diario del viaggio australe del roccolino più amato di tutta via san francesco

venerdì 11 aprile 2008

e si va, forse

Già dalla prima parola capisco che questa cosa non mi piace, scrivere senza sapere a chi o perchè, sembra inutile, d'altra parte sono da 9 ore in un aereoporto stupido, dove sono stati spesi i soldi per le palme invece che per le sedie, dove stare seduti sul pavimento di marmo per poter caricare il computer sembra normale, dove anche dormire per terra sembra normale...
Probabilmente la mancanza di sonno mi sta offuscando le idee ma sto diventando molto intollerante verso questi personaggi che si prendono troppe libertà, l'odore dei piedi è notevole ma il parente di pluto (che ha progettato questo posto) ha pensato che ornamenti fatti coi dischi volanti fossero più importanti di un sistema di aerazione decente... omo ah!
Guardo impaziente da ore il monitor delle partenze ma il mio volo non compare mai, comincio a disperare... resterò bloccato qui per sempre? la cosa non è per nulla allegra.
La notte è stata un incubo, poltrone scomode e arabi che urlano al telefono, tra telefonate scroccate e odori nefasti sono riuscito a chiudere gli occhi un paio d'ore, per fortuna appena sveglio il buon vecchio starbucks mi ha fatto rinsavire proponendomi 12$ per un cappuccino e un muffin, quanto mi mancava, il progetto insano della nottata insonne mi ha portato a non comprare sigarette nonostante il prezzo sia molto vantaggioso, ci provo! ho la mia ultima marlboro che conservo per la partenza e voglio proprio vedere quanto tempo resisto senza cicche nel territorio australe... dev'essere certamente carenza di sonno, domani me ne pentirò tantissimo!!!! lo so ma ci provo cmq!
ora comincia l'ansia, siamo decisamente in ritardo con la comparsa del volo sul monitor, o sono nel terminal sbagliato o è parecchio in ritardo, vado da un'araba a chiedere, forse un giorno tornerò...