diario del viaggio australe del roccolino più amato di tutta via san francesco

sabato 31 maggio 2008

la quiete dopo la tempesta


Serata molto impegnativa, d’altra parte c’era da aspettarselo, l’altra settimana non siamo usciti e così ieri abbiamo dovuto recuperare... alle 2.30 eravamo a casa morti! La serata è cominciata a cena, un ristorantino Thai BYO dove ci siamo portati 2 bottiglie di frizzante, poi non avendo trovato David del meet on friday al locale prestabilito (forse c’era ma non l’abbiamo visto) siamo andati a kings cross, ovviamente nel tragitto un paio di birre le abbiamo incontrate; 20 soldi di taxi e siamo a destinazione, nel primo locale si rifiutano di servire da bere ad Annie, forse il fatto che si sia finita una red bull che stava dietro al banco ha influito un tantjno, cmq qui è a discrezione del barista, se decide che hai bevuto troppo non può più servirti, per legge. Nel secondo locale hanno un’idea differente e ci servono tequila senza batter ciglio, per qualche oscura ragione al mondo una tipa che stava festeggiando il suo compleanno non avendo abbastanza soldi per offrircele ci regala 6 soldi, così, un po’ a caso... la tequila è ottima, strano in genere nei locali ti servono robaccia scadente, questa invece era proprio buona, per questo quando Annie decide che ne ho bisogno bevo la seconda volentieri. Il locale non è pienissimo e la musica commerciale non è il massimo, si salva grazie ad un sassofonista che suona live sulla base elettronica, balliamo un’oretta forse qualcosa in più bevendo un’altra birra e poi per l’una usciamo, fermo Annie dall’entrare al Macs e ripieghiamo sulla pizza al taglio all’angolo, dove per 3,5 soldi a fetta ci compriamo un po’ di ripiglio. Kings cross la notte è fantastica, tutta la movida si concentra in un unica strada, ovviamente quella in cui abitavo io, un desio di gente, la maggior parte ubriaca, che vaga senza una meta precisa, qualcuno suona, qualcuno balla, molti bevono e altri “socializzano”; è pieno di locali e di night, signorine e signorone vestite quasi soltanto del bicchiere sono sparse qua e la’ ed è palese che molta gente in questa strada ci vive, non in una casa, proprio in strada. é tutto molto vivo e noi stiamo, belli che allegri, seduti in prima fila ad osservare tutto questo movimento, mi piace parecchio. Ieri sera invece che al cibo io ero molto più interessato ad una sigaretta, che come ho già osservato non mi piace, ma da sbronzo questo è totalmente irrilevante e diventa quasi una cosa vitale... Il ritorno in taxi fa da ninna nanna ad Annie, che in 2 minuti sviene, altri 20 soldi e siamo a casa, la trascino fino a letto e finisce così la ns serata; impegnativa ma ci voleva.
Mi sveglio alle 8 e dopo una mezz’ora per decidere cosa fare mi alzo e preparo la colazione, porto il caffè e il cereali ad Annie che è ancora a letto con il mal di testa, apprezza molto, poi tempo che i moment le facciano un po’ effetto si alza anche lei; tutto procede a rilento dopo una serata impegnativa e noi ci mettiamo più di 2 ore per prepararci ed uscire... Andiamo ad un mercatino che pubblicizzano da settimane ma è n po’ una delusione, troviamo un frullatore che ci servirebbe ma portarselo tutto il giorno dietro non mi ispira per nulla, quindi niente. Dopo il mercatino ci muoviamo verso il centro alla volta della state library dove c’è una mostra fotografica sponsorizzata da canon, speravo di trovare qualche spunto ma trovo un tipo di fotografia diversa da quella che vorrei io, cmq molto piacevole, poi ci perdiamo in giro per città, combattiamo con i gabbiani che si mangiano un pezzo del mio panino e facciamo molte foto; verso le 4 andiamo al mercato cinese a fare la spesa di frutta e verdura, non voglio sapere perchè ma si spende meno di 1/3 rispetto al supermercato e la frutta è buona... misteri cinesi. Tornaimo a casa e io mi dedico alla pulizia del forno così che Annie mi può preparare i brownies, intellighiente io!
Sono ancora off line quindi vengo in un caffè a scrivere, spero di risolvere tra qualche giorno, non ne posso più di dover uscire per avere linea...

