diario del viaggio australe del roccolino più amato di tutta via san francesco
venerdì 20 giugno 2008
l'autobus è meglio del taxi
Oggi inizio fotocopia, appuntamento alle 10.30 a north Sydney in un’agenzia, questa volta arrivo con largo anticipo, dopo 10 minuti d’attesa all’ingresso vengo accolto da una signorina in un ufficio molto high tech, per la solita mezz’ora parliamo del mio cv, delle esperienze nel dettaglio e di quello che vorrei fare, lei si scrive tutto, non perde una sola parola, chissà se anch’io sarei così… Cmq finito con lei mi dice che verrò contattato dalla sua manager per discutere più approfonditamente le mie capacità, (un modo più simpatico per dirmi che vogliono sentirmi parlare al telefono…). Tornato in città iphone squilla ed è la manager, io sono in una stazione della metro quindi la telefonata non è delle più facili ma in qualche maniera ne vengo fuori, come al solito mi dicono che mi faranno sapere la settimana prox.
Mi parcheggio al mio solito tavolino in TGV e mando la mia solita sfilza di informazioni in giro per mezza Sydney (evviva la novità…), poi per le 5 mi avventuro sull’autobus curioso di scoprire come finisce il primo Harry Potter, libro letto (come anche gli altri) interamente nei tragitti in bus.
A casa mi dedico alla preparazione di un pad thai, che però sono costretto a salvare in extremis con manovre complessissime, perché i noodles mi si stavano stracuocendo, ovviamente oggi che il risultato non è un granchè Gillian per la prima volta cena con noi; te pareva!
Dopo cena raggiungiamo Pritika in un ristorante qui sopra, è la festa di Ricardo il suo coinquilino portoghese, andiamo tutti assieme in un locale in centro, per essere sicuro di poter entrare mi sono dovuto mettere le scarpe infami del vestito, terribile… Il locale dentro è molto bello, di certo no hanno badato a spese, la gente all’interno ha appena finito di lavorare quindi sono ancora in giacca e cravatta, la musica invece fa schifo. Un’alternarsi di frizzante e tequila è l’idea geniale che viene al ns gruppetto, strano che poi la gente sia ubriaca… io mi sento un tantino fuori luogo all’inizio (probabilmente sono l’unico uomo del locale che non ha un lavoro) poi incomincio ad incontrare gente più comune e mi rilasso; probabilmente per colpa della musica terribile ma Annie si stufa presto del posto e verso l’una e mezza ce ne andiamo. Resisto alla tentazione di due Macs lungo la strada e, seguendo un mio percorso in maniera molto indifferente, riesco a trascinare Annie fino alla fermata dell’autobus, risparmiando così almeno 20 soldi di taxi che a me sembrano proprio buttati via…
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