diario del viaggio australe del roccolino più amato di tutta via san francesco

venerdì 23 maggio 2008

Siamo in ballo...


Seconda giornata di training, cominciamo da subito con un test su ciò che è stato spiegato ieri, dopo 5 minuti dall'inizio mi accordo che si può usare la dispensa come riferimento... mi chiedo dove sia la difficoltà della cosa. Dopo una mezz'ora, con abbondante anticipo su quasi tutti gli altri, ho finito, l'unica che finisce più o meno con me è l'inglese di Newcastle, laureata in legge e completamente incomprensibile, poi arriva la figona e a ruota tutti gli altri. L'insegnante promette un pranzo a chi raggiunge il 100%, lascia appositamente il mio e quello dell'inglese per ultimi, io raggiungo il 95 lei il 93, pranzo mancato! La top model arriva ad un 85% ma c'è chi realizza il 50... imbarazzante.
Proseguiamo con la lezione fino alle 12.30, un'ora per il pranzo in cui insieme all'inglese, la topmodel, la cicciona simpatica e il demente di ieri andiamo a mangiare un fish and chips accompagnato da una birra, mi tocca pagarmeli... per 5 miseri punti percentuale devo spendere 10 soldi! Non è così che si fanno i soldi!
Il pomeriggio viene speso nell'apprendimento della compilazione dei moduli, non così semplice, ma io e l'inglese trionfiamo sugli altri come sempre, d'altra parte siamo gli unici due laureati... (a si, forse ho dimenticato di dire che mi manca qualche esame, il tirocinio e la tesi, ma non credo che qualcuno controllerà mai, per la cronaca sono laureato in farmacia... tecniche erboristiche è troppo difficile da spiegare). Verso le 4.40 arriva Will (il mio capo di cui ho scoperto oggi il nome) che tiene gli ultimi 20 minuti di lezione su come sia importante conquistare la fiducia del cliente; sostiene che il prodotto è solo un dettaglio, che è la nostra credibilità che dobbiamo vendere, una volta raggiunto questo obbiettivo il cliente comprerà qualunque cosa. Finito il suo bel discorsetto, fa ancora i complimenti a tutti i partecipanti per essere arrivati fin qui, saluta e chiede solo a noi quattro della sua agenzia di fermarsi un momento; ci spiega tutto eccitato che a volte optus propone delle “gite fuoricittà” mirate ad una azione di penetrazione profonda del mercato... (tradurre dall'inglese è sempre bellissimo); una di queste gite è la prossima settimana, partenza il lunedi mattina e ritorno il venerdi sera, ci spiega che il numero di contratti stipulati in queste uscite è sempre più alto della media in città e che sarebbe un'ottima forma di apprendimento, infine chiede se vogliamo andare o se preferiamo aspettare la settimana dopo e cominciare in città. La cicciona e la svampita declinano, io e la top model accettiamo con riserva, uso Annie come scusa e gli dico che credo di si ma che confermo nel W/E, nessun problema; chiedo informazioni sull'alloggio e mi conferma che è tutto organizzato, poi gli chiedo consigli sull'abbigliamento e mi da' il nome di un negozio dove lui compra tutto, domani andrò a vedere...
Ho deciso di andare da subito, ma mi tengo la riserva così, per eventuali momenti di debolezza, in realtà credo che questa settimana sarà un'ottima cosa: probabilmente spenderò più di quello che guadagnerò (ho come il sospetto che essendo deducibili dalle tasse i pasti saranno a carico nostro), ma conoscerò un sacco di gente e parlerò esclusivamente in inglese per tutta la settimana, il mio unico contatto con l'italiano sarà il blog, che nonostante sarebbe meglio scrivere in inglese, perderebbe completamente tutto il suo significato...
Finito il lavoro vado a recuperare la pecunia di venerdi scorso, i landascapers pagano il venerdi ma la settimana lavorativa è da venerdi a giovedi... 150 soldi che fanno comodo, poi mi trovo con Annie facciamo un po' di spesa e all'insegna del risparmio passiamo una bella serata a casa, con super insalatona e un paio di bottiglie di Shiraz; domani shopping: comprerò la mia prima cravatta!

1 commento:

animafragile ha detto...

anche perchè se te scrivi in inglese mi no capisso una cippa lippa!!!! bacio