venerdì 30 maggio 2008

il nuovo amico


Sveglia sonnolenta per le 8.40, sto ricadendo nel cazzeggio oggi c’ho messo quasi 1 ora e mezza per fare doccia e colazione, non lavorare mi fa male. Mi dirigo in città, insisto ancora un po’ con il modem ma nulla da fare, vado nell’unico posto dove il collegamento ad internet è gratis e spendo le mie solite 3 ore (la durata massima della mia batteria) a selezionare lavori e inviare cv, ormai sono velocissimo, se penso che i primi giorni mi serviva un’ora per 5 tsk! adesso in un’ora ne mando 20! Contatto ancora un paio di agenzie e poi scrivo la lettera di presentazione più struggente della storia ad un posto a nord di Sydney che cerca un tecnico per computer Apple... il mio lavoro! peccato che ci sia scritto in grande tra i pochi requisiti: “necessaria certificazione apple”, che io ovviamente possiedo 2 o 3 volte... cmq mi prendo la mia mezz’ora e metto tutto me stesso in questa lettera, magari mi prendono in considerazione, bisognava provare!
Cerco di contattare un tipo per un modem usato ma niente da fare e dopo un giretto a zonzo per il centro mi avvio verso casa, dato che è stranamente presto (sto diventando troppo veloce) decido di andare in spiaggia a leggere un po’, neanche a dire l’unico giorno che mi viene quest’idea Annie non va in palestra, quindi dopo 5 minuti che sono li devo ripartire verso casa. Ma come ho notato in questo periodo nulla accade per caso, tornando a casa dalla spiaggia invece che dalla fermata dell’autobus, noto ad un angolo una scatola familiare, è lo scatolone bianco dei vecchi imac, per curiosità mi avvicino e leggo un foglio attaccato sulla scatola che dice “gratis, necessita riparazione”; ovviamente viene a casa con me. è un g3 600 bianco, vecchio ma molto bello, apro lo scatola, connetto la tastiera (si c’è anche quella) e avvio, sembra partire ma nulla, dopo un po’ va in crash e si spegne. Una risatina e una lampadina stile Archimede mi escono mentre Annie entra in casa e sorpresa chiede spiegazioni sul nuovo arrivato; credo proprio di sapere cosa c’è che non va, meno di 2 mesi fa il mac del nonno faceva le stesse bizze, e infatti, dopo aver rimosso un modulo di ram non originale il mio nuovo amico si avvia senza problema alcuno, ci gioco una mezzora, gli do’ una pulita, che poveretto, è zozzo ed eccolo pronto in forma smagliante, gli manca solo un mouse e poi decolla! Beh, magari non socializzo con persone ma incontro sembre qualche nuovo amico per la strada!
Questa sera ho deciso che anche se sono in carestia monetaria andiamo fuori a cena, restare sempre a casa fa male al morale e in più oggi c’è il raduno del meet on friday il cui organizzatore lavora in un’agenzia di recruitment.... chissà che non mi dia una mano, sempre provare!

giovedì 29 maggio 2008

la routine del disoccupato


Oggi la giornata è più che tranquilla, mi sono iscritto a 6 differenti agenzie di recruitment, vediamo se mi trovano loro un lavoro, la cosa non è il massimo perchè si tengono una buona parte del guadagno ma almeno dovrebbero essere in grado di piazzarmi... intanto continua il mio invio di cv, ogni 10 minuti compaiono lavori nuovi in ogni campo, quindi le possibilità non finiscono mai. Il pomeriggio mi perdo per chinatown alla ricerca di un posto che mia dia un modem 3 senza doverlo pagare 199 soldi, mi illudono più di qualche volta ma non concludo nulla, 3 è l’unico gestore ad offrire la possibilità di pagare 29 soldi al mese per 3Gb di traffico ad una velocità decente senza dover sottoscrivere un abbonamento da 24 mesi, bisogna solo acquistare il loro modem, che ovviamente ha il suo prezzo... Fallita questa missione apro un conto in banca, che potrebbe essere utile, e sconsolato per essere ancora off line me ne torno a casa. Ho avvertito Graham (il capo dei landscapers) che sono tornato in città e che se gli servo mi può chiamare, restiamo d’accordo che si farà sentire... serata con Dr House da bravi pensionati e poi a nanna.

mercoledì 28 maggio 2008

ricominciamo da capo...


