il nostro futuro, Annie vorrebbe tornare a studiare e fare un master, probabilmente in Human resources, la cosa da capire è se farlo qui o in Inghilterra. Poi lei vorrebbe che finissi anch’io il mio corso di laurea, il che rimanendo qui ha un po’ dell’impossibile e richiederebbe il tornare in Europa (cmq non in Italia), oppure che ne facessi un altro da capo (dato che il mio interesse per tecniche erboristiche è ormai pari a quello per un lombrico) ma questo, almeno per ora, mi sembra troppo impegnativo sia a livello di tempo che come costi.
Io per chiarirmi le idee, cosa che ho notato essere finalmente possibile ho selezionato 3 campi di interesse, 2 dei quali possono portare ad un lavoro e tutti e tre realizzabili sia qui che altrove; questi tre campi sono appunto l’apple technician, il recruitment e la scrittura. Per l’apple so quello che devo fare, il recruitment è parte di Human resources ma in Italia lo si potrebbe identificare come parte di psicologia, cmq di corsi dovrebbero essercene parecchi e gli sbocchi lavorativi, seppur anche qui piuttosto mirati, non dovrebbero mancare. Tutto quello che mi era balenato in testa, quando ero andato a fare l’interview per caso per fare il recruiter, non mi ha mai lasciato, anzi; dopo aver capito come il lavoro si dovrebbe svolgere è cominciato a sembrarmi proprio il mio. Il terzo interesse, questo molto più a fini personali che lavorativi, seppur la differenza non mi sembra essere così marcata, è il migliorare la scrittura; seppur mi ritrovo ad abbandonare il mio esercizio giornaliero non cambia la mia voglia di migliorare la comunicazione, voglio imparare come gestire al meglio le pause e ovviamente, a fine di tutto è l’imparare a trasmettere meglio quello che provo. Come detto in precedenza credo di aver fatto un buon lavoro per il momento, quello che a casa non sono mai riuscito a fare: mettere a fuoco un interesse. Adesso la mia vita mi sembra così piena di energia che ne ho addirittura di diversi, giusto per chiarire, sto solo parlando di possibili lavori, continuo a fotografare e a voler cucinare (anche se non quanto vorrei) ma fare ogni cosa diventa un po’ troppo, una cosa per volta.
Le differenze che sento nella mia vita sono forti e tangibili, l’incertezza sul futuro, che cmq resta costante (ma credo sia ancora abbastanza normale alla mia età), ora non mi appare più come un limite, diventa piuttosto uno stimolo a fare cose differenti tra loro; a raggiungere diversi obbiettivi e diventare una persona capace di definirsi in una sua forma precisa e unica non rimanendo una nebulosa di incertezze e di dubbi non chiariti. L’idea di raggiungere questa forma e quindi dare un vero significato alla propria vita qui sembra possibile e la cosa è molto eccitante; quello che mi spaventa (perché sono ancora io e devo sempre essere spaventato per qualcosa) è che sia tutto troppo facile per essere reale, che in realtà da un momento all’altro potrebbe finire tutto e che potrei ritrovarmi come prima a non vedere alcun futuro. Mi chiedo se comportandomi alla stessa maniera e vivendo la vita con la stessa gioia, le cose sarebbero uguali anche a Trieste, ma non riesco proprio a darmi una risposta; quello cha assolutamente non voglio è il tornare ad essere lo stronzo criticone troppo orgoglioso per ammettere che sta buttando via la sua vita; quindi se il rinunciare ad essere quella persona comporta lo stare lontano da casa, allora mi sa che non tornerò per un bel pezzo, vedo finalmente che vivere la vita in maniera costruttiva piuttosto che critica è so much better.
Finito questo paragrafo critico/pessimista del post odierno passo ad una carrellata dei punti salienti della settimana: al lavoro, nonostante sia sempre quello ogni giorno, spadroneggio con disinvoltura tra le telefonate e una signora mi ha detto che è stato lovely parlare con me; mi sono sentito molto fiero… ho comprato la tessera da 10 corse sull’autobus invece che il biglietto settimanale perché torno ogni giorno a piedi e quindi risparmio, in più sto migliorando le mie prestazioni e venerdi, per la prima volta, sono riuscito a tornare di corsa fino a casa. Il contratto d’affitto della casa è in scadenza e non sappiamo se lo rinnovano a Gillian perché la sua visa scade prima di un anno, quindi forse tra 10 giorni siamo senza casa, poco male perché quando arriverà Efrem comunque dovremmo trovare una soluzione alternativa, non posso metterlo nella sun room, mi si cucina… Ho cominciato poco alla volta a fare straordinari al lavoro, e alla fine della settimana le differenza, se pur di poco si vede, in più sempre per la lista delle cose accadute per la prima volta, sono arrivato al giorno di paga con ancora 200 soldi in banca, ero emozionato e sempre più fiero di me. Giovedi è arrivata Alice, che si fermerà a Sydney fino a febbraio, fa una sorta di tirocinio in una ditta di catering che sembra essere piuttosto in voga. Il venerdi è stato sportivo come al solito ma memori della settimana precedente siamo stati più bravi e non ci siamo ingozzati di schifezze a fine serata. Parlando di cibo io ho cominciato una dieta un po’ più leggera che spero riuscirò a portare avanti per un po’ al fine di ridare un aspetto decente al mio povero corpo che assomiglia sempre più ad un sacco di patate. Vedo inoltre un certo miglioramento da quando ho smesso con il cibo schifezza, la pelle del viso ha un’altra luce e questo mi sprona ad andare avanti, anche se la voglia di un big mac resta notevole, inferiore solo a quella di una sigaretta…
Detto ciò credo possa bastare, non voglio essere responsabile della morte per cessata attività cerebrale di nessuno, baci baci a tutti dal rokorollo australopiteco e dalla sua morosa.