Giornata da colloquio, nonostante la mia forma fisica non sia propriamente smagliante, cerco di essere il più performante possibile, alle 9.45 con 15 ricchi minuti di anticipo mi presento, il posto è dall'altra parte della città quindi mi prende un'ora e mezza per arrivarci ma grazie a minuziosi calcoli sul tragitto ci arrivo. Nei 15 minuti seguenti si presentano altre 3 persone, 2 indiani e un cinese (gli australiani vogliono lavorare in ufficio), io però sono l'unico a voler lavorare in bici, gli altri lo vorrebbero fare in macchina.
Facciamo un colloquio generale di una mezz'ora, in cui ci spiegano come funziona il lavoro e raccolgono tutti i ns dati, poi ci fanno uscire e facciamo l'interview uno ad uno. Io, in quanto diverso, resto per ultimo; mi spiega tutte le differenze del lavoro in bici, quindi zone di lavoro ristrette al solo centro e un altro tipo di tariffazioni. Questa volta faccio anch'io un mucchio di domande, ammesso per loro io vada bene, voglio essere sicuro in cosa mi imbarco, cerchiamo di imparare dagli errori... Anche questo lavoro è a commissioni, la ditta fornisce la divisa e una specie di telefono/gps/computer con il quale comunicano in tempo diretto i lavori disponibili a tutti i corrieri nella zona interessata, una volta accettato il lavoro si guadagna in base alla velocità di consegna e alla distanza percorsa. La parte diversa dall'altro lavoro è che qui la ditta si impegna, in caso al termine dei primi 30 giorni lavorativi il dipendente non abbia raggiunto il minimo stabilito per legge, ad integrare la differenza. Il minimo per legge è di 16.75 soldi l'ora per gli inesperti che dopo 30 giorni passa a 17.50 se si lavora in bici, 3 soldi in più l'ora se si lavora in scooter e via dicendo. Buono da una parte perchè questo significa che si può imparare il lavoro essendo cmq sicuri di guadagnare, la parte negativa è che per ottenere l'integrazione (in caso si guadagni poco) bisogna completare 30 giorni, quindi 6 settimane e io non so se sono in grado di farmi 6 settimane 7 ore al giorno in bici in pieno inverno... potrebbe non essere il massimo. Altro dettaglio da considerare è l'attrezzatura; bisogna comprare tutto, il tipo al colloquio e le dispense che mi hanno dato parlano chiaro: vuoi andare in bici? Comprati una buona bici! Viene da se che 7 ore al giorno su una bici di qualità del mercatone sono fisicamente improponibili e dopo 5 gg la bici va cambiata per metà... d'altra parte spendere 1000 soldi (si ho controllato è il minimo per qualunque cosa decente incluso casco, luci, lucchetto e qualche attrezzo per ogni evenienza) senza sapere se questo lavoro ha un futuro è ugualmente stupido, quindi grande dilemma, che fare? Casin! In quanto lavoratore indipendente posso scalare qualunque acquisto necessario dalle tasse, quindi potrei prendere in considerazione l'idea di uno scooter, trovando un usato da un concessionario, magari una cosa proprio basilare, potrei muovermi più in fretta, guadagnare di più e ripagarmelo in un tempo ragionevole; intanto aspetto di vedere cosa mi dicono, inutile fare castelli per aria inutili.
Torno a casa che sono le 2.30, il mal di gola è costante, forse un pochino peggio, non ho fame quindi comincio da subito a fare i biscotti, quando accendo il computer per fare il mio solito giro di cv ho una brutta sorpresa: nessun segno di vita, il nulla. Finisco i biscotti e per le 5.00 ricevo la chiamata di Annie, si ferma un po' di più in ufficio perchè hanno un brindisi. Torno al mio internet cafè sotto casa e poi verso le 7 Annie mi chiede di raggiungerli al pub, torno a casa, mi preparo e uscendo lancio uno sguardo compassionevole al mio MacBook, nonostante io mi sforzi di trattare le cose il meglio possibile queste si rompono cmq, un po' di tristezza sale ma sto crescendo e più o meno finisce la.
diario del viaggio australe del roccolino più amato di tutta via san francesco
venerdì 13 giugno 2008
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento