diario del viaggio australe del roccolino più amato di tutta via san francesco

sabato 24 gennaio 2009

Great ocean road coi crampi


Dove eravamo rimasti? Eravamo a Melbourne con Efrem senza piu’ soldi che restava in ostello tutto il giorno (perche’ non adasse in giro per il centro e tornasse li a mangiare non capiremo mai) e noi tre che andavamo in giro a caso come dei bravi turisti, bramosi di vedere quanto piu’ possibile, senza capire poi molto (non che ci sia tantissimo da capire). Mercoledi partiamo per un giro a Chapel St dove, tra negozi di abbigliamento retro’ e stilisti moderni, passiamo la mattinata; riceviamo una telefonata in risposta ad un mio annuncio su Gumtree e mi offrono un iPhone 16gb a 600 soldoni, comprato!
Il pomeriggio lo passiamo a St Kilda, la zona balneare di Melbourne, dove incontriamo Bea (la ragazza che era in vacanza con Annie in dicembre); ci porta in giro per un gelato e un paio di birre qua e la, poi verso sera ci da’ un passaggio indietro e ci suggerisce un posto per la cena e uno per il dopo.
Decidiamo di ascoltarla e morenti dalla fame entriamo in questa dumpling house (casa del raviolo) in mezzo a china town, non l’avessimo mai fatto… iperaffollato e con meta’ degli ingedienti esauriti ci servono una cena (che praticamente ci obbligano ad ordinare) a dir poco terribile; io ordino troppo e grazie a Dio lascio meta’ nel piatto, scappiamo il prima possibile per tornare nella civilta’, non voglio piu’ sentir parlare di cinese per un bel pezzo…
Il locale che ci ha suggerito Bea e’ invece molto carino, cosi’ chiaccherando con uno Sean finalmente sorridente, ci passiamo un bel paio d’ore; dato il macigno sullo stomaco decido invece di bere birra di provare con una sorta di digestivo e, considerando che io e gli amari non andiamo affatto d’accordo, opto per Jaegermaisster (diciamo piu’ di uno…).
Siamo di ritorno all’ostello per mezzanotte, con Sean che dopo aver passato 9 dei 10 giorni col muso, adesso e’ l’uomo piu’ contento del mondo e non vuole tornare a casa. Efrem non risponde ma lo troviamo nel bar la sotto, come prima cosa ci dice di non aver speso nemmeno un soldo, poi dopo averci visto rilassati ci presenta i tedeschi che ha conosciuto; passano ancora un paio d’ore prima che andiamo a letto e verranno spese in quel bar.
La notte e’ un inferno, mi alzo alle 6 con una necessita’ incredibile del bagno, ho crampi fortissimi che non mi faranno piu’ dormire e quando decido di alzarmi sento dolori ovunque; il resto della giornata non migliora, e’ l’ultimo giorno che siamo tutti assieme e io sono totalmente ko; Annie e’ stufa di dire cosa fare a Efrem e cosi’ prende posizione, comincia a fare telefonate per il vari posti di fruit picking della zona, al momento non c’e’ nulla ma le notizie sono che la stagione comincia in una settimana; gli prenota e paga un biglietto su un autobus per la sera stessa, direzione nord a 3 ore dalla citta’, per un paese che vive di backpackers in cerca di lavoro, li gli trova un ostello che offre un letto e 3 pasti per 25 soldi al giorno e dove dovrebbero trovargli da fare. La cosa li tiene via fino alle 11.30 nel frattempo io e Sean ci occupiamo dello scambio delle foto e io sblocco iPhone (neanche a dire ho fatto un casino, del resto uno dovrebbe essere a casa e lucido prima di mettersi a fare una cosa del genere).
Verso la mezza vado a prendere la macchina, la carichiamo e per la prima volta in giorni c’e’ uno spazio vivibile, poi dopo saluti e abbracci ai due pazzi io e Annie partiamo. Mi ci vorranno un paio d’ore prima di realizzare che c’e’ una remota possibilita’ che io non veda piu’ Efrem per un bel pezzo, e l’ho salutato con mal di testa e crampi in pancia… che disastro.
Viaggiamo verso est e raggiungiamo Torquay a meta’ pomeriggio, questa e’ la citta’ che segna l’inizio della great ocean road (il motivo per cui sono voluto venire fino quaggiu’), io sto morendo dal mal di pancia. Data la carenza di stanze e i prezzi eccessivi degli ostelli (40 soldi a testa per un letto a castello in camerata) ci prendiamo un b&b, che saranno si 140$ a notte, ma con l’idromassaggio in camera, un letto vero e una super colazione la mattina.
La sera sto ancora male (credo di aver avuto anche febbre) ma la notte riesco a dormirla sereno, tanto che la mattina penso di essere guarito, sara’ il bagno a smentirmi. Ripartiamo verso le 10.30 e cominciamo finalmente questa famosa strada lungo l’oceano, capire perche’ sia famosa non e’ difficile, se tutte le strade fossero’ cosi’ la gente sarebbe molto piu’ contenta di stare in macchina; alberi altissimi e sanissimi, con colline di boschi che si estendono a perdita d’occhio, da un lato e spiagge con un mare stupendo e onde vere dall’altro. Ci fermiamo per una sosta d’obbigo a Bell’s beach, tappa del campionato del mondo di surf, ad osservare le onde e come i surfisti provino a dominarle; non credo io arrivero’ mai a quel livello…
Il nostro viaggio continua fino ad Apollo Bay (che nomi ah? Improvvisamente i nomi sulle mie vecchie magliette hanno un senso), dove ci prendiamo l’unica stanza disponibile e corriamo in spiaggia, nonostante il mal di pancia non resisto e mi noleggio una tavola; ah si, abbiamo rischiato di comprarne una usata strada facendo, Annie invece di farmi da coscienza e ricordarmi che ho pochi soldi mi supporta e mi incita ma non c’era verso di farla stare con il tetto chiuso…
Dopo un’ora in acqua sono un ghiacciolo, capisco perche tutti usino la muta, rendo la tavola e mi accordo per riprenderla domani mattina ( ho pagato in anticipo per due ore) poi a casa di corsa per una doccia calda. La sera a casa tranquilli con un filmetto in tv (abbiamo una tv a valvole, per cambiare canale c’e’ un selettore tipo lavatrice) e nonostante io non abbia fame mi sforzo di mangiare due uova, e’ il primo cibo solido dalla cena cinese. La notte non e’ andata affatto bene, mi sono alzato in direzione bagno almeno 4 volte e non sono freschissimo, andiamo a rendere le chiavi e poi credo che potrei cercare una farmacia; finalmente siamo in vacanza io ed Annie dove volevame essere e io sto male, no se pol…

1 commento:

Anonimo ha detto...

yeah, segnali dal pianeta silenzioso: godetevela lo stesso e mangiate meglio.