diario del viaggio australe del roccolino più amato di tutta via san francesco

mercoledì 22 ottobre 2008

Efrem l'australiano


Ah! Efrem è in australia!
Ormai è quasi passata una settimana ma ancora è difficile crederci, è arrivato sano e salvo fino a Sydney dove le nostre mani “coscienziose” lo hanno tratto in salvo e ricoverato nel nostro covo di Coogee.
La sun room allestita da camera da letto funziona, lo spazio non è molto ma per il momento ci si può stare, ovviamente nel giro di pochi giorni i vestiti di Efrem hanno invaso l’intera zona calpestabile e adesso l’intera stanza si limita al letto e all’armadio.
L’arrivo è avvenuto la sera di giovedi e quando verso le 21.30, stravolto dal lungo viaggio, l’abbiamo visto uscire io ho tirato un sospiro di sollievo e Annie è esplosa in uno dei suoi soliti urli. Serata ovviamente tranquilla con una cenetta thai e a letto, ancora increduli verso le 11.30.
Il venerdi senza una cartina o un telefono cellulare il nostro coraggioso eroe è riuscito a percorrere gli 8 km. che separano casa nostra dal mio ufficio, e con soli 30 minuti di ritardo!!! (più che accettabile date le sue precarie condizioni da turista altamente disorganizzato); fatte le presentazioni con Lauren, impaziente tutto il giorno per conoscerlo, ci spostiamo verso il Bourbon in kings cross per il nostro solito appuntamento del venerdi dopo lavoro (happy hour con vodka a 3 soldi), qui incontriamo Annie e Sean e dopo un paio d’ore arriva anche Glenn (il mio capo); rimaniamo in divano fino alle 9, ora in cui l’happy hour finisce, per poi decidere con un paio di tappe di dirigerci verso Oxford st.
Lauren e Efrem non hanno perso molto tempo, dopo pochi drinks sono già più coppietta di me e Annie, baci e effusioni non mancano ma nemmeno mancano le battute e i commenti da parte nostra. Purtroppo per efrem il suo ultimo treno è alle 10.30 e ci deve lasciare presto (ha provato a d infiltrarsi a dormire da noi ma visto che Gillian non aveva ancora incontrato nemmeno Efrem non mi sembrava il caso di portarli a casa tutti e due assieme).
Abbandonata così Lauren incontriamo Gillian, fresca fresca d’Irlanda, ovviamente prima tappa al Columbian (il suo posto preferito) e poi verso l’una tutti in massa al Palms dove ci aspetta Glenn; appena entrati ci rendiamo conto di quanto sia gay il posto, premetto che Oxford st è nota per la sua tolleranza sessuale e che quindi tutti i locali sono frequentati sia da gay che da etero, ma noi siamo finiti in un cliquè; musica molto cheesy (parola intraducibile) dagli AbbA alle spice girls, balletti scatenati di personaggi vestiti in maniera indescrivibile, insomma un posto “diverso”, noi ovviamente ci divertiamo parecchio; io ed Efrem facendo i deficienti abbiamo attirato più di qualche interesse ma Gillian e Annie hanno messo in chiaro le cose subito.
Il sabato dopo un risveglio tranquillo, finalmente senza fretta alcuna, siamo andati col ns super maggiolone a far colazione a Bondi, poi siamo andati a recuperare Alice e via in giro a continuare il nostro giro esplorativo di Sydney; siamo finiti in una spiaggia all’interno di un parco protetto in una zona iper-lusso all’imboccatura del porto, stolti come pochi non avevamo il costume e quindi non abbiamo potuto fare il bagno, peccato.
Ah si questa è imperdibile: l’organizzazione del pazzoide è tale che è partito per l’Australia senza: occhiali da sole, costume da bagno e infradito; non ho parole…
Domenica siamo tornati in quattro ai royal botanic gardens, una riserva gigantesca a sud di Sydney, dove io e Annie eravamo stati 3 mesi fa, una grigliata improvvisata e un bagnetto ghiacciato per una giornata molto relax che sta sempre molto bene in questo frenesia australiana.
Lunedi mattina Efrem ha comincia la sua nuova routine, l’abbiamo iscritto ad un corso intensivo di inglese, 27.5 ore alla settimana, da lunedi a venerdi, intanto per 3 settimane poi vedremo a che punto sarà; l’hanno messo a livello intermediate quindi direi bene, spero che sfrutti al massimo la cosa anche perché la sua prima settimana erano i miei risparmi per un obbiettivo (mi è sembrato più importante investirli così, per l’obbiettivo continuo a contare fiducioso su anime pie in Italia).
Per il resto la vita procede, la crisi economica si sente ed anche parecchio, finalmente i giornali australiani hanno cominciato ad ammettere che qualche problemino c’è, e questo significa che la situazione dev’essere disastrosa, dato che qui minimizzano qualunque notizia che possa preoccupare la gente. L’informazione trasmessa attraverso i canali più comuni è ridicola, incentrano tutto su problemi come i ragazzini che bevono e le corse in macchina, oppure sulla carriera di quei 4 australiani famosi nel mondo; poi c’è ogni giorno almeno un terzo di tutte notizie occupato dallo sport, insomma solo informazioni da quinta/sesta pagina, di quello che succede nel mondo o della situazione economica interna nessuna notizia o al massimo un trafiletto. Forse sbaglio i giornali ma a me sembra che qui non vogliano far sapere nulla.
Io cmq sono dell’idea che non abbiamo nulla per cui essere preoccupati e che la paura è riservata a chi ha qualcosa da nascondere, quindi forte sui miei piedi e con un sorriso sul volto vivo la mia piccola vita e faccio i miei piani incurante di ciò che sta crollando.
Ormai le opzioni su cosa faremo nei prossimi mesi sono le più varie quindi non mi perdo più nemmeno a scriverle, io adesso vorrei andare ad Hong Kong ma probabilmente dopodomani sarà qualcos’altro… appena ci si schiarisce la vista farò sapere…
Pubblico il mio post senza rileggerlo e quindi probabilmente pieno di errori non perché non vi voglia bene ma perché devo mandare il mio solito mucchio di cv e il tempo non è mio amico… quindi un abbraccio a tutti dal Rokorollo e la sua famiglia estesa.