Mi sveglio per le 8 ma resto a letto fino alle 9, ieri la top model ha cercato quanto più possibile di essere al centro delle mie attenzioni, ma la stanchezza, il fatto che non capisco le sue battute (non per problemi di lingua ma perchè non fanno ridere) e le sue strampalate idee di come diventerà ricca facendo questo lavoro, mi portano ad essere molto più interessato a parlare con Stephane, che nonostante abbia fatto il modello per 10 anni, mi sembra molto più sveglio. Ieri ha deciso anche lui che questo lavoro non ha un futuro e alla fine della settimana abbandona, capisco che rimanga fino a sabato perchè lui ha cmq più esperienza di me e le sue vendite le porta a casa. Cmq la serata si conclude con me a letto che scrivo sul computer (ho un attaccamento morboso a questo oggetto è come un'amante), Stephane che cerca di dormire rigirandosi nel letto sopra il mio e la top model che si porta a letto Rick, il suo “mentore”; è molto bello sapere che suo moroso è partito oggi per un viaggio di 7 mesi in Europa, è rimasta fedele a lungo...
Per le 9 doccia,poi appena lo incontro spiego al capetto della gita le mie intenzioni, nessun problema, probabilmente sono parecchio abituati alla cosa; alla reception del campeggio mi faccio spiegare come raggiungere Canberra e la stazione da cui devo partire, non la cosa più facile del mondo ma ci riesco. Lasciamo il posto per le 10.30 dopo la telefonata mattutina di Will che sprona tutti a fare di più, io scendo dal pulmino quasi subito perchè loro vanno nella direzione opposta, 15 minuti a piedi e raggiungo la fermata, è ovvio che questo posto non è il centro del mondo... investo 5 soldi nell'acquisto di Jurassik Park in un negozio di libri usati, ormai se non è usato non mi piace, mi servirà per coprire le 3.15 di viaggio fino a Sydney. Durante il viaggio ricevo una telefonata da una trattoria italiana a nord di Sydney in merito ad un curriculum che avevo mandato l'altra settimana, mi chiedono di andare a fare una prova come barista/gelataio venerdi sera; è un po' lontano (un'ora e mezza da casa di giorno ma di notte ci sono molti meno mezzi), non credo che meriti molto ma mi serve come infusione di fiducia, forse è vero che ci mettono una vita a rispondere... Arrivato a Sydney vado a recuperare il modem che il venditore di ebay mi regala perchè rotto, e dopo aver incontrato Annie per le chiavi vado a casa, ho bisogno di una doccia e sono troppo impaziente di sapere se finalmente sono on line, inutile dire che la risposta è no, entrambi i modem fanno la stessa identica cosa, deduco che anche questo ha l'alimentatore andato, probabilmente è il peggiore della storia... adesso esco, cerco un accesso al www e comincio di nuovo a mandare cv in giro, vedremo quanto tempo passa prima di essere contattato...

martedì 27 maggio 2008

Se ti dicono di no e' no!


