diario del viaggio australe del roccolino più amato di tutta via san francesco
lunedì 30 giugno 2008
senza le chiavi
Risveglio molto, troppo impegnativo, la mattina si può valutare con accuratezza quanto scadente è il vino che si è bevuto il giorno prima, i tipi di malesseri sono molteplici ed io ho un background imponente a riguardo, se stilassi un cv di sbronze avrei un lavoro super redditizio e Trieste sarebbe probabilmente il centro del mondo finanziario… Purtroppo non è così e anzi devo nascondere i bagordi di ieri ed essere in forma per le 12, ora in cui devo essere di nuovo a Blacktown per incontrare i colleghi. Con molta fatica e qualche ora di doccia mi rimetto ad una condizione presentabile, arrivo puntuale all’appuntamento ed mi siedo insieme ad altri 3 attorno al tavolo di una stanzetta aspettando notizie. In una stanza omologa a fianco alla ns ci sono altre 4 persone che penso siano qui per lo stesso lavoro; dopo una decina di minuti entra la segretaria, ci spiega brevemente indirizzo e numero di telefono del referente e poi ce lo presenta, totale 2 minuti e mezzo. Il referente è molto più lento, lui ci sta 11 minuti per dirci di arrivare 10 minuti prima dell’inizio del turno e che se non possiamo andare o siamo tardi di chiamarlo assolutamente; fine!
Ci offrono una pizza e coca cola, noi mangiando aspettiamo che qualcuno venga a dirci qualcosa di utile, tipo cosa dovremo fare o i turni, non arriva nessuno. La segretaria entra ogni 20 minuti dicendo ancora qualche minuto e sono da voi e così facendo arriva l’una e mezza; finalmente entra, ci chiede di darle la disponibilità e tutti rispondiamo: “ogni giorno tutto il giorno”, non capisce o fa finta di niente e quindi scorre tutti i giorni uno alla volta guardandoci e sentendo tutti dire: si, oggi si! Finita questa importante missione di 3 minuti sparisce di nuovo. Ovviamente all’interno della sala viene fuori di tutto, la mia proposta che questo sia un test psicologico per vedere le reazioni del soggetto in un ambiente affollato e ristretto è la più votata, alla fine quasi convinco uno dei tre a chiedere se siamo registrati da una qualche università che ci sta studiando… Alle 2 ci consegnano i turni e ci salutano; 2 ore di nulla! Potevano dirci quelle 4 cose per telefono o via mail e risparmiare la pizza, giuro che non capisco! Deluso dal fatto che mi abbiano dato solo 5 giorni divisi in 2 settimane me ne torno al treno, almeno ho la domenica dove c’è paga doppia quindi conta come 2 giorni… Per le 4 sono vicino a casa ma non ho le chiavi, questa mattina ho ribaltato mezza casa ma non le ho trovate e ad un certo punto ho dovuto abbandonare e uscire senza altrimenti avrei fatto tardi al mio importantissimo appuntamento. Vado in un bar a scrivere e aspetto Annie, lei arriva per le 6 e dato che Gillian non risponde decidiamo di aspettare un altro po’ li. Per le 7 andiamo a casa convinti di trovarla, nulla! Finalmente alla 28esima chiamata risponde, è alla festa semestrale dell’ufficio e non torna prima delle 10.30… sale lo sconforto. Non sapendo cosa fare decidiamo, con la spesa in mano, il computer e vestiti da lavoro, di andare al cinema per ammazzare un po’ il tempo. Kung fu panda fa il suo lavoro per farci ridere ma noi siamo stanchissimi di ieri e alla fine del film l’unica cosa di cui ho voglia è il letto; fuori piove e Gillian ci mette un bel po’ a rispondere, lei è decisamente in festa lo si può capire facilmente dagli urli al telefono e da come parla; ottimo! Siamo fuori di casa stanchissimi e le uniche chiavi le ha una sbronza dall’altra parte della città! Torniamo al cinema e questa volta optiamo per Hulk. Alle 11.30 finito anche il secondo film (nonché la programmazione del cinema) Gillian ci comunica che sta per prendere il taxi, finalmente! Poi però penso che il “sto per” di un ubriaco non significa quasi nulla, arriva a casa infatti più di un’ora dopo, sono le 12.40 e io non sto più in piedi…
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