Mi alzo e mi faccio bello bellissimo, 4 ore dopo (il tempo per questa difficile operazione è molto lungo) esco alla volta di Pitt St. per il mio colloquio, arrivo puntualissimo, devo chiedere di un certo Nick che però è sommerso dal lavoro e quindi parlo con il suo socio. Una ventina di minuti sul mio cv e le mie esperienze, su cosa so fare e dove ho imparato, su cosa vorrei per il mio futuro e come mai vorrei lavorare li. Il tipo sembra soddisfatto e io lo sono per il mio livello di conversazione che arriva quasi al livello accettabile! Mi chiede di preparargli un caffè e io con tutta la serietà che riesco a mettere insieme mi faccio avanti, in 8 secondi ripenso a tutti i movimenti che vedo ogni mattina all'Harry's, devo essere sciolto e rifare le stesse cose, ce la posso fare. Con grande stupore realizzo che ho fatto un ottimo caffè, ho fatto girare l'acqua a vuoto nella macchina per pulirla, ho messo la giusta quantità, pressata e pulita a dovere, la giusta altezza nella tazza e anche il latte era ben montato; proprio un bel cappuccino! Ci risediamo al tavolo e il tipo mi dice che si vede che sono italiano, perchè pur non avendo esperienza dietro una macchina del caffè (doveva essere palese per uno che sa fare il lavoro) me la sono cavata egregiamente, molto meglio dei “baristi” che gli si presentano ma poi mi fa: guardati intorno, guarda lo spazio, so che impareresti molto in fretta, ma dove ti metto ad imparare? Il locale è effettivamente compresso al massimo, tavolini piccoli ed alti, tanti quanti possibile, un banco piccolo per 3 con 5 persone indaffarate dietro e sempre pieno davanti; effettivamente non c'è posto per uno “lento”. Non ho avuto il lavoro ma mi sono fatto un ottimo caffè e devo dire anche piuttosto in fretta, proprio bravetto! A pranzo ho un appuntamento a nord Sydney per vedere uno scooter, mi perdo un po' tra ferry (12.80 soldi, mi prende un colpo) e autobus ma arrivo a destinazione, è un liberty 150 che ho trovato su ebay per pezzi di ricambio, in realtà dalle foto non sembra così mal concio e visto che conosco il motore vado a vedere com'è, quando arrivo trovo quello che mi aspettavo eccetto il fatto che il signore l'ha comprato a sua volta per pezzi, quindi non sa cosa sia successo al motore (ammesso che qualcosa sia successo) e non ha le chiavi, cosa molto più grave visto che il veicolo ha l'immobilizer... non posso fare nulla, non ho modo di sentire rumori molesti o una qualsiasi cosa che mi indirizzi ad un guasto, troppo rischioso da comprare...
Mi sposto in gallery Victoria e ricomincio la solita tiri-tera, oggi non sono molto invogliato e poi il monitor del mio computer ha ricominciato a fare scherzi quindi vado a casa relativamente presto e dopo una chiaccherata con Gillian (ormai quasi la capisco tranquillamente) decido di fare i bagel, un pacco da 4 costa 4 soldi, me li faccio da solo per un decimo del prezzo piuttosto... procedimento un po' lungo soprattutto perchè non ho la macchina per impastare ma il risultato è ottimo! Ma perchè non trovo un lavoro? So fare anche i bagel...
diario del viaggio australe del roccolino più amato di tutta via san francesco
martedì 17 giugno 2008
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2 commenti:
Rocco non demordere: la perseveranza, alla fine, premia
Possibile che non ci sia un ristorante italiano o una pizzeria???
Io sapevo che la gente andava matta per gli italiani e il loro cibo O_o
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