Sveglia alle 8 dopo 6 ricche ore di sonno che, grazie al cabernet australiano di ieri, sono state molto intense e gradite. Io e Staphane, il mio nuovo amico francese ci avventuriamo alla ricerca di un internet point, neanche dire dobbiamo camminare più di 20 minuti per trovare un cafè il quale offre ovviamente un solo computer; il posto successivo ci chiede 3,50 soldi per 15 minuti, probabilmente il più grande furto della mia vita ma mi rendono i soldi dopo 10 minuti perchè non riescono ad accendere il server... non ho parole!
Facciamo a turno al cafè e torniamo al campeggio, sono le quasi le 10, assisto ad una telefonata di Will che ha dell'incredibile, parla per 20 minuti senza sosta, non prende neanche fiato, giuro che non ho mai sentito una cosa del genere, sono impressionato ma mi dicono che può farlo molto più a lungo e che lo fa ogni giorno; mi chiedo cosa potrebbe succedere se gli venisse il mal di gola, si uccide?
Alle 10.45 siamo sul campo, mi sono scritto nella cartella un paio di frasi d'apertura in modo che anche se nervoso non finisca col dire cavolate, per le 3 ore seguenti busso a porte che restano chiuse o vengono aperte da anziani che non sanno nemmeno di avere il telefono, il fatto che sia un servizio a pagamento dovrei appena spiegarglielo, oppure potrei proporre loro una connessione internet, sono certo che sia quasi essenziale. A pranzo siamo di nuovo al McDonald's, che qui i locali chiamano Macs, l'unica alternativa nel raggio di 10 km è un posto che sembra ancora peggio, quindi non abbiamo una vera scelta. Dopo un'ora ripartiamo e le cose non cambiano molto, le risposte che ottengo, quando le ottengo, sono tutte più o meno le stesse, o vengo stroncato subito con un non mi interessa oppure arrivo in fondo al mio discorso per sentirmi dire che amano il loro attuale provider, è frustrante!
Alle 5 abdico; ho provato, era giusto provare e nessuno può dirmi che io non l'abbia fatto, ma è questo è troppo lontano da quello che sono, o da quello che voglio essere. Non considerando tutti i problemi collaterali che ho già incontrato ieri, oggi realizzo che la mia reazione è decisamente diversa da quella dei miei colleghi: se una persona mi dice no, io ringrazio e saluto non chiedo il perchè, non mi sembra giusto, soprattutto se è un estraneo a farlo, beh così facendo non si fanno molte vendite, se poi aggiungiamo anche un inglese lento e una zona non così allettante (questo lo realizzo la sera) le vendite non si separano dallo 0.
é ora di chiamare i soccorsi, il mio iphone mi mette in contatto con la mamma che nel giro di un paio d'ore mi trova il sistema più comodo per tornare a Sydney, un bus che dalla stazione di Canberra mi porta a casa in 3,5 ore, domani scoprirò come arrivare da dove dormo in città e il gioco sarà fatto, per fortuna esistono le mamme...
Ho deciso di abbandonare questa avventura, non credo che abbia senso restare qui nemmeno per la lingua, ho conosciuto un paio di persone piacevoli ma parlo con loro solo la sera, quando siamo tutti stanchi, il resto della giornata pronuncio le stesse 3 frasi con minime varianti quindi non sto praticando molto, probabilmente se socializzassi in un bar sarebbe meglio...
Alle 6 raggiungo il ragazzino con cui ero ieri, e faccio il giro con lui, restare a qualche metro dalla porta d'ingresso è molto meglio che pochi cm. Finiamo il nostro giro alle 9 per via di un appuntamento che aveva preso con una cliente ieri, oggi ha totalizzato 4 vendite, quindi altri 160 soldi, che suonano come parecchi ma considerando che siamo al lavoro da 10 ore e che siamo via da casa, non mi sembrano poi molti, togliamo il pranzo e che facciamo la colletta per la benzina, diventano veramente pochetti, ma a lui il lavoro piace quindi va bene... a me no! Preferivo il landscaper.
La sera tornati al campeggio sono esausto, un paio di telefonate con i nonni che hanno scoperto skype (ho i nonni più avanti del mondo!!!) e con Annie che ancora una volta risolleva il mio morale da sottoterra e mi riporta ad essere una persona, poi il blog e sono pronto per andare a dormire, praticamente un giornatone... Non sento minimamente la fame, credo sia un bene visto che ho mangiato da Macs per 2 giorni di fila e potrei seriamente rischiare un infarto da giovane...
Con il solo pensiero di tornare alla mia bella casetta a Coogee vado a nanna, questo lavoro non è per me, adesso che ho provato lo so.

