Oggi al lavoro Andrew, il mio collega di Manchester, non si presenta; chiama e avverte il capo alle 8 precise avvertendo che sta male, (sappiamo che in questi giorni la sua ragazza parte per tornare a casa quindi nessuno ha nulla da ridire…), cmq la cosa che mi ha fatto strano è che Glen, il mio capo, abbia chiamato immediatamente l’agenzia di reclutamento per avere un rimpiazzo per la giornata; come se non potessimo sopravvivere con una persona in meno per un giorno… la cosa mi ha fatto sorridere, ma il rimpiazzo è arrivato sul serio!
Annie mi avverte tramite mail (che leggo in maniera furtiva dato che non sono del tutto sicuro di poterlo fare) che questa sera fa da baby sitter a Liam, il figlio di una coppia di amici di Nivi e Steve; mi chiede se ho voglia di tenerle compagnia e si fa sfuggire, quasi involontariamente, che a casa hanno un 40 pollici e il satellite; sarei andato in ogni caso, ma dato l’incentivo la cosa è irrinunciabile…
Anche oggi decido per la camminata invece che l’autobus, quindi percorro Oxford street fino ad arrivare a Bondi Jct, dove alle 6.15 mi incontro con Annie, ancora incredulo del fatto di essere arrivato prima di lei!
Simone, la mamma di Liam ci aspetta a casa e dopo qualche consiglio su come farlo addormentare ce lo lascia, per la sua prima volta sveglio con altre persone. Non è la prima volta che Annie gli fa da Baby sitter, ma generalmente Simone usciva dopo averlo messo a letto; oggi no e le chiede un sms per tranquillizzarsi quando si sarebbe addormentato.
Liam è il bambino più semplice del mondo, ha compiuto un anno l’altro mese (eravamo al suo compleanno) e non protesta mai! Non ha nemmeno accennato all’idea di piangere, ci ha tenuto compagnia in cucina mentre cucinavamo fino a quando ha cominciato ad accasciarsi progressivamente al suolo per la stanchezza; a quel punto, con un lavoro di squadra, l’abbiamo intrappolato in una specie di sacco a pelo in cui dorme (qualcosa di fantastico) e Annie l’ha messo a letto. Questa è stata la parte probabilmente più impegnativa, in quanto ha richiesto 10 minuti, ma una volta rapito da Morfeo non ha più emesso nessun rumore… solo un tranquillissimo respiro attraverso la radiolina di controllo.
Per cena abbiamo approfittato della cucina di Simone, io mi sono scaldato la fine di un tortino trovato in frigo e poi abbiamo preparato una frittata alle zucchine sfruttando le padelle marchiate Jamie Oliver… che stile, le voglio! Spaparanzati in divano siamo ipnotizzati dallo schermo, la tv è un Bravia 40” quindi nulla più della mia, ma dopo 100 giorni senza non si può capire che cosa significhi averne una davanti; mi sembrava la cosa più bella della mondo, centinaia di canali a mia disposizione, senza pubblicità, immagini nitide su uno schermo grande, sospiro malinconico…
Per le 10.30, Joe e Simone tornano accompagnati da Nivi e Steve, dalle facce sembra che lo spettacolo non sia stato chissà che emozionante, loro cmq dicono che era carino. Approfittiamo del passaggio in macchina per il ritorno, provvidenziale visto che ha iniziato a piovere, e così siamo a casa in men che non si dica. Non sono più abituato a metterci poco tempo per gli spostamenti; sono al punto che muovermi a piedi mi sembra un opzione accettabile anche come tempo… è evidente che qualcosa è cambiato.
diario del viaggio australe del roccolino più amato di tutta via san francesco
mercoledì 23 luglio 2008
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