Oggi è la giornata dello shopping, devo procurarmi un completo, almeno una cravatta e un paio di camicie con il collo della mia misura, cosa che non avevo preso in considerazione da subito, quelle che ho infatti ad eccezione di una mi soffocano se chiudo l'ultimo bottone (troppi muscoli, lo so, devo stare attento a non diventare un culturista). Per le 12 siamo in centro e cominciamo il nostro giro, la prima tappa è un charity shop che ho visto durante il corso; è pieno di cose molte delle quali nuove, ma di un completo per me, non se ne parla; ce ne sarebbe uno, tra l'altro di Prada, che però è di un colore allucinante; per il resto belle giacche, bei pantaloni ma impossibile ricreare un abbinamento. O mi sono sfuggite delle regole su quello che è concesso fare o è d'obbligo andare in un negozio vero...
Via da la trovo un barbiere che per 12 soldi risistema la mia acconciatura, ci fermiamo a pranzo in un mall asiatico dove un ottimo manzo al curry sfama e soddisfa il mio appetito; poi proviamo a fare un giro per il mercato del posto che però, essendo asiatico spesso sinonimo di cinese, si rivela del tutto insoddisfacente, gli unici abiti che trovo sono mal disegnati e costano 180 soldi, eccessivo per una schifezza!
Cerco di raggiungere il posto che mi ha consigliato Will e nel frattempo rimbalzo da una vetrina all'altra sempre guardando i prezzi, ho trovato che da Oxford si compra un abito a partire da 250 soldi e con 300 si ha una buona scelta. A me, che della cosa son profano, sorgano dei dubbi riguardo i materiali, ovviamente i negozi che espongono la scritta lana al fianco di un abito hanno decisamente altri prezzi, quelli diciamo più “abbordabili” (anche se per le mie tasche in questo momento di abbordabile c'è solo il charity shop) sono sintetici e decisamente leggeri, ma se il mio lavoro consiste nel muovermi da casa a casa, soprattutto nel pomeriggio tardo quando la gente torna dal lavoro, non morirò di freddo? E in caso, qual'è la soluzione? Raggiungo il posto consigliato da Will ed effettivamente c'è un'ampia scelta di vestiti leggeri per 199 soldi, decido di andare avanti ma questo mi sa che è il mio posto e domani torno.
Annie finalmente trova un paio di stivali mentre abdichiamo sulla ricerca di un jeans stretto, troppo difficile qui... La sera stiamo a casa, io faccio il pacco e Annie mi segue, ma uscire e dovermi contare il soldi in tasca non mi piace, e non sapendo quando sarò pagato la prossima volta è meglio limirtare quanto più possibile le spese extra, compriamo cmq un po' di birre, a casa si ma con gusto!
diario del viaggio australe del roccolino più amato di tutta via san francesco
sabato 24 maggio 2008
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2 commenti:
ora dovrebbe essere ovvio quanto lontano sei da qui. differenze (vere finalmente) in meno ed in più, per questo sei lì (no?).
ciao Rocco in bocca al lupo
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