lunedì 26 maggio 2008

Canberra non e' una capitale

Alle 8 sono in ufficio, dopo aver piegato un tot di moduli ed essermi presentato con un certo numero di colleghi, ascolto il discorso di Will riguardo questa settimana, ci spiega che non saranno soldi facili, ma che in questo tipo di gita avremo la possibilità di lavorare di più, di conoscere meglio di nostri compagni d'avventura e di conseguenza imparare da loro; il suo discorso dura una mezz'ora, alla fine della quale fissa un traguardo per tutti, resto sorpreso del fatto che anche io e la top model siamo inclusi, ci dice che potremmo fare 20 vendite, da quello che ho capito corrispondono a 800 soldi, quindi o io ho capito male, o si aspetta grandi cose da noi.
Verso le 9.30 ricevuti nostri badge partiamo, innanzi tutto la destinazione è diversa da quella che avevo capito, il mio gruppo non va a New Caste ma a Canberra (la capitale), la top model non ho capito perchè cambia gruppo, credo per via del fatto che la sua valigia è troppo grande e non sta in macchina, cmq viene con noi, siamo in 8, 6 maschi e 2 donne, andiamo a sud verso il freddo, perfetto dato che io non ho una giacca... Il viaggio dura più di 3 ore, arriviamo che è più o meno l'una; la città, zona del parlamento a parte, è grande quanto Opicina; è ridicolo pensare che questa sia la capitale ma mi spiegano che lo è solo perchè non sapevano decidere tra Sydney e Melbourne e quindi hanno scelto per un città in mezzo... molto intelligenti!
Arrivati a destinazione scendo con il mio tutor, ha 18 anni si chiama Vincent, è di origini greche ed è un ciccione buontempone; appena scesi dal pulmino si rende conto che ha bisogno di un bagno, diciamo che un albero non gli basta e seguendo la mappa troviamo un asilo che gli risolve il problema; cominciamo il nostro giro alle 3, abbiamo un cartina con 4 strade evidenziate e più o meno 80 case, si comincia di porta in porta. Le prime 20 case lo seguo a ruota, stipula un contratto con una signora che spende 500 soldi al mese di telefono e proponendole 99 come fisso incluso internet non è molto difficile... poi il resto è tranquillo, dopo un po' mi sprona a provare e comincio a parlare io, non ottengo molti risultati, ma non vuol dire nulla.
Stipuliamo nel corso del pomeriggio altri 2 contratti che gli fruttano un totale di 160 soldi, non male considerando il lavoro; posso dire dopo una giornata che è noioso e che decisamente non è per me, sono molto in difficoltà ad entrare in casa di qualcuno dopo le 7 (ora in cui la gente in genere torna) e la telefonata per il controllo del credito mi sembra a dir poco imbarazzante. Alle 8, ora limite consentita per legge, ci vengono a prendere e dopo aver fatto un po' di spesa andiamo in albergo, nuova sorpresa: invece di un albergo ci ritroviamo in un campeggio stile Croazia: pareti finte e tutto in 15 metri quadrati; abbiamo 2 stanze, io e il mio nuovo amico francese, dato che siamo gli unici ad avere la fidanzata finiamo in stanza con le 2 ragazze, che però si rivelano 2 pacchi e ci fanno finire il vino comprato dal francese da soli...
Adesso sono le 2, sono mezzo brillo in un letto a casello a 3 piani, domai sarà il mio primo giorno da solo e sono terrorizzato, il lavoro non piace per niente e non credo che potrò mai farlo, ma qualcosa mi spinge a provare cmq, ho deciso che devo ascoltare i miei istinti e quindi sono ancora qui, magari domani mi diverto, chissà.

domenica 25 maggio 2008

La paura

Mi sveglio alle 5 di mattina con un po' di preoccupazioni, so che questa settimana mi servirà, so che non può che andar bene, ciò nonostante non riesco a non pensare al fatto che non guadagnerò nulla neanche questa settimana dato che questo lavoro è a commissioni e io non credo di essere pronto ad andare fuori da solo; insomma sono un po' spaventato.
Annie mi tranquillizza e per le 9.30 sono di nuovo sereno, mentre lei è in cucina che prepara un dolce io scrivo sul computer, poi ci vestiamo e per le 11 andiamo al compleanno del bimbo a cui Annie faceva da baby sitter, passiamo un paio d'ore ad una sorta di brunch, dove ascolto discorsi in inglese che finalmente riesco a seguire, non posso ancora partecipare attivamente perchè traduco troppo e quello che farebbe ridere in italiano una volta tradotto perde significato e si trasforma in un'uscita scontata se non fuori luogo, non credo darebbe fastidio a nessuno perchè sono tutti molto gentili con me e sanno benissimo che sto imparando ma come sempre sono io ad essere troppo legato.
Per le 3 andiamo via, parlando con Nivi e Kristie ho stabilito che per il momento è meglio comprare solo un paio di pantaloni e che il completo può aspettare, se tra un paio di settimane il lavoro funziona e mi servirà un vestito ci penserò, oggi quindi ho comprato una cravatta viola a righe diagonali per 2.50 soldi, un altro paio di pantaloni per 9, una camicia azzurra con i polsi alla francese? (per i gemelli) per 12 e un'altra viola per 13, insomma, anche spendendo pochissimo i miei 50 soldi al giorno vanno sempre, un macello! Spero che per adesso le cose che ho comprato siano sufficienti.
Will mi comunica che domani mattina l'appuntamento è per le 8 in ufficio, mi chiede se ho un sacco a pelo o lenzuola da portarmi, mi spaventa... dove cavolo stiamo andando? Ho capito che non mi pagano ma pensavo che almeno fossimo spesati, buh non so, la mia frase è sempre la stessa: domani scoprirò cosa accadrà.
Serata salutare a casa, con zuppa di miso, riso con verdure, anguria e film, stiamo diventando due piante, ho promesso ad Annie che con il mio primo stipendio mi farò perdonare e le offrirò una super cena... domani mattina comincia il mio training sul campo, diventerò fortissimo e ricchissimo, basta crederci!