diario del viaggio australe del roccolino più amato di tutta via san francesco
mercoledì 16 aprile 2008
the return of the beer
Oggi sveglia relax, ore 07.30, cazzeggio per qualche tempo aspettando che la sala per la colazione apra, deduco dalle anime in pena che vagano per l’ostello di non essere l’unico a non aver assorbito del tutto il jet lag; io almeno ho la scusa delle sigarette, loro cos’hanno?
Ci dirigiamo verso the rocks, luogo che dovrebbe rappresentare la parte più antica della città, un giro per le viette, che effettivamente sembrano più vecchie delle altre, e poi cominciamo a fare i turisti: birrette a go go! Finalmente! Non fumo, ma almeno le birre… risultato: ci guardano come fossimo malati.
Incuranti dei pensieri della gente proseguiamo con la nostra (o forse solo mia e di Efrem) idea di vacanza e ci dirigiamo verso il fish market, luogo di perdizione dove ci ha portato Vitec (o come si scrive..) il mio primo a Sydney. Pranzo impegnativo: in 2 spendiamo 45$ in ostriche, gamberoni giganti e sashimi, più 25 soldoni per 2 bottiglie di frizzante australiano (ho deciso di provarli tutti); il mio preventivo per un pasto analogo in Italia è di 80€ comodi…
Provato il vanto di Sydney (e fatto un secondo giro, perché effettivamente merita!), altro giro per the rocks poi Annie mi accompagna in taxi fino al suo lavoro e io mi riavventuro in bus fino a casa, questa volta è molto più facile…
Oggi grande sofferenza per le sigarette, l’alcool di certo non aiuta mentre Annie decisamente si, particolarmente brava perché pur non sembrando direttamente interessata mi sprona a non cedere…
Mi sento come il nonno quando mi raccontava di voler raccogliere le cicche da terra, agghiacciante…
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2 commenti:
ah come vi capisco, ah poveri ragazzi
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